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''Operette'' è un diminutivo di umiltà: si tratta di componimenti brevi, considerati piccoli in mole e in valore dall'autore. La loro minuzia contribuisce a renderli, però, di un'efficacia filosofica e poetica lucida, programmatica e chiara. Il termine ''morali'' segna il contenuto filosofico: i ''mores'', i costumi, indicano la volontà di individuare nuovi modelli di comportamento, mettendo a confronto l'antichità e la modernità: implicito il richiamo agli ''[[Opuscula Moralia]]'' di [[Plutarco]].
L’attenuazione canonica del genere morale antico e umanistico, riporta a Isocrate, di cui Leopardi volgarizza alcune
Le ''Operette'' prendono il titolo anche dal messaggio pratico, non solo teoretico che danno: proponendo un umile rimedio, agli effetti funesti della filosofia moderna o della verità, recuperano l’inesperienza, le passioni e l’immaginazione dell’antichità, (fondate sul falso), unico rimedio per migliorare la qualità della vita umana, e, in alternativa, suggeriscono delle tattiche di narcotizzazione per alleviare il dolore.
L'intento morale pratico sarà proseguito dall'autore in un altro scritto nel 1826, ''[[w:Discorso sopra lo stato presente dei costumi degli italiani|Discorso sopra lo stato presente dei costumi degli italiani]]'', in cui sono evidenti le finalità politiche, morali e storiche.
Le ''Operette'' sono l’approdo di quasi tutto lo [[Zibaldone]]<ref name="Vita passata">
Il rapporto tra l'Uomo, la Natura, la Storia; il confronto tra i valori del passato e la situazione, statica e degenerata, del presente; la potenza delle illusioni; l'Infelicità; la gloria; la noia: sono tematiche qui riproposte alla luce del cambiamento che sta avvenendo in Leopardi: da un materialismo storico-progressivo (ovvero, la tesi in base alla quale l'uomo ha perso la possibilità di essere felice quando all'immaginazione si è sostituito il raziocinio) ad un materialismo cosmico (ovvero, la tesi che l'uomo sia infelice a causa della natura indifferente). La ragione non è più, adesso, un ostacolo all'infelicità, ma l'unico strumento umano per sfuggire alla disperazione.
===Fase materialista===
Alla fine del ’24 con il primo progetto di operette concluso, il pensiero Leopardi è decismante orientato verso il materialismo, come attestano le letture d’Holbach annotate nello Zibaldone, mentre il tono pessimistico, sovente usato per riferirsi alla filosofia leopardiana è da rivedere perchè non accettata dall’autore:
{{quote|Tutto è male. [
Il
{{quote|I diversi modi di essere della materia […] sono caduchi e passeggeri; ma nessun segno di caducità né di mortalità si scuopre nella materia universalemente, e però niun segno che ella sia cominciata, né che ad essere le bisognasse o pur le bisogni alcuna causa o forza fuori di sè<ref name="Frammento">Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco, rr. 33-38.</ref>.}}
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