Colleoli: differenze tra le versioni
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Le sue origini risalgono all'alto [[medioevo]], come si evince dalla struttura di [[castello]] trasformato successivamente in una villa. La costruzione viene fatta risalire ai [[Legoli]] (o Leoli), [[feudatario|feudatari]] del castello di Colleoli insieme agli Agostini, a cui la proprietà è intestata dalla fine del [[XIV secolo]] e che lo trasformarono in villa e tenuta di campagna.
I Legoli ottennero la [[Cittadinanza (diritto)|cittadinanza]] pisana nel [[1494]] con Andrea di ser Betto di Giovanni Maria. Lo [[stemma]] Legoli è ancora visibile nel Palazzo di via Toselli all'angolo di via Garofani a [[Pisa]]: ''di rosso alla banda
Numerosi documenti sono ancora conservati nell'archivio privato della famiglia Agostini, che attestano la struttura dell’edifico e descrivono i numerosi complessi costruiti nella tenuta dalla metà del [[XV secolo]], tra cui una fornace a cui si attribuisce l'utilizzo per la raffinazione del salnitro (o [[nitrato di potassio]] ). Il salnitro veniva utilizzato nella produzione della [[polvere da sparo]] che i pisani usarono contro l'assedio [[Firenze|fiorentino]] di [[Vicopisano]] e per la cottura delle decorazioni in cotto del [[Palazzo Agostini|Palazzo dell'Ussero]] a Pisa. ▼
▲Numerosi documenti
Gli [[Agostini (famiglia)|Agostini]] ottennero la cittadinanza pisana nel [[1293]] con ser Bacciameus, [[Priore]] della [[Repubblica Pisana]] nel [[1293]], [[1296]], [[1316]] e [[1336]]. Lo stemma Agostini è visibile sull'ingresso principale della villa e della chiesa di Colleoli: ''di rosso al capo d'azzurro, caricato di tre stelle di otto raggi d’oro''. La proprietà di Colleoli fu alienata agli Ogna dal conte Alessandro di Alfredo Agostini nel [[1921]].
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