Requiem (Mozart): differenze tra le versioni

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Una delle prime esecuzioni del ''Requiem'', realizzata nel 1796 da [[Johann Adam Hiller]], direttore della [[Orchestra del Gewandhaus di Lipsia|Gewandhausorchester Leipzig]], ebbe il merito di trasportare l'opera dall'ambiente più prettamente ecclesiastico a quello delle sale da concerto tramite una, seppur arbitraria, utilizzazione di un testo tedesco.<ref>{{cita|Gruber|p. 45}}.</ref> Fu un primo passo per formalizzare il ''Requiem'' come "composizione di stato" nei paesi di lingua tedesca. Nel XIX secolo la composizione venne utilizzata ufficialmente in numerose cerimonie commemorative e ai funerali di uomini di stato, artisti e celebrità quali [[Carl Friedrich Fasch]], [[Friedrich Gottlieb Klopstock ]], [[Luisa Carlotta di Meclemburgo-Schwerin]]; fu eseguito anche ai funerali ufficiali di Ludwig van Beethoven.<ref>{{cita|Gruber|p. 82}}.</ref>
[[File:Neukomm.jpg|thumb|Sigismund von Neukomm.]]
Dopo la prima pubblicazione del lavoro a opera di [[Breitkopf & Härtel]] nel 1800 e in seguito quella dell{{'}}Imprimerie du Conservatoire a Parigi nel 1804, vi furono numerosi tentativi di completare le parti mancanti mozartiane. Nel 1814, in occasione delle esequie a Napoli di Carolina d'Austria, [[Pietro Raimondi]] eseguì il Requiem introducendovi un ''Libera me, Domine'' di propria composizione. Il compositore austriaco [[Sigismund von Neukomm]], per un'esecuzione in [[Brasile]] nel 1819, integrò il ''Requiem'' con il responsorio ''Libera me, Domine'' e lo concluse con una ripresa del ''Kyrie'' e un ''Requiescat in pace''.<ref>{{cita|Keefe|p. 91}}.</ref> Questa "revisione" fu scoperta soltanto alla fine del [[XX secolo]] e, dopo esser stata adattata e stampata da Breitkopf & Härtel, fu eseguita in pubblico nel 1996, quindi registrata nel 1999 e incisa su CD. Nel 1923 il compositore tedesco [[Gerhard von Keussler]] tentò di creare un'alternativa al completamento di Süßmayr sostituendo le parti da lui realizzate con altre tratte da alcune Messe di Mozart; descrisse il tutto in un articolo, ''Mozart senza Süßmayr'', che trovò ben poco credito.<ref>{{cita|Keussler|pp. 210-216}}.</ref>
 
Nonostante tutte le critiche rivolte alla strumentazione e alle parti integrate, la versione di Süßmayr rimase per molto tempo l'unica utilizzata per le esecuzioni e anche, successivamente, per le prime registrazioni discografiche. [[Bruno Walter]] fu il primo [[direttore d'orchestra|direttore]] che realizzò un'incisione dell'opera mozartiana a Vienna il 19 giugno 1935 con l'orchestra e il coro della [[Wiener Philharmoniker]] con i solisti [[Elisabeth Schumann]] (soprano), [[Kerstin Thorborg]] (mezzosoprano), [[Anton Dermota]] (tenore), [[Alexander Kipnis]] (basso). Il 29 giugno 1937 Walter ripetè la versione con una registrazione, in questo caso dal vivo, durante un'esecuzione avvenuta a Parigi, sempre con i Wiener Philharmoniker. In seguito incise ancora altre volte l'opera mozartiana, l'ultima fu nel 1956 con la [[New York Philharmonic]] e il Westminster Choir College <ref>[https://www.avvenire.it/rubriche/pagine/riscoprire-il-requiem-di-mozart-con-la-magia-di-bruno-walter Andrea Milanesi, ''Riscoprire il Requiem di Mozart con la magia di Bruno Walter''].</ref>