Utente:Xavier121/Sandbox: differenze tra le versioni

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Tra il '22 e il '23 il poeta trascrive in una pagina dello Zibaldone, indicata come ''progetti letterari'' un indice approssimativo di 17 operette. Molti dialoghi e novelle sono già presenti ma con un titolo provvisorio:
[[Immagine:Pietro Giordani.jpg|thumb|right|190px|[[Pietro Giordani]]. <small>Letterato d'indole [[liberale]], nel 1816 iniziò un rapporto epistolare con Leopardi, a cui fece visita nel 1818. Il Giordani incoraggiò e favorì la conoscenza del recanatese presso gli ambienti culturali più importanti dell'epoca. Provava per il poeta grande stima ed affetto: Giacomo lo definì ''cara e buona immagine paterna''<ref name="Pietro Giordani">Giordani rimase molto colpito dalla morte del poeta, come esprimono alcune lettere inviate agli amici: ‘’L’afflizione''L’afflizione per Leopardi è nelle midolle; e vi durerà. Non è da dolere che abbia finito di penare; ma sì che per 40 anni abbia dovuto desiderar di morire: questo è il dolore immedicabile […]. Io confesso di non aver pianto: ma una tristezza invincibile mi avvelena ogni piacere che qui potrei gustare’’gustare''. [[Torino]], 12 luglio 1837. In seguito i suoi pensieri riguardo la memoria dell’amico cambiarono radicalmente: ‘’Quando''Quando cominciò ad essere conosciuto, non mi scrisse più: quando a Firenze andavo a trovarlo, non mi parlava. Nelle sue scritture ha posto molti, di me non mai parola. Pare che il cuore non corrispondesse all’ingegno, Altrialtri ancora l’han detto ingrato. Ma questo non fa nulla’’nulla''. 1 ottobre 1839. ‘’Io''Io credo che originalmente Giacomo avesse cuor buono ed affettuoso, ma credo che poi si fosse fatto molto egoista. Per me passò dalle smanie amorose a più che indifferenza, ed ebbe gran torto’’torto''. 28 maggio 1840</ref>''.</small>]]
 
*1. Salto di Leucade