Colonne d'Ercole: differenze tra le versioni
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[[File:Cremona, museo civico, anonimo smaltatore limosino, ercole trasporta le leggendarie colonne, metà xvi secolo.JPG|thumb|''Ercole trasporta le leggendarie colonne'', smalto di [[Limoges]] metà del XVI secolo, [[Museo civico Ala Ponzone]], [[Cremona]].]]
[[File:ThePillarsOfHerkulesModernWorld.jpg|thumb|right|Il moderno monumento simbolico delle Colonne d'Ercole al Cancello degli Ebrei, [[Gibilterra]].]]
Le '''Colonne d'Ercole''' (o di [[Eracle]], per gli [[antichi Greci]]) indicavano,
I nomi mitici attribuiti ai monti alla cui pendici sorgerebbero le Colonne sono ''Calpe'' (sul versante europeo) e ''Abila'' (sul versante africano).
In alcuni studi moderni è stata avanzata l'ipotesi che, nelle fasi più antiche della civiltà greca, la posizione mitica delle Colonne potesse essere riferita a un'area più orientale, come il [[canale di Sicilia]], prima di essere associata definitivamente allo '''Stretto di Gibilterra,'''<ref>{{cita notizia |URL=http://www.scudit.net/mdgiottocolonne.htm |autore=Giulia Grassi |titolo=Chi ha spostato le Colonne d'Ercole? |accesso=14 novembre 2020}}</ref> tuttavia la mancanza di un'unica fonte classica che supporti tale spostamento rende l'ipotesi speculativa.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.researchgate.net/publication/334683935_In_Search_of_the_Pillars_of_Heracles|titolo=(PDF) In Search of the Pillars of Heracles|sito=ResearchGate|accesso=2025-10-24|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20221002045640/https://www.researchgate.net/publication/334683935_In_Search_of_the_Pillars_of_Heracles|dataarchivio=2022-10-02}}</ref>
== Il mito di Ercole ==
Esiste più di una versione del mito di Ercole. {{Senza fonte|Secondo una di queste}}, Ercole ricevette da [[Euristeo]]
Sulle rive dello stretto di Gibilterra, sul quale si affacciavano i due monti, Ercole fece erigere due colonne, le quali erano sormontate da una statua che raffigurava un uomo. Essa era rivolta a est (ossia verso la direzione dalla quale provenivano i navigatori) e recava nella mano destra una chiave, quasi ad indicare l'intenzione di aprire una porta, mentre nella sinistra teneva una tavoletta che recava
Secondo un'altra versione del mito, le Colonne in realtà erano i resti dei monti Calpe a Gibilterra e Abila a Ceuta (i quali tra l'altro nel mito erano considerati
==Le Colonne nelle fonti classiche==
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A detta del poeta greco [[Licofrone]] (IV sec. a.C.) esisteva anche la "porta di Tartesso", situata nei pressi della sera (l'occidente dei Greci) e che indicava simbolicamente il confine all'ardimento esplorativo umano.
La più antica descrizione delle Colonne, in termini paesaggistici, è invece attribuibile al poeta greco [[Pindaro]] (VI-V sec. a.C.): "Lieve non è tragittare nel mare inviolabile delle Colonne d'Eracle, che l'eroe dio piantò testimoni dell'ultimo varco. E domava le fiere enormi del mare, i reflussi esplorava delle lagune egli solo, dove toccò la meta
Quanto alle antiche dislocazioni delle Colonne nel bacino del Mediterraneo occidentale, ecco, in proposito, le testimonianze di importanti autori antichi:
* [[Periplo di Scilace|Pseudo Scilace]] (VI-V sec. a.C.): descrive Colonne distanti tra loro circa un giorno di navigazione e posizionate una in ''Libia'' (che terminava in territorio cartaginese, odierna Tunisia) e una nelle ''isole Gadire'' ubicate "''davanti all'Europa"''. Colonne strane, queste, la prima dislocata chiaramente, la seconda molto meno. Nel periodo interessato ''Gadir'' era identificata con Cadice, ma non è pensabile che Scilace intendesse collocare un pilastro a Cartagine e l'altro al di là dello Stretto di Gibilterra. In realtà il termine ''Gadir,'' in lingua fenicia, indicava genericamente un luogo munito di fortificazioni. Il conflitto tra Greci e Cartaginesi nel Mediterraneo occidentale incentivò la costruzione delle opere di difesa, contribuendo così a moltiplicare a dismisura i siti aventi questo nome, come confermano sia le fonti che la toponomastica antica. Ora, le "isole Gadire" citate dello Pseudo Scilace che ospitano la seconda Colonna sono situate "davanti all'Europa" e distano un giorno di navigazione dalla prima (territorio cartaginese), pertanto tutte le isole del Mediterraneo occidentale affacciate alla costa africana si candidano per ospitarla (in primis, la Sardegna e le sue isole meridionali che peraltro, coi 7000 nuraghi distribuiti su tutto il territorio sardo, potevano ragionevolmente reggere l'appellativo di isole gadire, cioè fortificate).
* [[Aristotele]] (IV sec. a.C.): “''[...] facendosi strada con uno stretto passaggio alle cosiddette Colonne
* [[Timeo di Tauromenio]] (IV-III sec. a.C.): “''La Sardegna si trova presso le Colonne d'Eracle''”. Egli, quindi, con questa affermazione perentoria, introduce direttamente l'isola dei Nuraghi tra i luoghi interessati dai “Pilastri” dell'eroe.
Le testimonianze più antiche che certificano
Giorgio Saba ha pubblicato un lavoro<ref>{{Cita libro|nome=Giorgio|cognome=Saba|titolo=Scusi, dov'è l'Ade? Ipotesi sulla storia antica della Sardegna|url=https://www.amazon.it/Scusi-Ipotesi-storia-antica-Sardegna/dp/889968507X|accesso=7 agosto 2023|edizione= 2|data=2016|editore=AmicoLibro|lingua=it|ISBN=978-88-99685-07-2}}</ref> che identifica le Colonne d'Ercole con il Faraglione Antiche Colonne di Carloforte<ref>{{Cita web|url=https://www.radiox.it/programmi/extralive/conoscenza/le-colonne-dercole-e-lade-erano-in-sardegna/|titolo=LE COLONNE D’ERCOLE E L’ADE ERANO IN SARDEGNA?|sito=radiox.it|data=11 giugno 2014|lingua=it|accesso=7 luglio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2012/12/04/news/i-misteri-di-atlantide-e-dell-ade-1.6142871|titolo=I misteri di Atlantide e dell’Ade|sito=La Nuova Sardegna|lingua=it|accesso=7 agosto 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.costasmeralda.it/giorgio-saba-alla-ricerca-di-un-sito-mitologico/|titolo=Giorgio Saba alla ricerca di un sito mitologico|autore=Annamaria Turra|sito=costasmeralda.it|data=14 novembre 2019|lingua=it|accesso=24 luglio 2024}}</ref> nell'attuale Sardegna <ref>{{Cita web|url=http://www.sardegnasotterranea.org/sardegna-nuove-ipotesi-storiche-nel-libro-di-giorgio-saba/|titolo=Sardegna, nuove ipotesi storiche nel libro di Giorgio Saba|autore=Marcello Polastri|sito=sardegnasotterranea.org|data=14 aprile 2016|lingua=it|accesso=7 agosto 2023}}</ref>.
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