Mario Balassi: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Fu allievo di [[Jacopo Ligozzi]], poi di [[Matteo Rosselli]] e del [[Passignano]], insieme al quale soggiornò a lungo a [[Roma]], eseguendo per la famiglia [[Barberini]] il ''Noli me tangere'' nella Chiesa di [[San Caio Papa]] e la ''Trasfigurazione'', copia da [[Raffaello]], nella Chiesa di [[Santa Maria della Concezione]] dei Padri Cappuccini. Fu a [[Venezia]] e a [[Vienna]], al seguito di [[Ottavio Piccolomini]], dipingendo il ritratto dell'Imperatore [[Ferdinando III]] e una ''Madonna col bambino''.
 
Nel 1637 fece ritorno a Firenze dove eseguì il ''San Francesco riceve le Stigmate'' per l'omonima Confraternita nei sotterranei della Basilica di [[San Lorenzo]], un dipinto per la famiglia degli [[Albizi]] nella [[Chiesa di San Pier Maggiore], un ''Cristo con angeli e santi'' nella Chiesa di [[Santa Maria in Campo]].
Su commissione del Cardinale Carlo de' Medici realizzò il ritratto del Granduca di [[Toscana]] [[Ferdinando II]] come ''San Giorgio'' e della Granduchessa [[Vittoria della Rovere]] come ''Allegoria della Vittoria''; altri ritratti interessanti quello di Jacopo de' Lippi (1643, già [[Firenze]], Collezione De Larderel Rucellai) e l'autoritratto del pittore ([[Firenze]], [[Galleria degli Uffizi]]). Eseguì inoltre numerosi dipinti a soggetto religioso per devozione privata, quali la ''Santa Margherita d'Antiochia'' ([[Greenville]], U.S.A., [[Bob Jones University Collections]]) ([[Firenze]], Collezione privata), la ''Santa Cecilia'' ([[Colle Val d'Elsa]], [[Museo Civico e d'Arte Sacra]]), la ''Maddalena'' ([[Firenze]], Collezione privata), la ''Giuditta'' ([[Nantes]], [[Musée des Beaux-Arts]]), la ''Santa Lucia'', la ''Guarigione di Tobia'' (1642-44, [[Firenze]], Seminario Maggiore), il ''San Pietro in carcere'' (1653, già [[Firenze]], Collezione Rucellai).