Francesco Bacone: differenze tra le versioni

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Le massime''Tantum possumus quantum scimus'' (tradotta correntemente in «Sapere è potere»<ref>Cfr. ad esempio [[Otto Weininger]], ''Delle cose ultime'', Edizioni Studio Tesi, 1992, {{cita testo|url=https://books.google.it/books?id=NIXpyiDbPp4C&pg=PA246&lpg=PA246|titolo=p. 246}}.</ref>) e ''[[Non, nisi parendo, vincitur|Natura non nisi parendo vincitur]]'' («La natura può essere vinta solo ubbidendole»<ref>[[Simone Weil]] esprimerà al riguardo un commento entusiastico: «All'antica e disperante maledizione del ''[[Genesi]]'', che faceva apparire il mondo come un luogo di pena e il lavoro come il marchio della schiavitù e dell'abiezione umana, egli ha sostituito in un lampo di genio la vera carta dei rapporti dell'uomo con il mondo: "L'uomo comanda alla natura obbedendole". Questa formula così semplice dovrebbe costituire da sola la Bibbia della nostra epoca. Essa è sufficiente a definire il lavoro vero, quello che rende gli uomini liberi, e questo nella misura stessa in cui è un atto di sottomissione cosciente alla necessità». (''[[Riflessioni sulle cause della libertà e dell'oppressione sociale]]'', a cura di Giancarlo Gaeta, Milano, RCS - Corriere della Sera, 2011, p. 93)</ref>) passeranno a detto comune.
 
Francis Bacon, pur essendo padre del metodo empirico, non colse il ruolo centrale della matematica nella scienza moderna, solo grazie alla quale si può passare dal fenomeno alla legge universale, e dalla legge alla previsione. Tale sottovalutazione dipendeva in parte da un approccio che privilegiava l’osservazione e l’induzione rispetto all’astrazione, sia dalla diffidenza nei confronti della magia rinascimentale, dove i numeri avevano significati occulti e proprietà mistiche. Il suo metodo quindi anticipa solo in parte quello di Galileo, il quale dimostrerà come occorra un approccio quantitativo con equazioni e misure (e non soltanto qualitativo con tabule presentiae ed absentiae) per trovare delle condizioni necessarie e/o sufficienti per conoscere i fenomeni e replicare quelli a noi più utili.
Il suo metodo anticipa quello [[Galileo Galilei|galileiano]], che dimostrerà come occorra un approccio quantitativo con equazioni e misure per trovare delle condizioni necessarie e/o sufficienti per conoscere i fenomeni e replicare quelli a noi più utili (e non soltanto qualitativo con ''tabule presentiae ed absentiae'', ancora oggi utilizzate negli esperimenti dove è importante indicare le condizioni ambientali in cui avviene la misura).
 
== Il ''Novum Organum'' ==