Vittorio Foa: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Nacque da una famiglia [[piemonte]]se di origine [[ebraismo|ebraica]]; era nipote da parte di padre di un [[rabbino]] [[Torino|torinese]] e, malgrado avesse ricevuto la tradizionale educazione religiosa ebraica, studiando l'[[ebraico]] e la ''[[
Nel 1933 entrò in [[Giustizia e Libertà]], movimento politico [[antifascismo|antifascista]]. Il 15 maggio 1935, all'età di venticinque anni, venne arrestato a [[Torino]] in seguito alla segnalazione dello scrittore [[Pitigrilli]], spia dell'[[OVRA]], la polizia segreta fascista.<ref>{{cita|Fucci, ''Le polizie di Mussolini''|p. 177}}.</ref> Foa fu quindi denunciato al [[Tribunale speciale per la difesa dello Stato (1926-1943)|Tribunale Speciale Fascista]], che lo condannò a quindici anni di reclusione per attività antifascista (1936).<ref>Sentenza n. 25 del 3.8.1935 contro Vittorio Foa (“Associazione e propaganda sovversiva”). In: Adriano Dal Pont, Simonetta Carolini, ''L'Italia dissidente e antifascista. Le ordinanze, le Sentenze istruttorie e le Sentenze in Camera di consiglio emesse dal Tribunale speciale fascista contro gli imputati di antifascismo dall'anno 1927 al 1943'', Milano 1980 (ANPPIA/La Pietra), vol. II, pp. 845-846</ref> Condivise la stessa cella con [[Ernesto Rossi]], [[Massimo Mila]] e [[Riccardo Bauer]]; nel frattempo sposò il [[liberalismo]] di [[Benedetto Croce]]. Le condizioni della reclusione furono durissime, con pesanti conseguenze sulla sua salute.
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In una intervista del 2006 dichiarò:
{{Citazione|Sarebbe ora di finirla con questa ''[[damnatio memoriae]]'' per cui la storia del Novecento ruota intorno ai comunisti, agli ex comunisti e ai comunisti o filocomunisti pentiti. C'è una grande storia che è stata rimossa: quella degli antitotalitari democratici e liberali – anticomunisti e antifascisti – che non hanno avuto bisogno di rivelazioni tardive, di omissioni generalizzate e di compiacenti assoluzioni|Vittorio Foa, Intervista al ''[[Il Messaggero]]'' del 13 agosto 2006}}
Partecipò alla fondazione del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] nel 2007.
Morì a Formia il 20 ottobre 2008.<ref>[http://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_20/vittorio_foa_scomparsa_b595d536-9ea3-11dd-b7ca-00144f02aabc.shtml La scomparsa di Vittorio Foa]</ref> Ha detto di lui l'ex presidente del consiglio [[Massimo D'Alema]]: «''un uomo che nel corso della sua vita, pur essendo ormai un pezzo della storia d'Italia, ha tuttavia continuato a essere un innovatore che ha guardato con simpatia allo sforzo di rinnovamento politico e culturale della sinistra fino all'ultimo. Ci ha incoraggiato ad avere coraggio''». E il [[Presidente della Repubblica Italiana]] [[Giorgio Napolitano]]: «''è stato senza alcun dubbio una delle figure di maggiore integrità e spessore intellettuale e morale della politica e del sindacalismo italiano del Novecento''».
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