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{{quote|Perciocché s'ingannano a ogni modo coloro i quali stimano essere nata primieramente l'infelicità umana dall'iniquità e dalle cose commesse contro agli Dei; ma per lo contrario non d'altronde ebbe principio la malvagità degli uomini che dalle loro calamità.
<ref name="SDGU">''Storia del genere umano'', rr. 131-135. Secondo S. Timpanaro fu proprio questo pensiero a destare il maggior scandalo quando furono pubblicate le Operette. Le convinzioni leopardiane si sarebbero scontrate frontalemente con l’ottimismo provvidenziale della chiesa cattolica.</ref>.}}
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LC 325
Composta a Recanati, tra il 19 gennaio e il 7 febbraio 1824 (NOTA 1° edizione: Stella, Milano 1827), è una novella che come preannuncia il titolo descrive la storia dell’uomo attraverso quattro epoche segnate da altalenanti momenti di felicità, ma tutto visto attraverso la lente ‘’classicista’’ dell’autore.
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Secondo ilTimpanaro fu proprio questo pensiero a costituire il maggior scandalo dell’opera quando fu pubblicata. Le convinzioni leopardiane si sarebbero scontrate frontalemente con l’ottimismo provvidenziale della chiesa cattolica.
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===[[:s:Operette morali/Dialogo d'Ercole e Atlante|Dialogo d'Ercole e Atlante]]===
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[[Immagine:Antonio Pollaiuolo 002.jpg|thumb|left|150px|[[Ercole]]]]
Composto a Recanati, tra il 10 e il 13 febbraio 1824. (NOTA 1° edizione: Stella, Milano 1827). Sul motivo dei poeti e della fondazione della civiltà cfr. Zibaldone 3432.
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[a p. 88 B r. 15] nella prima edizione il passo relativo ad [[Orazio]] è più ampio. ‘’Questo poeta, che è un bassotto e panciuto, beendo, come fa la più parte del tempo, non mica nettare, che gli sa di spezieria, ma vino, che Bacco gli vende a fiasco per fiasco, va canticchiando…’’
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===[[:s:Operette morali/Dialogo della Moda e della Morte|Dialogo della Moda e della Morte]]===
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[[Immagine:Allisvanity.jpg|thumb|left|150px|[[La Morte]]]]
Composto a Recanati tra il 15 e il 18 febbraio 1824. (NOTA 1° edizione: Stella, Milano 1827).
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Il verso citato della Morte è il 77 della canzone ‘’Spirto gentil, che quelle membra reggi’’ di Francesco Petrarca (R.V.F. LIII) e l’allusione successiva riguarda il III dei ‘’Trionfi’’, Triumphus mortis.
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===[[:s:Operette morali/Proposta di premi fatta dall'Accademia dei Sillografi|Proposta di premi fatta all'Accademia del Sillografi]]===
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Composto a Recanati, 22-25 febbraio 1824. (NOTA 1° edizione: Stella, Milano 1827).
Sillografi sono stati chiamati dai Greci gli autori di silloi, composizioni burlesche e satiriche, cfr. Zib. 4035.
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Di serbar la fedeltà.
I ‘’tre asini d’oro’’ costituiscono un’allusione alla favola dell’asino d’oro che si legge nel ‘’Metamorphoseon’’ libri XI di apuleio (nato nel 125 d.C.) tradotta e rielaborata da Agnolo Firenzuola e al poemetto in terza rima incompiuto del Machiavelli, derivato dal dialogo ‘’Grillo’’ di Plutarco.
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===[[:s:Operette morali/Dialogo di un Folletto e di uno Gnomo|Dialogo di un Folletto e di uno Gnomo]]===
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Dialogo di un Folletto e di uno Gnomo Composto a Recanati, 2-6 marzo 1824. (NOTA 1° edizione: Stella, Milano 1827).
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« Secondo Virgilio »: riferimento a Virgilio, Georg., t, vv. 466-467: « lite etiam extincto miseratus Caesare Romam, / cum caput obscura nitidum ferrugine texit... ;>.
[[Immagine:Nisse d apres nature ill jnl fal.png|thumb|left|150px|[[Gnomo|Uno Gnomo]]]]
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===[[:s:Operette morali/Dialogo di Malambruno e di Farfarello|Dialogo di Malambruno e di Farfarello]]===
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Dialogo di Malambruno e di Farfarello. Composto a Recanati, 1-3 aprile 1824 (NOTA 1° edizione: Stella, Milano 1827).
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ehi !dall'ebraico Ba' al zebub, « signore delle tronche »I é una divinità filistea col nome della quale si indica nella Bibbia il principe dei de -noni.
Una satirica descrizione della città leggendaria di Manoa si legge nei capp. XVII-XVIII dei Candide ou l'optimisme di Voltaire.
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===[[:s:Operette morali/Dialogo della Natura e di un'Anima|Dialogo della Natura e di un'Anima]]===▼
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▲===[[:s:Operette morali/Dialogo della Natura e di un'Anima|Dialogo della Natura e di un'Anima]]===
Dialogo della Natura e di un'Anima. Composto a Recanati, 9-14 aprile 1824, (NOTA 1° edizione: Stella, Milano 1827).
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Per i motivi svolti nell'operetta cfr. Zib_ 649 e 4079-4081.
Il nome del poeta portoghese Luiz Vaz de Camoens (1524 c. - 1580), autore dei Lusiadi, è nella schiera degli « infelicissimi » che si legge nel Dialogo: galantuomo e mondo, probabilmente del giugno 1821 e torna più volte nello Zibaldone.
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===[[:s:Operette morali/Dialogo della Terra e della Luna|Dialogo della Terra e della Luna]]===
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[[Immagine:The Earth seen from Apollo 17.jpg|thumb|left|150px|[[Terra]]]]
[[Immagine:Moon merged small.jpg|thumb|right|150px|[[Luna]]]]
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Sol la pazzia non v' è poca né assai;
Che sta quaggiù, né se ne parte mai.
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===[[:s:Operette morali/La scommessa di Prometeo|La scommessa di Prometeo]]===
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La scommessa di Prometeo. Composta a Recanati, 30 aprile - 8 maggio 1824. (NOTA 1° edizione: Stella, Milano 1827).
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L'episodio delle Arpie si legge in Virgilio, Aen., III, v. 225 e ss.
Plotino (203 c. - 270 c. d. C.) svolse la dottrina dell'uomo « perfettissimo » nel III libro della u Enneade e Leibniz (1646-1716) espose la teoria « che il mondo presente fosse il migliore di tutti i mondi possibili » nella Teodicea.
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===[[:s:Operette morali/Dialogo di un fisico e di un metafisico|Dialogo di un fisico e di un metafisico]]===
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Dialogo di un fisico e di un metafisico. Composto a Recanati, 14-19 maggio 1824. (NOTA 1° edizione: Stella, Milano 1827).
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Antonio van Leeunwenhoek (1632-1723), naturalista olandese, nella sua opera Arcana naeurae detecta scrive che u pisces in profundis ac magnis aquis, ac cursu exercitatis fluviis, in quibus aqua corruptionem non patitur, nullis morbís esse obnoxios, nec prae aetate mori ».
Pierre Louis Moreau de Maupertuis (16981759), matematico e moralista francese, afferma nelle Lettres philosophiques, a proposito dell'« art de prolonger la vie », che effetto ultimo della vita e della vegetazione è la morte, per cui il solo modo di prolungare l'esistenza sarebbe quello « de suspendre ou de ralentir cette végétation ».
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===[[:s:Operette morali/Dialogo di Torquato Tasso e del suo Genio familiare |Dialogo di Torquato Tasso e del suo Genio familiare ]]===
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[[Immagine:Torquato Tasso.jpg|thumb|left|150px|[[Torquato Tasso]]]]
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« Che cosa è il vero? » (Quid est veritas?) è la risposta di Pilato a Cristo che si legge nel Vangelo secondo Giovanni, XVIII, 37-38.
Sui sogni cfr. il cap. v del Saggio sopra gli errori popolari degli antichi.
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===[[:s:Operette morali/Dialogo della Natura e di un Islandese|Dialogo della Natura e di un Islandese]]===
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[[Immagine:Iceland satellite.jpg|thumb|left|150px|[[Islanda]]]]
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(4 a. C. c. - 65 d. C.); il pensiero riportato
dal L. (Natural. quaestion. vi, 2): « Si vultis ,nihil timere, cogitate omnia esse timenda ».
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===[[:s:Operette morali/Il Parini, ovvero Della Gloria/Capitolo primo|Il Parini, ovvero Della Gloria]]===
[[Immagine:Giuseppe parini.jpg|thumb|left|150px|[[Giuseppe Parini]]]]
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Il Parini ovvero della gloria. Composto a Recanati, 6 luglio - 13 agosto 1824. (NOTA 1° edizione: Stella, Milano 1827).
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A Bosisio in Brianza presso il lago Pusiano nacque Giuseppe Parini il 22 maggio 1729.
Francesco Bacone da Verulamio (1561-1626) è il filosofo autore del Novum organum, considerato l'iniziatore del metodo sperimentale; Nicolas de Malebranche (1638-1715) è il filosofo francese fondatore dell'occasionalismo; John Locke (1632-1704) è il filosofo inglese autore dell'Essay concerning Human Understanding, cunsiderato l'iniziatore dell'empirismo.
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===[[:s:Operette morali/Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie|Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie]]===
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Esempio di dialogo intertestuale molto studiato è il Coro dei morti che segnerà, insime con la canzone ‘’Alla sua donna’’ ed ad alcune ‘’Volgarizzamenti di Simonide’’, la rottura per L. della struttura metrica della canzone tradizionale. L’atto unico riprende progetti di Tragedia giovanile e un mai sopito rapporto con il dramma pastorale (Aminta Tasso).
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vigliosi ». (DELLA GIOVANNA).
Il « poeta italiano » è Francesco Berni (1498 1535) che rifece l'Orlando innamorato del Boiardo; il riferimento è alla parte ti, c. xxiv, str. 60.
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===[[:s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo primo|Detti memorabili di Filippo Ottonieri]]===
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Detti memorabili di Filippo Ottonieri. Composta a Recanati, 29 agosto - 26 settembre 1824. (NOTA 1° edizione: Stella, Milano 1827).
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Lorenzino de' Medici (1514-1548) scrisse
l'Apologia per giustificarsi dell' omicidio del cugino duca Alessandro signore di Firenze (1537).
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===[[:s:Operette morali/Dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez|Dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez]]===
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[[Immagine:CristobalColon.jpg|thumb|left|150px|[[Cristoforo Colombo]]]]
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versione greca.
Salto di Leucade era il titolo di una progettata operetta, cfr. Zib., 82.
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===[[:s:Operette morali/Elogio degli uccelli|Elogio degli uccelli]]===
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Elogio degli uccelli. Composto a Recanati, 29 ottobre - 5 novembre 1824. (NOTA 1° edizione: Stella, Milano 1827).
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« Come dice Virgilio »: Fcl., tv, v. 60: « Incipe, parve puer, risu cognoscere matrem ».
Anacreonte è il famoso lirico greco (VI secolo a. C.) nativo di Teo in Asia minore.
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===[[:s:Operette morali/Cantico del gallo silvestre|Cantico del gallo silvestre]]===
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