Apple: differenze tra le versioni
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* Una delle critiche che gli sviluppatori rivolgono ad Apple è la sua tendenza a mettere in competizione tra di loro i vari gruppi di ricerca per i finanziamenti. Un esempio è la rivalità che si è creata tra gli sviluppatori delle vecchie librerie ''Carbon'' (appartenenti al vecchio sistema operativo) e gli sviluppatori delle nuove librerie ''[[Cocoa (software)|Cocoa]]'' (provenienti dal sistema operativo di NeXT). Molti sviluppatori ritengono queste rivalità controproducenti e non necessarie per uno sviluppo funzionale del sistema operativo.
* Vi sono state critiche alla gestione del software di terze parti presenti nell'App Store che, prima dell'inserimento effettivo deve essere vidimato dalla stessa Apple conferendo una maggiore sicurezza ma ciò non evita la presenza di applicazioni non funzionanti o che si ispirino a prodotti licenziati di grande fama, registrando in rari casi anche un'elevata diffusione delle stesse<ref>{{Cita web|url=http://punto-informatico.it/3449901/PI/News/apple-strano-caso-del-pokemon-giallo.aspx|titolo=Apple e lo strano caso del Pokemon Giallo|sito=punto-informatico.it|accesso=12 gennaio 2018}}</ref>. La gestione delle app è caratterizzata anche dal rispetto delle limitazioni imposte da Apple<ref>{{cita web|url=http://stadium.weblogsinc.com/engadget/files/app-store-guidelines.pdf|titolo=App Store Review Guidelines}}</ref>; questo ha spinto alcuni produttori al ritiro dei propri prodotti a causa delle limitazioni stesse, come le commissioni sui ricavi<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://9to5mac.com/2011/08/30/apple-removes-financial-times-app-for-dodging-in-app-subscription-guidelines/|titolo=Apple removes Financial Times app for dodging in-app subscription guidelines|pubblicazione=9to5Mac|data=31 agosto 2011|accesso=12 gennaio 2018}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://quomedia.diesis.it/news/27822/google-books-scappa-da-app-store|titolo=Google Books scappa da App Store|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110926071218/http://quomedia.diesis.it/news/27822/google-books-scappa-da-app-store }}</ref> o la limitazione sul tipo di contenuti<ref>{{Cita web|url=https://attivissimo.blogspot.com/2010/06/se-apple-decide-cosa-si-puo-pubblicare.html|titolo=Se Apple decide cosa si può pubblicare: perché l'iPad è una polpetta avvelenata per gli editori|sito=Il Disinformatico|accesso=12 gennaio 2018}}</ref>. Ad esempio [[Opera (browser)|Opera]] che può essere fruito solo da un pubblico con più di 17 anni, motivando tale limite con la possibilità di visualizzare contenuti erotici tramite lo stesso<ref>{{Cita web|url=http://www.webnews.it/2011/03/07/opera-browser-per-soli-adulti/|titolo=Opera, un browser per soli adulti}}</ref>.
* Ha inoltre perseguito una politica controcorrente sull'uso e supporto della tecnologia Flash, la quale, secondo Apple, dovrebbe essere libera, mentre è tuttora una proprietà di [[Adobe (azienda)|Adobe]]. Il suo utilizzo ha portato a problemi di sicurezza (riferiti al 2009) e ha dato problemi di affidabilità nei dispositivi Apple. Inoltre, per quanto riguarda i video Flash, pur rappresentando il 75% dei video totali presenti sul web, sono in molti casi disponibili anche nel formato video [[H.264]], contando anche il fatto che con la riproduzione nel formato Flash si verifica un maggiore consumo di risorse energetiche (che porta a una minore durata delle batterie dei dispositivi mobili), questo perché necessita di una [[decodifica]] [[software]] non [[hardware]]. Questa tecnologia attualmente presenta una scarsa prestazione sui dispositivi mobili con interfaccia multitouch, visto che nella maggior parte dei casi è sviluppata e pensata per dispositivi che utilizzano un [[Cursore|puntatore]] (comunemente conosciuto come freccetta) gestito dal mouse o simili. Secondo Apple, un uso di software di terze parti che si interpone tra la piattaforma e lo sviluppatore, ostacola le migliorie e il progresso della piattaforma stessa, potendo portare l'azienda in balia di terzi per quanto riguarda la disponibilità di migliorie software per gli sviluppatori, dato che generalmente per uno strumento di sviluppo [[cross-platform]] gli sviluppatori potrebbero decidere di renderne disponibili gli aggiornamenti solo quanto questo sia effettivamente disponibile per tutte le piattaforme supportate<ref>{{Cita web|url=https://www.apple.com/hotnews/thoughts-on-flash/|titolo=Thoughts on Flash - Apple|lingua=en|accesso=12 gennaio 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://punto-informatico.it/2870973/PI/News/steve-jobs-flash-passato.aspx|titolo=Steve Jobs: Flash è il passato|sito=punto-informatico.it|accesso=12 gennaio 2018}}</ref>. Tale critica è pubblicata nella lettera aperta del 29 aprile 2010 ''[[Thoughts on Flash]].'' Nel 2011, Adobe ha distribuito [[Adobe Flash Media Server|Flash Media Server]] 4.5 per ricodificare i soli filmati Flash e renderli così disponibili per i dispositivi Apple che non supportano tale standard<ref>{{Cita web|url=http://punto-informatico.it/3266920/PI/News/flash-scende-patti-ios.aspx|titolo=Flash scende a patti con iOS|sito=punto-informatico.it|accesso=12 gennaio 2018}}</ref>.
=== Sostenibilità ambientale ===
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