Syd Barrett: differenze tra le versioni

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Filmografia
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Nell'agosto 1974<ref name="Manning 2006, p. 74"/> Jenner convinse Barrett a tornare negli studi di Abbey Road, sperando di produrre con lui un altro album. Secondo [[John Leckie]], che organizzò le sessioni di registrazione, Syd in quel periodo «''rassomigliava ancora a quando era più giovane [...] con i capelli lunghi.''»<ref>{{Cita libro|autore=David Parker|titolo=Random Precision: Recording the Music of Syd Barrett, 1965–1974.|anno=2001|editore=Cherry Red Books.|lingua=en}}</ref> Le registrazioni durarono tre giorni e comprendevano tracce ritmiche blues caratterizzate da incerte e disarticolate sovraincisioni di chitarra. Barrett incise undici tracce, una sola delle quali ebbe un titolo: ''If You Go, Don't Be Slow''. Dopo quest'ultima esperienza con Jenner, Syd vendette i diritti degli album solisti alla sua etichetta discografica e si ritirò per sempre dall'industria musicale. In quel periodo vi furono diversi tentativi di assumerlo come produttore discografico. Tra questi, uno di [[Jamie Reid]] per conto dei [[Sex Pistols]] e un altro dei [[The Damned|Damned]], che volevano producesse il loro secondo album [[Music for Pleasure (The Damned)|''Music for Pleasure'']]. Tutti però si rivelarono infruttuosi.<ref name="Schaffner 2005, p. 214">Schaffner 2005, p. 214</ref><ref>{{Cita libro|autore=Mike Watkinson|autore2=Pete Anderson|titolo=Crazy Diamond: Syd Barrett & the Dawn of Pink Floyd|anno=2001|editore=Omnibus Press|lingua=en|pp=121-122}}</ref>
 
=== [[Wish You Were Here (album Pink Floyd)|''Shine OnWish You CrazyWere DiamondHere'']] ===
Nel 1975 i Pink Floyd pubblicarono l'album ''[[Wish You Were Here (album Pink Floyd)|Wish You Were Here]]'', contenente numerosi riferimenti a Barrett.
 
Durante la produzione dell'album, il 5 giugno 1975, negli studi di Abbey Road si presentò uno strano personaggio, obeso, completamente calvo, senza sopracciglia e con in mano una busta della spesa; si aggirava tra i presenti con aria distratta. Si trattava proprio di Barrett, riconosciuto dopo un bel po' da David Gilmour, tra lo stupore generale. Qualcuno gli chiese come avesse fatto a ingrassare tanto e Barrett rispose di avere a casa un grande frigorifero, pieno di carne di maiale. Poi i Pink Floyd, insieme a Barrett e alcuni altri collaboratori, ascoltarono ''[[Shine On You Crazy Diamond|Wish You Were Here]]'', proprio la canzone sull'album che più conteneva riferimenti a lui, e andarono a pranzo. Finito di mangiare, Barrett sparì senza salutare così come era comparso, lasciando Waters e compagni inebetiti e con le lacrime agli occhi. Nessuno degli altri Pink Floyd lo vide mai più; solo Roger Waters lo incontrò un'ultima volta alcuni anni dopo, mentre si trovava a fare spese nei magazzini di [[Harrods]], a Londra.<ref>Intervista a Roger Waters min 42:30 https://www.youtube.com/watch?v=QQKTT8Ta_to</ref>
 
Il comportamento di Barrett durante la sessione fu strano; passò gran parte del tempo a lavarsi i denti,<ref>{{Cita web|url=http://www.sydbarrett.net/subpages/articles/syd_barrett_story_by_syd_and_tho.htm |titolo=The Syd Barrett story |accesso=1º luglio 2011}}</ref><ref name="autogenerated1">Palacios 2010, p. 408</ref> e quando Roger Waters finalmente si decise a chiedergli cosa ne pensasse della canzone appena ascoltata, Syd rispose semplicemente: ''«suona un po' vecchia.»''<ref name="autogenerated1" />