Conversano: differenze tra le versioni
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'''Conversano''' (''Cunversène'' in [[dialetto barese|dialetto locale]]) è un <!-- NON RIPORTARE QUI IL TITOLO DI CITTÀ: È GIÀ STATO INDICATO SOTTO --> [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Bari]] in [[Puglia]].
Sorge sui primi rilievi della [[Murgia]], a 219 [[m s.l.m.]] Di origine preromana, nell'[[XI secolo]] divenne sede di una contea estesa su una parte significativa della Puglia centro-meridionale, la cui importanza non venne sminuita che con il tramonto della struttura feudale. Importante diocesi e centro religioso<ref>{{Cita news|autore=Nicola Antonio Imperiale|titolo=Tra badesse, conti e pittori: viaggio nel passato di Conversano|pubblicazione=https://www.bari-e.it/luoghi-sconosciuti/tra-badesse-conti-e-pittori-viaggio-nel-passato-di-conversano/}}</ref> sin dal [[Medioevo]], la cittadina è oggi sede della [[diocesi di Conversano-Monopoli]].
Dal 2011 al comune di Conversano è riconosciuto il titolo di [[città d'Italia|città]].<ref>Decreto del Presidente della Repubblica del 30 dicembre 2010.</ref>
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{{Vedi anche|Giangirolamo II Acquaviva d'Aragona}}
[[File:Giangirolamo.jpg|thumb|upright=0.7|Giangirolamo II.]]
Alla casata degli Acquaviva d'Aragona apparteneva anche il celebre ''Guercio delle Puglie'', il conte [[Giangirolamo II Acquaviva d'Aragona|Giangirolamo II]] ([[1600]]-[[1665]]), che amministrò il feudo dal [[1626]] al [[1665]] circondato da enorme potere, molti nemici e molte leggende<ref>{{Cita news|autore=N. A. Imperiale|titolo=Storie di Puglia – Lo ius primae noctis e il Guercio delle Puglie|pubblicazione=https://www.bari-e.it/storie-di-puglia/storie-di-puglia-lo-ius-primae-noctis-e-il-guercio-di-puglia/}}</ref>.
Le cronache lo descrivono come un feudatario dispotico e senza scrupoli, avvezzo alla violenza gratuita e in grado di sfruttare ogni circostanza per accrescere il suo potere. Così fu in occasione dell'effimera [[Repubblica Napoletana (1647)|repubblica napoletana]] di [[Masaniello]] ([[1647]]) che si propagò anche in Puglia: benché la corona spagnola si fosse rivolta a Giangirolamo perché riportasse all'ordine le terre pugliesi sollevatesi contro i signori locali (cosa che avvenne ad esempio in [[Terra d'Otranto]] a [[San Cesario di Lecce|San Cesario]] e [[Nardò]]), quando i rivoltosi di [[Martina Franca|Martina]] ripararono nel territorio di Conversano, il conte accordò loro protezione per servirsene più avanti come esecutori delle azioni più efferate nei confronti dei suoi sudditi meno docili, come accadde a [[Locorotondo]] in occasione del sacco del [[1648]]. Ben presto, i tanti nemici di cui si era circondato fecero giungere notizia alla corte spagnola degli abusi di Giangirolamo, che nel [[1650]] fu pertanto tradotto a [[Madrid]] e imprigionato. Proprio quando si apprestava a tornare nel suo feudo lasciato nel frattempo nelle mani di sua moglie Isabella Filomarino della Rocca, morì vittima della [[malaria]]. Era il [[1665]].
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