Giuseppe Meazza: differenze tra le versioni

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[[File:Giuseppe Meazza 1930-1933.jpg|thumb|left|upright|Meazza agli esordi con la nazionale, nei primi anni 1930.]]
 
Esordì in [[Nazionale maschile di calcio dell'Italia|nazionale]] non ancora ventenne, il 9 febbraio 1930 a [[Roma]], in un'amichevoeamichevole con la {{NazNB|CA|CHE|M}} vinta per 4-2, parziale a cui contribuì con una doppietta. Tre mesi più tardi, l'11 maggio dello stesso anno, alla sua quarta presenza in [[maglia azzurra]], Meazza mise il sigillo su una delle giornate più gloriose del calcio italiano: con una tripletta spianò la strada alla nazionale guidata da [[Vittorio Pozzo]] verso il primo grande trionfo della sua storia, quando superò l'{{NazNB|CA|HUN|M}} a [[Budapest]] con un netto 5-0, nell'incontro decisivo per l'assegnazione della prima [[Coppa Internazionale]]. Era quella anche la prima vittoria italiana in casa dei ''maestri'' danubiani, trasferta che, fino ad allora, aveva restituito solo rovesci agli azzurri. L'eco dell'impresa, in Italia, fu enorme: la partita, seguita alla radio da tutta la nazione, rappresentò un momento di svolta per il calcio italiano, non più vassallo delle scuole [[Europa centrale|mitteleuropee]], e, da quel giorno, l'ancora giovane Meazza irruppe nel novero delle grandi stelle del ''football'' continentale.
 
La sua carriera in azzurro fu di assoluto rilievo. Fu tra i protagonisti della squadra che conquistò il suo primo mondiale, nell'edizione casalinga del [[Campionato mondiale di calcio 1934|1934]], realizzando 4 reti, di cui 2 nel preliminare contro la {{NazNB|CA|GRC|M}}, una agli {{NazNB|CA|USA|M}} negli ottavi di finale e quella fondamentale nella [[Replay (sport)|ripetizione]] contro la {{NazNB|CA|ESP|M}} dei quarti di finale; quest'ultima partita venne rigiocata poiché il giorno prima si era conclusa in parità dopo i [[tempi supplementari]] (allora non erano previsti i [[tiri di rigore]]): Meazza si dice fu "sbloccato" dopo che il tecnico spagnolo, inspiegabilmente, non schierò il suo spauracchio, il celebre portiere [[Ricardo Zamora]], considerato all'epoca tra i migliori al mondo nel suo ruolo. Nel corso della competizione Meazza ricoprì, come sempre più spesso gli accadeva, il ruolo di interno in luogo di quello di centravanti che ne aveva contraddistinto gli inizi di carriera.