Missile antinave: differenze tra le versioni

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Missili in servizio al 2022: Corretto errore nell'elenco. Il missile ASROC non è un missile antinave, ma un missile antisom.
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Dopo la seconda guerra mondiale, lo studio di armi guidate antinave venne ripreso soprattutto dalla marina e dall'aviazione dell'[[Unione Sovietica]], le quali cercavano un modo per attaccare (da lontano e senza esporsi troppo) le unità delle Task Forces dell'[[United States Navy|US Navy]] che erano protette dall'ombrello aereo fornito dalle portaerei americane. Questo portò allo sviluppo del concetto di "razzo guidato": ovvero di un'arma con sistema di guida per poter colpire le navi avversarie e dotata di motore a razzo o a reazione per poter essere lanciata da distanze superiori al raggio d'azione degli aerei imbarcati dell'epoca.
 
Il primo impiego operativo di un tale sistema d'arma si ebbe il 21 ottobre 1967, poco dopo la conclusione della [[guerra dei Sei Giorni]] tra [[Israele]] e gli stati mediorientali confinanti. In quell'occasione, una motovedetta lanciamissili [[Egitto|egiziana]] [[classe Komar]] fornita all'Egitto dall'URSS, lanciò un missile antinave tipo "[[P-15|SS-N 2A Styx]]" di costruzione russa affondando il cacciatorpediniere [[HMS Zealous (R39)|INS ''Eilat'']] della marina israeliana. Da quel momento, vista l'efficacia di tali missili, anche i paesi occidentali siincominciarono cominciaronoa ad interessareinteressarsi a questo tipo di armi, sviluppando a loro volta diversi modelli di missili antinave, sia superficie-superficie (lanciabili da navi o da postazioni terrestri con compiti di difesa costiera) sia aria-superficie (lanciabili da aerei o da elicotteri predisposti).
 
Attualmente, tali armi sono la minaccia principale per i vascelli di ogni tipologia, dal piccolo peschereccio all'incrociatore, e possono essere lanciate da innumerevoli piattaforme (rampe costiere, sottomarini, navi, aerei ed elicotteri).