Mede: differenze tra le versioni
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== Storia ==
Era un importante centro
Nell'alto medioevo fece parte del Comitato di [[Lomello]]; nel [[1157]] venne confermato da [[Federico Barbarossa|Federico I]] ai [[conti palatini di Lomello]], che peraltro erano stati sottomessi da [[Pavia]], cui lo stesso imperatore assegnò ufficialmente la supremazia della Lomellina nel [[1164]].<br/> Tra i numerosi rami in cui si erano divisi i conti palatini, uno dei più importanti fu quello dei Conti di Mede che a loro volta si divisero in moltissimi rami, ma ebbero la saggezza di mantenersi tra loro solidali, con patti che escludevano la vendita di quote feudali a famiglie estranee alla parentela: in tal modo ebbero sempre la conferma del feudo di Mede, dagli Imperatori e dai duchi di Milano (cui Mede appartenne fino al 1535), dagli Spagnoli (1535-1706), e dai [[Casa Savoia|Savoia]] (Mede venne conquistato nel [[1706]] da [[Eugenio di Savoia]] per conto degli austriaci.<br/> L'[[Austria]] lo consegnò nel [[1707]] ai Savoia, assieme a tutta la [[Lomellina]]). Attorno al 1500 le varie linee dei conti di Mede assunsero cognomi propri, derivati probabilmente dai loro capostipiti: Giovannoli, Enriotti, Biasoni, Alessandri, Guizzardi, Isnardi, Genselmi, Brizio, e inoltre Luneri, Biscossa e Zaccaria, entrati nella casata per matrimonio. Nel 1707, all'avvento dei Savoia, sono ancora confeudatari i Giovannoli, i Gorrani (che avevano acquistato delle quote nel 1652), gli Zaccaria, i Guizzardi e gli Isnardi.
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