Matteo Ricci: differenze tra le versioni

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Nel [[1606]] i tempi erano maturi per l'arrivo del Visitatore, padre [[Alessandro Valignano]], nelle missioni cinesi fino a Pechino, ma pochi giorni prima della partenza da Macao, Valignano morì. Lasciò in eredità, in Giappone, 150000 cattolici, oltre duecento chiese, scuole, seminari, una tipografia e seicento tra presbiteri ed accoliti oltre al Collegio dei Gesuiti di Macao, primo ateneo dell'estremo oriente. Matteo Ricci diventò così la più elevata personalità gesuita in Asia, con l'eccezione di padre Francisco Cabral che, per la sola India, aveva già sostituito Valignano nel ruolo sia di padre Provinciale che di Visitatore.
 
Nel [[1609]] fondò la Confraternita della Madre di Dio e dette inizio ai lavori della prima chiesa pubblica di Pechino. La sua autorità e il suo prestigio sociale divennero tali che la madre dell'imperatore e numerose dame di corte si convertirono alla fede cattolica. L'11 maggio [[1610]], prima che la costruzione fosse terminata, padre Matteo Ricci morì morì a cinquantotto anni e fu sepolto, grazie all'interessamento del suo stretto collaboratore [[Diego de Pantoja]], nel giardino di Shal a [[Pechino]] dove riposa tuttora. Se eccettuiamo padre Alessandro Valignano, sepolto a Macao, all'epoca territorio cinese sotto sovranità portoghese, Matteo Ricci fu il primo straniero europeo, non diplomatico, ad essere sepolto in Cina. Nella sua vita aveva [[Conversione religiosa|convertito]], direttamente o indirettamente, tremila persone.
 
Dopo la sua morte i suoi contributi vennero pienamente riconosciuti dall'imperatore Wanli e le sue spoglie vennero sepolte nel [[cimitero]] di Zhalan, in un terreno che oggi costituisce il parco della Scuola di Amministrazione di Pechino.