Lugo (Italia): differenze tra le versioni

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File:Lugo5.jpg|I portici del Pavaglione
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«Pavaglione» era detto un luogo cintatorecintato, e spesso coperto, nel quale si svolgevano le operazioni di vendita dei bozzoli di [[baco da seta]]. Il primo mercato serico idoneo a questo commercio fu realizzato a [[Bologna]] nel XV secolo nell'attuale [[piazza Galvani]]. Si usava, «''a difesa della merce e degli intervenuti, coprire parte della piazza con una tela a guisa di padiglione''». A Lugo venne realizzato nella seconda metà del XVI secolo un portico di fronte alla Rocca estense, che si allungava in direzione della chiesa del Carmine. Il primo atto della costruzione di quello che divenne il Pavaglione lughese si ebbe nel [[1570]], quando il duca [[Alfonso II d'Este]] ordinò lo smantellamento delle fortificazioni circostanti la rocca, per fare posto al mercato settimanale. Venne realizzato un portico di fronte alla Rocca estense, che si allungava in direzione della chiesa del Carmine<ref name="ReferenceA">{{cita|M. Martelli|p. 139|Martelli, 1984}}.</ref>.
L'edificio aveva lo scopo di fornire ricovero alle milizie e riparo ai mercanti in occasione del mercato settimanale; solo successivamente la funzione commerciale prese il sopravvento su quella militare. NegliVista la fiorente attività di commercio dei bozzoli di [[baco da seta]], negli anni seguenti il portico divenne famoso per ilquesto mercato dei bozzoli dei bachi da seta, fino ad essere indicato come "Padiglione de' folicelli da seta", poi "Paviglione" e infine "Pavaglione"<ref>Paolo Gagliardi, ''Dal gelso alla seta. Il mercato dei bozzoli a Lugo e nella Bassa Romagna'', Tempo al Libro, Faenza 2024.</ref>. Il termine "pavaglione", infatti indica un luogo recintato, e spesso coperto, in cui si svolgono le operazioni di vendita dei bozzoli. I lughesi, vista la fiorente attività di commercio del prezioso lepidottero, decisero di realizzare una struttura permanente, dedicata espressamente al mercato dei [[baco da seta|bachi da seta]].
 
Fino al [[1780]] esisteva un unico portico. In quell'anno il consiglio comunale deliberò l'ampliamento della struttura. Il nuovo progetto (firmato dall'architetto ferrarese Giuseppe Campana) comportò l'erezione di tre porticati da innestare su quello già esistente. Campana, facendosi ispirare dalle forme costruttive dell'antichità [[Architettura greca classica|greca]] e [[Architettura romana|romana]], costruì tre lati del vasto quadriportico realizzando due logge più lunghe a una corsia (i bracci nord e sud) e una loggia più corta (il braccio ovest) a doppia corsia. Per uniformità, riprodusse fedelmente la corsia della loggia estense. Gli archi erano sostenuti «da pilastri a base quadra, uniti da cornice semplice e divisi nella continuità con frontespizi a pilastri rettangolari (due per parte nei loggiati più lunghi), fatti di un [[fornice]] a maggior respiro, in mezzo a due aperture minori architravate, con sovrastanti riquadri»<ref>«Il Messaggero», Lugo, 20 aprile 1946, n. 25. La struttura concepita da Campana è rimasta immutata fino ad oggi.</ref>. Sul loggiato di ponente fece innalzare un [[Attico (architettura)|attico]] con fastosa [[cimasa]], sovrastante tutto il foro mercantile. Il quadriportico fu inaugurato nel settembre 1783, in occasione della Fiera<ref>{{cita|M. Martelli|p. 208|Martelli, 1984}}.</ref>. <br />