Worm: differenze tra le versioni
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L'idea di un programma auto-replicante fu teorizzata per la prima volta da [[John von Neumann]] nel [[1949]] quando il matematico ipotizzò degli automi capaci di creare delle copie del loro codice.<ref name=storia>{{cita web|url=http://history-computer.com/Internet/Maturing/Thomas.html|titolo=First computer virus of Bob Thomas|editore=History-computer.com|accesso=10/05/2015|dataarchivio=13 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141213225306/http://history-computer.com/Internet/Maturing/Thomas.html|urlmorto=sì}}</ref> Il primo codice capace di auto-replicarsi e di diffondersi si ebbe tuttavia solo nel [[1971]] con la creazione di [[Creeper (worm)|Creeper]], considerato il primo worm della storia: esso fu scritto da [[Bob Thomas]] per diffondersi su [[Arpanet]] ed infettare i [[PDP-10]].<ref name=storia/>
Il termine "worm" per indicare un programma auto-replicante viene però usato per la prima volta solo nel [[1975]] nel romanzo di [[fantascienza]] ''[[Codice 4GH]]'' (titolo originale: ''The Shockwave Rider'') di [[John Brunner]]. La storia è ambientata in un lontano futuro in cui una gigantesca rete informatica che fa capo ad un unico supercomputer viene usata da un governo mondiale per controllare tutta l'umanità. Il personaggio principale riesce a far saltare la rete introducendo da un terminale un "worm" (nella versione italiana è tradotto con "tenia") che costringe il computer a rivelare al mondo tutte le manovre del governo globale registrate nella sua memoria.<ref>{{cita web|url=
Uno dei primi worm di epoca moderna diffusi sulla rete fu il [[Morris worm]], creato da [[Robert Morris (hacker)|Robert Morris]], figlio di un alto dirigente della [[National Security Agency|NSA]] il 2 novembre [[1988]], quando [[internet]] era ancora agli albori. Tale virus riuscì a colpire tra le 4000 e le 6000 macchine, si stima il 4-6% dei computer collegati a quel tempo in rete<ref>{{en}}[http://www.cs.indiana.edu/docproject/zen/zen-1.0_10.html#SEC91 Zen and the Art of the Internet]</ref>.
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