Los Pepes: differenze tra le versioni
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== Storia ==
Il 19 giugno 1991, [[Pablo Escobar]] si consegnò nel carcere [[La Catedral]] a Envigado, appositamente costruito per lui: da lì continuò controllando i suoi affari illegali, tramite altri due soci in libertà: Fernando Galeano "Il Nero" e Gerardo Moncada "Kiko". L'anno successivo, nel luglio 1992, Escobar era diventato un estorsore di alto livello: accantonò il narcotraffico, per riscuotere i soldi dai narcotrafficanti liberi. Sospettando dei suoi soci, uccise Fernando Galeano “Il Nero” e Gerardo Moncada “Kiko”, con il pretesto che questi gli rubarono USD 20.000.000. Dopo il duplice omicidio, Escobar ordinò altri 50 omicidi contro parenti e uomini legati a Galeano-Moncada. La risposta del governo dopo la carneficina, è quello di trasferire Escobar ad un altro carcere ma Escobar evase insieme al fratello e altri 8 sicari. L'evasione dal carcere, facilitò più l'inseguimento contro Escobar perché quest'ultimo con l'eccidio del clan Galeano-Moncada, provocò una frattura nel [[Cartello di Medellín]] poiché i fratelli Castaño, Diego Fernando Murillo (uomo sopravvissuto del clan Galeano-Moncada) e un fratello di Galeano, finanziati dal [[Cartello di Cali]] (avversario anche d'Escobar dagli anni 80), creano Los Pepes (acronimo di Perseguidos por Pablo Escobar, Perseguitati da Pablo Escobar) e si pone come obiettivo uccidere Escobar. Pepes intraprende inoltre un'altra carneficina contro sicari e familiari d'Escobar, e ne distrugge le proprietà per ridurre il suo potere. Gli uomini d'Escobar erano rapiti e ammazzati ma prima di morire, venivano torturati e mutilati terribilmente. I cadaveri avevano sempre un cartone che dicevano per esempio:
== Collusione con le autorità ==
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