Riforme economiche sovietiche del 1985-1991: differenze tra le versioni

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{{W||febbraio 2008}}
'''''Perestrojka''''' (''перестро́йка'') è una parola [[lingua russa|russa]] che letteralmente significa "ristrutturazionericostruzionee" e identifica il complesso di riforme economiche, in simbiosi con una maggiore trasparenza nella vita pubblica, definita ''[[glasnost']]'' (''гла́сность'', trasparenza), introdotte nell'[[Unione Sovietica]] da [[Mikhail Gorbačëv]] nell'estate [[1987]] allo scopo di ristrutturare l'economia nazionale.
 
A tal fine viene costituita una Commissione governativa, con a capo l'Accademico Leonid Abalkin, Primo Vice Primo Ministro, che si fa assistere dall' italiano Giancarlo Pallavicini, Primo consulente occidentale del Governo Sovietico per la riforma dell' economia. Suo primo impegno la formulazione di una legge antimonopolio, resa impossibile dalle particolari circostanze dell' economia centralizzata, come ricordano note di stampa <ref> ultima in Corriere deella Sera del 9 Luglio 2007)</ref>.
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Gorbaciov voleva trasformare l’economia stagnante e inefficiente dell’URSS in un’economia di mercato decentralizzato, seppur sempre sotto l’egida del Partito comunista. Questa politica di riforme socio-economiche, insieme alla glasnost (trasparenza, libertà di parola) dei media, non aveva, in nessun modo, intenzione di mettere in discussione i dogmi comunisti, voleva invece consolidare il regime comunista, indebolito dall’immobilismo della gerontocrazia degli ultimi decenni (Breznev, Andropov, Chernenko), facendo leva sul rilancio dell’economia e l’aumento della produttività. La politica di Gorbatchev mirava ad adeguare il socialismo sovietico all’evoluzione della società per dargli nuova ripresa.
[[Categoria:Unione Sovietica]]
[[Categoria:Parole russe]]
 
[[ar:بروسترويكا]]