Bozza:Paiva Couceiro: differenze tra le versioni
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Il silenzio di Paiva Couceiro si ruppe nel luglio 1910, quando pubblicò un editoriale sul giornale ''O Correio da Manhã'', sostenuto da João Franco. In esso lanciava un appello per una [[controrivoluzione]] [[Conservatorismo|conservatrice]] volta a salvare dal declino la monarchia, guidata dal giovane re [[Manuele II del Portogallo|Manuele II]]. I suoi appelli non suscitarono alcun dibattito. Il regime monarchico crollò rapidamente e senza colpo ferire il [[Rivoluzione del 5 ottobre 1910|5 ottobre]] [[Rivoluzione del 5 ottobre 1910|1910]], dopo un pronunciamento militare a Lisbona, a [[Praça do Município]], con la proclamazione della [[Prima Repubblica (Portogallo)|Prima Repubblica Portoghese]]. Paiva Couceiro fu uno dei pochi militari a tentare seriamente di fermare la rivoluzione repubblicana, ma senza successo. La sua artiglieria fu l’unica guarnigione a sparare contro i repubblicani alla [[Rotunda]] e al [[Parco Edoardo VII|parco Eduardo VII.]] Abbandonato dallee truppe monarchiche, marciò verso Sintra per unirsi al re. Scoprì però che il sovrano si era spostato a [[Mafra (Portogallo)|Mafra]] e tentò di raggiungerlo, ma era già stato evacuato da [[Ericeira]] sul [[panfilo]] reale ''Amélia IV''. Da lì la [[Casato di Braganza-Sassonia-Coburgo-Gotha|famiglia reale portoghese]] prese poi la strada dell'esilio nel [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Regno Unito]]. In un momento in cui il successo repubblicano non era ancora certo, Couceiro ricevette l’ordine dai superiori di rientrare in caserma.
==== Attacchi a Chaves (1911-1912) ====
[[File:Avô Henrique h.jpg|miniatura|352x352px|Paiva Couceiro in [[Galizia (Spagna)|Galizia]] nel 1912]]
In seguito alle elezioni dell'[[Assemblea costituente]] della [[Prima Repubblica (Portogallo)|Repubblica portoghese]] il 28 maggio 1911, Paiva Couceiro si dimise polemicamente dalla commissione militare, rimettendo l'incarico presso il [[Ministero della guerra (disambigua)|Ministero della Guerra]]. Questo atto segnò il suo distacco definitivo dalle istituzioni repubblicane e il passaggio a una fase apertamente cospirativa e [[Controrivoluzione|contro-rivoluzionaria]].
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