Gilberto Squizzato: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|AttivitàAltre = docente
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = giornalista
|Attività2 = regista
|Attività3 = autore televisivosaggista
|Nazionalità = italiano
}}
 
== Biografia ==
Nel 1968 entra all'Università Statale di Milano per frequentare Lettere Moderne e contemporaneamente comincia il suo apprendistato sul set cinematografico, la prima volta come assistente didel regista [[Mario Amendola]] nel film ''[[Il terribile ispettore]]''. Successivamente, in [[Spagna]], è assistente di [[José Luis Merino]] nel film ''L'arciere invincibile''. Per tre volte è alla scuola di [[Alberto Lattuada]], nei film ''[[L'amica (film 1969)|L'amica]]'' (1969), ''[[Bianco rosso e...]]'' (1972) e ''[[Sono stato io! (film 1973)|Sono stato io!]]'' (1973).
 
Di [[Carlo Lizzani]] è prima assistente in ''[[Mussolini, ultimo atto]]'' (1974) , poi aiutoregista in ''[[Storie di vita e malavita]]'' (1975) e in ''[[San Babila ore 20]]'' (dove è anche attore protagonista nel ruolo di Alberto Brasili, studente ucciso dai giovani fascisti milanesi). È aiutoregista anche di [[Sergio Gobbi]] nel film ''Enphantasme'' (1977). Durante questo apprendistato sul set lavora accanto ad attori come [[Paolo Villaggio]], [[Sophia Loren]], [[Rod Steiger]], [[Franco Nero]], [[Lino Capolicchio]], [[Giancarlo Giannini]], [[Henry Fonda]], [[Lisa Gastoni]], [[Adriano Celentano]], [[Janet Agren]], [[Agostina Belli]].
 
Dal 1972 al 1976, dirige il periodico di politica e cultura ''Foglio 5'', organo del dissenso cattolico della provincia di Varese. Si laurea nel 1973 con una tesi su “[[Luis Buñuel|Bunuel]] e il Surrealismo”. Nel 1975 viene eletto consigliere comunale a Busto Arsizio come indipendente nelle liste del [[Partito Comunista Italiano|PCI]]. Nel 1976 ottiene la cattedra di lettere e storia presso l'Istituto Tecnico [[Enrico dell'Acqua]] di Busto Arsizio, dove insegna fino al 1979,
 
Si laurea nel 1973 con una tesi su “Bunuel e il Surrealismo”.
 
Nel 1975 viene eletto consigliere comunale a Busto Arsizio come indipendente nelle liste del [[Partito Comunista Italiano|PCI]].
 
Nel 1976 ottiene la cattedra di lettere e storia presso l'Istituto Tecnico [[Enrico dell'Acqua]] di Busto Arsizio, dove insegna fino al 1979,
 
=== Giornalismo ===
Dopo aver vinto un concorso pubblico della [[Rai|RAI]] per il ruolo di regista, è assunto invece come giornalista nel 1979, diventando redattore del Tg3 Lombardia e collaborando ai TG nazionali fino al 1990, anche come autore di inchieste che gli valgono il Premio Donna, città di Roma.. Nel 1986 è curatore dell'edizione milanese di ''[[Di tasca nostra]]'' con [[Bruno Ambrosi]] e [[Marco Volpati]] e dal 1992 al 1995 è curatore per [[RAI 1|Rai 1]] del [[rotocalco televisivo]] ''Europa'' realizzato in sinergia con le Tv pubbliche europee.
 
=== Regia televisiva ===
Successivamente [[Angelo Guglielmi]] gli propone di collaborare con [[Rai 3]], chiedendogliper fondere le due esperienze, giornalistica e cinematografica, sperimentando un nuovo tipo di linguaggio televisivo: nascono così i film/cronaca di Gilberto Squizzato, girati in diretta con persone prese dalla vita nel corso di situazioni reali. Ecco le dodici puntate de ''I racconti del 113'' (1989/90) che rappresentano la Rai alla Mostra della Tv di Bruxelles e ''La guerra dell'acqua rossa'' (1991), con cui partecipa al Film Festival di [[Helsinki]] e vince Il Premio Filmselezione a [[Venezia]] (presidente della giuria è [[Giuliano Montaldo]]). Nel 1995 l'autore realizza in Russia le cinque puntate del docufilm Pianeta Est che gli valgono il Premio internazionale della Giuria al Festival delle Tv di Montecarlo. Del 1996 sono le otto puntate di Interset, con cui Squizzato indaga il mondo virtuale di Internet introducendo in Italia la formula della docufiction, che applica successivamente (1997) alle cinque parti della serie ''La frontiera nascosta'' e alle cinque di ''Così vicino così lontano'' (1998).
 
Dal 1999 Squizzato lavora a una trilogia milanese, con la quale lancia la categoria filmica e il modello produttivo del real-movie, prima con le quattro puntate de ''I racconti di Quarto Oggiaro'', che gli meritano il Premio Internazionale Flaiano per la fiction. Nel 2000 crea le quattro parti di ''Atlantis'' e nel 2002 la miniserie ''La città infinita'', in quattro parti, che chiude la trilogia. Con questi lavori viene invitato al Prix Futura [[Berlino]], alla Mostra del cinema per la Tv di Venezia e a Cinema Tout Ecran di [[Ginevra]].
 
Da una coproduzione RaiRAI-RSI (Televisione svizzera) nasce nel 2003 ''Il tunnel'', fiction in tre puntate sulla tragedia del rogo del Gottardo. Nel 2004 Squizzato scrive e gira per Rai 3 ''L'uomo dell'argine'', un film di quattro ore sulla vita di [[don Primo Mazzolari]]. Nel 2005 realizza ''Suor Jo'', un giallo “dal vero” per Rai 3, scritto con [[Giuseppe Genna]].
 
=== UniversitàInsegnamento universitario ===
Dal 2007 al 2011 Gilberto Squizzato insegna linguaggio audiovisivo al Master di Giornalismo dell'Università Statale di Milano. Dal 2008 al 2017 insegna prima sceneggiatura della [[fiction]] e poi regia del documentario al [[Centro sperimentale di cinematografia]], sezione di Milano.
 
=== Pubblicazioni ===
Durante la sua multiforme attività professionale Gilberto Squizzato si dedica anche alla scrittura come autore di poesia e come saggista.
*''La mania di non morire'', poesie, edizioni Freeman, 1970, premio San Benedetto
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*''Il sovversvo di Nazareth,'' Gabrielli editori, 2025
 
=== Bibliografia ===
* Aldo Grasso, ''Enciclopedia della televisione'', Garzanti, 2008
 
=== Collegamenti esterni ===
* {{Collegamenti esterni}}