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Nel giugno 1769 viene ospitato nel complesso l’imperatore [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II d’Austria]], accompagnato dal [[Benedetto di Savoia|duca di Chablais]] e diretto a [[Napoli]] per visitare sua sorella [[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena|Maria Carolina]] <ref>https://www.ilmonferrato.it/notizia/5aCNhCsuKUKYMHo5lfn7VA/c-e-un-palazzo-gozzani-a-torino</ref>.
 
Dopo la morte di Giovanni Battista nel 1791, avvenuta nello stesso anno del figlio marchese Carlo Antonio (gentiluomo del re, luogotenente del reggimento provinciale, che dopo il matrimonio con Sofia [[d'Oria]] si era trasferito nel 1784 in via Bogino <ref>Giuliana Romano Bussola, https://iltorinese.it/2023/03/29/la-vita-della-marchesa-gozzani-di-san-giorgio/</ref>), il palazzo viene ereditato dal nipote marchese Carlo Giovanni (1788-1843), guardia del corpo del re [[Carlo Felice di Savoia|Carlo Felice]], tra i soci fondatori a Torino della Società Italiana del Gas (poi [[Italgas]]) nel 1837, socio in affari con il marchese [[Michele Benso di Cavour]] nelle grange vercellesi e nella prima società di navigazione del [[Lago Maggiore]].
 
Carlo Giovanni lasciò nel 1827 il suo enorme patrimonio al cugino austriaco Felice Carlo Gozzani, detto ''l’Alman'' (il tedesco), il quale nel 1840 modificò in stile neoclassico la facciata del palazzo, edificò l’ala destra terrazzata del palazzo al n.13 di via Giolitti e il cortile a ciottoli in bianco e nero su disegno circolare degli architetti Antonelli e Bollati, quest’ultimo già progettista di Felice Carlo nel castello monferrino di San Giorgio <ref>Armano Luigi Gozzano, https://iltorinese.it/2024/07/17/torino-alla-scoperta-di-palazzo-san-giorgio-gozzani/</ref>.