A questo punto [[Robert Baden-Powell|Baden-Powell]] decise di utilizzare i ragazzi anche per compiti più pericolosi: barellieri, trasporto munizioni e trasporto viveri.
In principio [[Robert Baden-Powell|Baden-Powell]] era preoccupato nell'affidare questi compiti a dei ragazzi, ma disse loro che essi erano responsabili delle loro azioni, e che non avessero timore di sbagliare: "Ogni uomo sbaglia, un uomo che non ha mai sbagliato non ha mai fatto nulla nella vita".
Nessuno di questi ragazzi fuperse mai in pericolo dila vita o quantomenovenne ferito{{Citazione necessaria}} (l'assedio fece 212 vittime fra i difensori{{Citazione necessaria}}). Al termine dell'assedio 38 di essi ricevettero un'onorificenza.
===Il colpo di coda di Sarel Eloff===
Nella notte tra l'11 e il 12 maggio il migliore dei comandanti di Snyman, [[Sarel Eloff]] (uno degli innumerevoli nipoti di Kruger e comandante del ''commando'' di [[Johannesburg]]), mise in atto un suo audace piano per penetrare nella città assediata attraverso il quartiere indigeno. Il tempo stringeva, dato che il comandante supremo britannico, lord Roberts, aveva già inviato una colonna di cavalleria forte di 2.000 uomini al comando del colonnello Mahon con l'obiettivo di rompere l'assedio.
Con la spavalderia che gli era caratteristica, Eloff affisse nel ''laager'' un biglietto recante l'ordine: <<"partenza per Mafeking stanotte. Prima colazione domattina all'albergo Dixon's>>". Il comandante boero tuttavia partì all'attacco con soli 240 uomini, contro i 700 previsti. Il grosso delle forze di Snyman mise in atto una diversione che permise al ''commando'' di superare silenziosamente due fortini e di entrare nel villaggio indigeno. Qui i boeri commisero un errore tattico, appiccando il fuoco a numerose capanne. Le alte fiamme scaturite atterrirono i baralong del villaggio, segnalarono a Snyman che la penetrazione era in atto, ma furono anche un segnale d'allarme per Baden-Powell. Quasi senza incontrare resistenza i boeri circondarono la vecchia caserma della ''Chartered Company'', catturandone i ventinove occupanti ( tra cui il vice di B.-P. e il comandante del ''Protectorate Regiment'' colonnello Hore). Nel frattempo il comandante inglese aveva fatto suonare l'allarme generale, ancora in dubbio se si trattasse di una diversione o di un vero attacco. Spedito contro Eloff il maggiore Godley, confortato da rinforzi molto eterogenei ( ferrovieri armati, una riserva del ''Protectorate Regiment'' al comando del capitano FitzClarence, civili volontari, e un centinaio di indigeni )B.-P. riuscì ad avere il controllo completo della situazione dal suo posto di comando, grazie alla rete telefonica da lui fatta installare, che diede prova di perfetta efficienza nel momento forse più difficile. Un attacco in forze di Snyman avrebbe infatti potuto compromettere la situazione. Ma i rinforzi boeri non arrivarono, nè arrivò un ulteriore attacco. Le forze di Godley affrontarono ottimamente i boeri dividendoli in due gruppi distinti. I baralong diedero qui prova di grande valore, adottando il metodo della caccia al leone, lasciando cioè passare il nemico verso il suo obiettivo, e schierandosi poi alle spalle tagliandogli la ritirata. La situazione boera si fece disperata nel pomeriggio del 12, tanto che in serata Eloff dovette addirittura arrendersi ai suoi stessi prigionieri. Il mattino seguente poté quindi fare colazione al Dixon's, ma in compagnia di Baden-Powell. Le perdite boere ammontarono a 160 tra morti, feriti e prigionieri. Le perdite della guarnigione furono di dodici morti e otto feriti, in maggioranza africani. La liberazione della città avvenne pochi giorni più tardi.
==Dopo la liberazione==
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