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Già comune autonomo, dal quale nel 1801 furono scorporate le frazioni unite di [[Davesco-Soragno]], divenute anch'esse comune autonomo<ref name=dss/>, e che si estendeva per {{M|4.45|u=km²}}, il 14 aprile 2013 è stato incorporato a [[Lugano]] assieme agli altri comuni soppressi di [[Bogno (Lugano)|Bogno]], [[Carona (Lugano)|Carona]], [[Certara]], [[Cimadera]], [[Sonvico]] e [[Valcolla]].<ref>{{Cita web|url=https://www.agvchapp.bfs.admin.ch/it/mutations/results?BfsNr=5163&EntriesFrom=12.09.1848&EntriesTo=06.04.2025|titolo=Notifiche di mutazioni|accesso=8 agosto 2025}}</ref> L'incorporazione è stata decisa con votazione popolare nel 2012.<ref>{{Cita web|url=https://www.lugano.ch/aggregazioni/news.cfm|titolo=Aggregazioni 2004–2008–2013: verso una città di quartieri|sito=lugano.ch|lingua=it|accesso=11 ottobre 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160316184125/https://www.lugano.ch/aggregazioni/news.cfm|dataarchivio=16 marzo 2016}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Luciano Vaccaro|titolo=Storia del Canton Ticino|editore=Armando Dadò Editore|città=Locarno|anno=2000|p=412}}</ref>
 
=== Origini del nomeSimboli ===
Lo stemma dell'ex comune di Cadro, adottato nel 1953, è blasonato come segue: d'azzurro, al castello d'argento aperto e finestrato di nero, fondato su un monte di verde e sormontato da una croce latina d'oro.
Il toponimo del quartiere deve la sua origine probabilmente al termine tardo-latino ''Clartum'', che indicava un cancello, un recinto o uno steccato<ref>{{cita web|url=http://www.lugano.ch/citta-amministrazione/quartieri/cadro/storia.html|titolo=Cadro – Storia|sito=sito istituzionale del comune di Lugano|data=20 settembre 2016|accesso=22 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171022085710/http://www.lugano.ch/citta-amministrazione/quartieri/cadro/storia.html|dataarchivio=22 ottobre 2017|urlmorto=sì}}</ref>, oppure deriverebbe dal latino ''quadrivium''; tra le forme storiche documentate compaiono ''Vico Cadelo'' (735), nonché le varianti ''Cadolo'', ''Cadulo'' e ''Chadrum''.<ref>{{Cita web|url=https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/001549/2009-09-02/|titolo=Cadro|sito=Dizionario storico della Svizzera|lingua=it|accesso=11 ottobre 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lugano.ch/citta-amministrazione/quartieri/cadro.html|titolo=Quartiere di Cadro – profilo storico e territoriale|sito=lugano.ch|lingua=it|accesso=11 ottobre 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240201/https://www.lugano.ch/citta-amministrazione/quartieri/cadro.html|dataarchivio=1 febbraio 2024}}</ref>
 
La torre rappresenta un presidio medievale ricordato dalla tradizione locale; il monte verde richiama la collocazione geografica ai piedi del [[Monte Boglia]], mentre la croce dorata allude alla tradizione cristiana e ai legami storici con la diocesi di Como. I colori araldici, azzurro e argento, sono frequentemente associati agli emblemi dei centri dell'area luganese.<ref>{{Cita libro|autore=Gastone Cambin|titolo=Armoriale dei Comuni ticinesi|editore=Istituto Araldico e Genealogico di Lugano|anno=1956|città=Lugano|p=68}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lugano.ch/la-mia-citta/identita-e-storia/quartieri/cadro/storia.html|titolo=Cadro – Storia e simboli|sito=Città di Lugano|lingua=it|accesso=14 ottobre 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240201/https://www.lugano.ch/la-mia-citta/identita-e-storia/quartieri/cadro/storia.html|dataarchivio=1 febbraio 2024}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Divisione della Cultura e degli Archivi del Cantone Ticino|titolo=Inventario degli stemmi comunali ticinesi|anno=2014|editore=Repubblica e Cantone Ticino, Bellinzona|lingua=it|accesso=14 ottobre 2025}}</ref>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==