Ronald Reagan: differenze tra le versioni
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La sua politica economica basata sull'offerta (''[[supply-side economics]]'' o anche ''[[Reaganomics]]'') fu caratterizzata dal taglio del 25% dell'imposta sul reddito, dalla riduzione dei tassi d'interesse, dall'aumento delle spese militari e anche del deficit e del debito pubblico. Dopo una recessione nel biennio tra il 1981 e il 1982, l'economia statunitense iniziò una rapida ripresa nel 1983.
Reagan e il suo
Dal punto di vista degli affari internazionali rialzò il livello della sfida tecnologica e militare all'[[Unione Sovietica]]. Simbolo della volontà di vincere la contrapposizione con il tradizionale avversario della [[guerra fredda]] fu la [[Strategic Defense Initiative]] (spesso indicata con il termine di ''Guerre stellari'', in riferimento alla [[Guerre stellari|celebre saga cinematografica di fantascienza]]). Nella seconda metà degli anni ottanta, Reagan negoziò con il nuovo segretario generale del [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica|PCUS]] [[Michail Gorbačëv]] grandi riduzioni degli armamenti atomici, inaugurando quella che parve essere una nuova era di pace nel mondo. A partire dal 1989, pochi mesi dopo l'insediamento alla
Rivoluzionò le strategie di marketing politico, proponendosi come uomo nuovo, cittadino tra i cittadini, vicino alla gente. Enfatizzò il suo scetticismo riguardo alla capacità del governo federale di risolvere i problemi, soprattutto economici. La sua soluzione fu di ''ritirare'' l'impegno governativo a controllare e pianificare l'economia, riducendo le imposte e le regolamentazioni, per consentire alle forze del libero mercato di autoregolarsi. Durante la cerimonia d'insediamento espresse le sue concezioni economiche con questa formula: "Il governo non è la soluzione del nostro problema, il governo è il problema".
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