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Città e cittadine hanno una lunga storia, sebbene ci siano diverse opinioni riguardo ai casi in cui un certo particolare insediamento antico possa essere considerato una città. Le prime vere città sono a volte indicate come grandi insediamenti nei quali gli abitanti non si limitavano a coltivare le terre circostanti, ma cominciavano ad avere occupazioni specializzate, e nelle quali il commercio, l'immagazzinamento dei cibi e il potere erano centralizzati. Le società basate sulla vita nelle città vengono spesso chiamate [[civiltà]].
 
Secondo questa definizione, le prime città di cui abbiamo notizia erano situate in [[Mesopotamia]], come [[Uruk]] e [[Ur (Mesopotamia)|Ur]], o lungo il [[Nilo]], la [[civiltà dell'Indo|vallata dell'Indo]] e la [[Cina]]. Prima di queste sono rari gli insediamenti che raggiungessero dimensioni significative, sebbene ci siano eccezioni come [[Gerico]], [[Çatalhöyük|Çatal höyük]] e [[Mehrgarh]]. Le prime città si sviluppano, quindi, in zone fertili, lungo grandi fiumi e vaste pianure agricole o in punti che costituiscono passaggi obbligati delle vie commerciali. L'insediamento urbano più antico di cui finora siano state ritrovate le tracce risale all'8000 a.C., ben {{formatnum:4500}} anni prima dello sviluppo delle grandi civiltà fluviali in [[Mesopotamia]] ed [[Egitto]]. Si tratta della città di [[Gerico]] nelle vicinanze del [[Mar Morto]], probabilmente sorta grazie alle attività mercantili collegate allo sfruttamento del sale e dei minerali della zona. Le possenti mura e i resti di una torre testimoniano una volontà difensiva che permette di collocare la città in un complesso sistema di rapporti con il territorio circostante.
 
L'insediamento urbano più antico di cui finora siano state ritrovate le tracce risale all'8000 a.C., ben {{formatnum:4500}} anni prima dello sviluppo delle grandi civiltà fluviali in [[Mesopotamia]] ed [[Egitto]]. Si tratta della città di [[Gerico]] nelle vicinanze del [[Mar Morto]], probabilmente sorta grazie alle attività mercantili collegate allo sfruttamento del sale e dei minerali della zona. Le possenti mura e i resti di una torre testimoniano una volontà difensiva che permette di collocare la città in un complesso sistema di rapporti con il territorio circostante.
 
Il primo centro urbano di cui restano tracce consistenti è [[Çatalhöyük]], nell'odierna Turchia (6000 a.C.): un agglomerato ordinato di piccole case in mattoni che ricopre un'intera collina. I vicini giacimenti di ossidiana (una roccia vulcanica usata fin dalla Preistoria per oggetti appuntiti o taglienti) fanno pensare che la cittadina controllasse l'estrazione e la lavorazione di questa sostanza. Pitture e rilievi murali ci restituiscono aspetti importanti della cultura degli abitanti: cacciatori, avvolti in pelli di [[leopardo]], inseguono le loro prede; enormi avvoltoi si cibano delle teste dei cadaveri; imponenti leopardi stilizzati dominano le pareti, proteggendo così la città e propiziando la caccia; complesse e coloratissime decorazioni geometriche abbelliscono gli interni. Ritroviamo insomma in embrione gli elementi costitutivi di ogni civiltà urbana: diversificazione produttiva ([[agricoltura]], [[caccia]], [[commercio]]), presenza di attività specializzate (pittori), valore polifunzionale (nucleo abitativo, santuario, magazzino). Non esiste però ancora una vera concezione dello "spazio urbano": le case sono costruite l'una sull'altra, mancano le strade, la città non si divide in "zone funzionali" dedicate in modo esclusivo al culto o ai commerci o alla vita comunitaria. Per ritrovare questi elementi bisogna attendere la formazione di una società più complessa.