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Il termine città può essere usato per una località urbana la cui popolazione è superiore a un dato limite o per una località urbana dominante su altre nella stessa area in termini economici, politici o culturali. Benché ''città'' sia adatto a una realtà comprendente aree suburbane e satellite, il termine non è adatto per indicare un agglomerato urbano di entità distinte né per indicare una più vasta "[[area metropolitana]]" composta da più città, in cui ognuna funge da centro per la propria parte.
 
Non esiste una definizione generale univoca di città nel mondo; per esempio in Italia lo ''status'' di città viene conferito dal [[presidente della Repubblica Italiana|capo dello Stato]] con un [[decreto]], mentre quando l'America venne colonizzata, i nuovi abitanti diedero entusiasticamente il nome di "città" ai loro nuovi insediamenti, ritenendo che questi sarebbero un giorno diventati molto grandi. Ad esempio, [[Salt Lake City]] era un villaggio di 148 persone, che immediatamente pianificò un sistema stradale e fondò Great Salt Lake City. Un secolo e mezzo dopo, il villaggio ha raggiunto in effetti le dimensioni di una città.
 
Nel [[Regno Unito]] invece, una ''city'' è un comune che è noto come città da "tempo immemore", o che ha ricevuto lo status di città tramite statuto reale; il quale viene normalmente concesso in base alle dimensioni, all'importanza o a connessioni con la monarchia (indicatori tradizionali sono la presenza di una [[cattedrale]] o di una [[università]]). Alcune città sedi di [[cattedrale]], per esempio [[St David's]] nel [[Galles]], sono abbastanza piccole. Un sistema simile esisteva nei [[Paesi Bassi]] del [[Medioevo]], dove un signore concedeva a degli insediamenti [[diritti cittadini nei Paesi Bassi|certi diritti]] (''diritti cittadini'') che altri invece non possedevano. Questi comprendevano il diritto di innalzare fortificazioni, tenere mercati o darsi una corte di giustizia.
 
La stessa prassi di attribuire il titolo di città anche a insediamenti piuttosto piccoli è giustificata in maniera generale da alcuni filoni di pensiero dell'[[urbanistica]] e della [[sociologia urbana]] secondo cui il titolo di città è subordinato non alle dimensioni dell'abitato o al numero di abitanti, bensì al verificarsi del cosiddetto "problema-città", ovvero al manifestarsi di un'esigenza o di un'opportunità di vita sociale comune, e di conseguenza al costituirsi di una comunità socialmente coesa.

In tale senso sono da considerarsi città anche tutti i centri rurali, tutte le frazioni, tutti i paesi montani che possano dimostrare l'esistenza di una comunità radicata nel territorio che identifica il piccolo centro abitato come centro della vita sociale. Sono quindi città in questo senso anche tutti i [[Città di fondazione|centri di fondazione]], anche se (inizialmente o definitivamente) caratterizzati da un perimetro urbano minimo e da una popolazione ridotta. Esempio di ciò sono le [[Città di fondazione nel periodo fascista|città fondate in epoca fascista]] sia in [[Italia]] sia nelle [[colonialismo italiano|colonie italiane]] come [[Sabaudia]], [[Latina]], [[Portolago]] e altre. Il titolo di città attribuito con questo criterio è evidentemente sindacabile.
 
=== Geografia e struttura ===