Crociata albigese: differenze tra le versioni
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Le truppe crociate mossero contro la città di [[Montpellier]] e contro le terre di [[Raimondo VI di Tolosa|Raimondo Ruggero di Trencavel]] per debellare le comunità catare riunitesi intorno ad [[Albi]] e [[Carcassonne]]. Raimondo Ruggero di Trencavel, così come già in precedenza Raimondo di Tolosa, cercò la via delle trattative che però gli venne negata, e fu costretto a ritirarsi a Carcassonne per preparare le sue difese.
In luglio i crociati assalirono il piccolo villaggio di Servian e mossero quindi verso [[Béziers]] che raggiunsero il [[21 luglio]]. Dopo aver circondato la città e chiesto che i catari venissero banditi oltre le mura cittadine, ricevettero un deciso rifiuto. La città cadde il giorno successivo quando un fallito tentativo di sortita da parte degli assediati permise alle truppe crociate di penetrare nella città. Sebbene Béziers non contasse una cifra superiore alle 500 persone appartenenti alla religione catara, l'intera popolazione venne massacrata. Secondo il cronachista cistercense [[Cesario di Heisterbach]], quando al legato pontificio ([[Arnaud Amaury]], abate di Cîteaux), si chiese come distinguere chi delle persone rifugiate in una chiesa dovesse essere riconosciuto eretico e quindi bruciato sul rogo, ordinò di uccidere tutti indiscriminatamente, dicendo: ''Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius'' ovvero "Uccideteli tutti! Dio riconoscerà i suoi".
La notizia del massacro di Béziers, si diffuse rapidamente mettendo in allerta tutte le restanti comunità catare. Nel frattempo il successivo obiettivo dei crociati fu la città di Carcassonne, che era sì ben fortificata, ma rimaneva tuttavia molto vulnerabile e sovraffollata di rifugiati. I crociati arrivarono sotto le mura cittadine il [[1 agosto]] [[1209]] ma l'assedio non durò molto tempo poiché il [[7 agosto]] le truppe assedianti avevano tagliato ogni risorsa idrica alla città. Raimondo Ruggero di Trencavel cercò di trattare ma venne fatto prigioniero e la città fu costretta ad arrendersi il [[15 agosto]], questa volta i suoi abitanti vennero risparmiati ma furono costretti a lasciare la città, ''completamente nudi'', secondo Pietro di les Vaux-de-Cernay, o solo con le brache, secondo altre fonti.
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