Shinzō Abe: differenze tra le versioni
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[[File:G7 leaders at summit in Ise-Shima, Japan 5.26.16.jpg|thumb|upright=1.4|left|Shinzō Abe nella foto di gruppo del G7 2016 a [[Shima]]]]
Durante una visita in Medio Oriente nel gennaio 2015, Abe annunciò che il Giappone avrebbe fornito 200 milioni di dollari in assistenza non militare ai paesi che combattono contro lo [[Stato Islamico dell'Iraq e del Levante|Stato islamico dell'Iraq e del Levante]] come parte di un pacchetto di aiuti da 2,5 miliardi di dollari.<ref>{{Cita news|lingua=en-IN|nome=Reuters|cognome=Editorial|url=https://in.reuters.com/article/mideast-crisis-japan/japans-abe-pledges-support-for-mideast-countries-battling-islamic-state-idINKBN0KQ07520150117|titolo=Japan's Abe pledges support for Mideast countries battling Islamic Sta|pubblicazione=IN|accesso=2017-12-30|dataarchivio=3 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171203182433/https://in.reuters.com/article/mideast-crisis-japan/japans-abe-pledges-support-for-mideast-countries-battling-islamic-state-idINKBN0KQ07520150117|urlmorto=sì}}</ref> Poco dopo, l'[[Stato Islamico (organizzazione)|ISIS]] pubblicò un video in cui una figura mascherata (identificata come Mohammed Emwazi o "[[Jihadi John]]") minacciava di uccidere due ostaggi giapponesi, Kenji Gotō e Haruna Yukawa, come rappresaglia per la mossa, a meno che il governo di Abe non pagasse 200 milioni di dollari di riscatto. Abe interruppe il suo viaggio per affrontare la crisi, dichiarò che tali atti di terrorismo erano «imperdonabili» promettendo di salvare gli ostaggi ma rifiutandosi di pagare il riscatto.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-30893735|titolo=Japan PM Abe in 'IS hostages' vow|pubblicazione=BBC News|data=2015|accesso=2017-12-30}}</ref> Il gabinetto Abe lavorò con il governo giordano per tentare di ottenere il rilascio di entrambi gli ostaggi, dopo che altri video erano stati pubblicati dall'ISIS collegando il loro destino a quello del pilota Muath Al-Kasasbeh, con il vice ministro degli esteri Yasuhide Nakayama che conduceva i negoziati ad Amman. Entrambi gli ostaggi furono però uccisi
Nell'aprile 2015, Abe fu il primo premier giapponese a presenziare ad una seduta congiunta del [[Congresso degli Stati Uniti]]. Nel suo discorso fece riferimento all'alleanza Giappone-USA come alleanza di speranza, ha promesso che il Giappone avrebbe svolto un ruolo più attivo di sicurezza e difesa nell'alleanza e ha sostenuto che il TPP avrebbe apportato benefici sia economici che di sicurezza all'Asia e alla regione del Pacifico.<ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.mofa.go.jp/na/na1/us/page4e_000241.html|titolo=Address by Prime Minister Shinzo Abe to a Joint Meeting of the U.S. Congress|sito=Ministry of Foreign Affairs of Japan|lingua=ja-JP|accesso=2017-12-30}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Jonathan|cognome=Weisman|url=https://www.nytimes.com/2015/04/30/us/politics/shinzo-abe-japan-trade-accord-speech-to-congress.html|titolo=Shinzo Abe of Japan Avoids Specifics in Speech on Trade Accord|pubblicazione=The New York Times|data=2015-04-29|accesso=2017-12-30}}</ref>
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