Cadro: differenze tra le versioni

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== Geografia fisica ==
Il quartiere di Cadro occupa il versante occidentale del [[Monte Boglia]] e il fondovalle del medio corso del [[Cassarate (fiume)|fiume Cassarate]], nella parte nord-orientale del territorio comunale di [[Lugano]]. L'altitudine varia dai circa 330 m s.l.m. del fondovalle fino a oltre 600 m sui pendii boscati ai piedi del Boglia; la superficie è pari a circa 4,45 km², con un territorio composto da nucleo storico compatto, aree residenziali recenti e ampi tratti di bosco ceduo e castagneti che risalgono i versanti verso l'Alpe Bolla.<ref>{{Cita web|url=https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/002417/2009-09-02/|titolo=Cadro – voce del Dizionario storico della Svizzera|sito=hls-dhs-dss.ch|lingua=it|accesso=13 ottobre 2025}}</ref>
 
Il paesaggio è segnato dall'incisione valliva del Cassarate e da una fitta rete di riali laterali stagionali che scendono dal Boglia e dalla balconata di [[Brè-Aldesago]], generando conoidi e terrazzi alluvionali utilizzati storicamente per prati e coltivi. Il nucleo si sviluppa su un lieve terrazzo morfologico sopra l'alveo attuale, con tessuto edilizio in pietra a corti, portici e vicoli stretti, affiancato da espansioni residenziali novecentesche verso la piana di [[Pregassona]] e lungo l'asse viario per [[Val Colla|Valcolla]].<ref>{{Cita web|url=https://patrimonio.luganocultura.ch/luoghi/8651-cadro|titolo=Cadro – profilo storico e territoriale|sito=Patrimonio culturale della Città di Lugano|lingua=it|accesso=13 ottobre 2025}}</ref>
 
La posizione alle falde del Boglia conferisce al quartiere un microclima leggermente più fresco rispetto al centro lacustre, con inversioni termiche invernali nel fondovalle e buona ventilazione estiva lungo i versanti. La copertura forestale continua del pendio, interrotta da radure e antichi terrazzamenti, svolge un ruolo di protezione idrogeologica e di corridoio ecologico fra il massiccio del Boglia, i [[Denti della Vecchia]] e la conca del [[Ceresio]]. Sentieri segnalati collegano il nucleo con l'Alpe Bolla e le creste del Boglia, costituendo l'accesso più diretto alle dorsali di confine fra Ticino e Lombardia.<ref>{{Cita web|url=https://map.geo.admin.ch/|titolo=map.geo.admin.ch – cartografia federale: orografia, idrografia e rete sentieristica nell'area Cadro–Monte Boglia|sito=Ufficio federale di topografia swisstopo|lingua=it|accesso=13 ottobre 2025}}</ref>
 
Sotto il profilo amministrativo e infrastrutturale, Cadro è connesso al resto della città dall'asse di valle del Cassarate e dalla rete dei [[Trasporti Pubblici Luganesi]]; il limite territoriale verso nord e nord-est risale la linea di cresta del Boglia, mentre a sud-ovest il confine segue per tratti l'alveo del Cassarate in direzione di [[Viganello]] e [[Pregassona]]. La struttura insediativa a ventaglio sul versante e sul piede di pendio riflette l'adattamento storico agli spazi morfologicamente più favorevoli e alla disponibilità idrica garantita da sorgenti e rogge di versante.<ref>{{Cita web|url=https://www.lugano.ch/citta-amministrazione/quartieri/cadro.html|titolo=Quartiere di Cadro – profilo e servizi|sito=lugano.ch|lingua=it|accesso=13 ottobre 2025}}</ref>
 
== Storia ==
Cadro è citato per la prima volta in epoca [[Regno longobardo|longobarda]]. Prima del 1599, Cadro dipendeva dalla parrocchia di [[Sonvico]]. Nel 1911 la [[ferrovia Lugano-Cadro-Dino]] rese più facili e rapidi i collegati con il centro della città, rafforzando i legami con [[Lugano]]<ref name=dss>{{DSS|I2150|Cadro|lingua=it|autore=Antonio Gili|data=17 gennaio 2017|accesso=22 ottobre 2017}}</ref>.
 
[[File:Karte Gemeinde Cadro 2012.png|thumb|left|Il territorio del comune di Cadro prima degli accorpamenti comunali del 2013]]
Già comune autonomo, dal quale nel 1801 furono scorporate le frazioni unite di [[Davesco-Soragno]], divenute anch'esse comune autonomo<ref name=dss/>, e che si estendeva per {{M|4.45|u=km²}}, il 14 aprile 2013 è stato incorporato a [[Lugano]] assieme agli altri comuni soppressi di [[Bogno (Lugano)|Bogno]], [[Carona (Lugano)|Carona]], [[Certara]], [[Cimadera]], [[Sonvico]] e [[Valcolla]].<ref>{{Cita web|url=https://www.agvchapp.bfs.admin.ch/it/mutations/results?BfsNr=5163&EntriesFrom=12.09.1848&EntriesTo=06.04.2025|titolo=Notifiche di mutazioni|accesso=8 agosto 2025}}</ref> L'incorporazione è stata decisa con votazione popolare nel 2012.<ref>{{Cita web|url=https://www.lugano.ch/aggregazioni/news.cfm|titolo=Aggregazioni 2004–2008–2013: verso una città di quartieri|sito=lugano.ch|lingua=it|accesso=11 ottobre 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160316184125/https://www.lugano.ch/aggregazioni/news.cfm|dataarchivio=16 marzo 2016}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Luciano Vaccaro|titolo=Storia del Canton Ticino|editore=Armando Dadò Editore|città=Locarno|anno=2000|p=412}}</ref>
 
=== Simboli ===
Lo stemma dell'ex comune di Cadro, adottato nel 1953, è blasonato come segue: d'azzurro, al castello d'argento aperto e finestrato di nero, fondato su un monte di verde e sormontato da una croce latina d'oro.
 
La torre rappresenta un presidio medievale ricordato dalla tradizione locale; il monte verde richiama la collocazione geografica ai piedi del [[Monte Boglia]], mentre la croce dorata allude alla tradizione cristiana e ai legami storici con la diocesi di Como. I colori araldici, azzurro e argento, sono frequentemente associati agli emblemi dei centri dell'area luganese.<ref>{{Cita libro|autore=Gastone Cambin|titolo=Armoriale dei Comuni ticinesi|editore=Istituto Araldico e Genealogico di Lugano|anno=1956|città=Lugano|p=68}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lugano.ch/la-mia-citta/identita-e-storia/quartieri/cadro/storia.html|titolo=Cadro – Storia e simboli|sito=Città di Lugano|lingua=it|accesso=14 ottobre 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240201/https://www.lugano.ch/la-mia-citta/identita-e-storia/quartieri/cadro/storia.html|dataarchivio=1 febbraio 2024}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Divisione della Cultura e degli Archivi del Cantone Ticino|titolo=Inventario degli stemmi comunali ticinesi|anno=2014|editore=Repubblica e Cantone Ticino, Bellinzona|lingua=it|accesso=14 ottobre 2025}}</ref>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
* [[Chiesa di Sant'Agata (Lugano)|Chiesa parrocchiale di Sant'Agata]], documentata dal 1366<ref name=dss/>, monumento nazionale<ref>{{cita web|url=http://www.lugano.ch/citta-amministrazione/quartieri/cadro/luoghi-di-culto.html|titolo=Cadro – Luoghi di culto|sito=sito istituzionale del comune di Lugano|data=20 settembre 2016|accesso=22 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171022085935/http://www.lugano.ch/citta-amministrazione/quartieri/cadro/luoghi-di-culto.html|dataarchivio=22 ottobre 2017|urlmorto=sì}}</ref>;
* Oratorio di San Rocco, eretto nel 1630.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonio.luganocultura.ch/luoghi/8691-oratorio-di-san-rocco-cadro|titolo=Oratorio di San Rocco – scheda storica e artistica|sito=Patrimonio culturale della Città di Lugano|lingua=it|accesso=11 ottobre 2025}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Virgilio Chiesa|titolo=Storia di Lugano|editore=Società dei Commercianti di Lugano|anno=1975|città=Lugano|p=241}}</ref>
 
== Società ==
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== Amministrazione ==
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto [[comune patriziale]] e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del quartiere. L'ufficio patriziale, rieletto il 26 aprile 2009, è presieduto da Tiziano Frigerio. Il patriziato Ferré era una vecchia [[comunanza]] sciolta con rogito del 2 aprile 1835.<ref>{{Cita web|url=https://www4.ti.ch/di/dsfc/temi/patriziati/elenco-dei-patriziati|titolo=Elenco ufficiale dei patriziati del Canton Ticino|sito=Repubblica e Cantone Ticino – Dipartimento delle istituzioni|lingua=it|accesso=11 ottobre 2025}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Luciano Vaccaro|titolo=Storia del Canton Ticino|editore=Armando Dadò Editore|città=Locarno|anno=2000|p=297}}</ref>
 
== Sport ==
A Cadro lo skater-hockey è praticato presso il Centro Cadro Panoramica, dotato di pista e infrastrutture per il pattinaggio in linea e per le discipline affini; l'impianto ospita regolarmente allenamenti e tornei a carattere regionale, in particolare nel periodo di avvio della stagione primaverile.<ref>{{Cita web|url=https://cadro-panoramica.ch/it/tempo-libero/|titolo=Centro Cadro Panoramica – Sport e tempo libero|sito=cadro-panoramica.ch|lingua=it|accesso=12 ottobre 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.fsih.ch/it/|titolo=Federazione Svizzera Inline Hockey – informazioni su campionati e calendario|sito=fsih.ch|lingua=it|accesso=12 ottobre 2025}}</ref>
 
== Note ==
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* Luciano Moroni Stampa (a cura di), ''Codex paleographicus Helvetiae subalpinae, riproduzione e trascrizione diplomatica delle carte anteriori all'anno MC pertinenti alla storia delle terre costituenti la Svizzera italiana'', Lugano 1951/1958.
* [[Virgilio Gilardoni]], ''Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino'', La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 93, 252-253.
* {{cita libro | autore= Bernhard Anderes, ''| titolo= Guida d'Arte della Svizzera Italiana'', | editore= Edizioni Trelingue, | città= Porza-Lugano | anno= 1980, | pp= 275-276.}}
* {{cita libro | autore= Ilario Borelli, ''| titolo= Cadro con Stampa e Dassone "comuni" scomparsi'', | editore= Tipografia Gaggini-Bizzozero SA, | città= Lugano | anno= 1987.}}
* [[{{cita libro | autore= Emilio Motta]], ''[[| wkautore= Emilio Motta | titolo= Effemeridi]] ticinesi'', ristampa,| editore= Edizioni Metà Luna, | città= Giubiasco | anno= 1991. | id= ristampa}}
* {{cita libro | autore= Flavio Maggi, ''| titolo= Patriziati e patrizi ticinesi'', | editore= Pramo Edizioni, | città= Viganello | anno= 1997.}}
* {{cita libro | autore= [[AA. VV.,]] | titolo= ''Guida d'arte della Svizzera italiana'', | editore= Edizioni Casagrande, | città= Bellinzona | anno= 2007, | pp= 326-327.}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.lugano.ch/citta-amministrazione/quartieri/cadro.html|titolo=Cadro|sito=sito istituzionale del comune di Lugano|accesso=22 ottobre 2017}}
* {{DSS|I2150|Cadro|lingua=it|autore=Antonio Gili|data=17 gennaio 2017|accesso=22 ottobre 2017}}
 
{{Quartieri di Lugano}}