Ciarlatano: differenze tra le versioni

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La parola deriva dal [[lingua francese|francese]] ''charlatan'', un venditore di medicine che può pubblicizzare la sua presenza con della musica in una messa in scena all'aperto. Il più grande dei ciarlatani parigini fu [[Tabarin]] che mise su un palco in Place Dauphin dal 1618, e le cui scenette e farse ispirate alla [[commedia dell'arte]], ispirarono [[Molière]]. Un esempio di ciarlatano farmacopola fu [[Alessio Piemontese]] autore di un testo ("''Secreti''") che ebbe larga diffusione nel [[XVI secolo]]. In ultima analisi gli etimologi fanno risalire il termine all'italiano ''ciarlare'' (chiacchierare, parlare a vanvera), o a ''Cerretano'', ovvero un residente di [[Cerreto]], cittadina apparentemente nota per aver prodotto molti di questi venditori di pozioni miracolose.
 
Nell'uso, viene fatta una sottile differenza tra il ciarlatano e persone che sfruttano in altro modo la buona fede. Il ciarlatano è tipicamente un venditore. Egli non cerca di creare una relazione personale con le sue vittime, o di inscenare bufale elaborate impersonando un ruolo. Piuttosto, la persona detta ciarlatano viene accusata di fare uso della [[pseudoscienza]] o di qualche altro mezzo falso allo scopo di ingannare le persone e vender loro finte medicine e beni o servizi simili, che non risponderanno a quanto promesso. La parola richiama alla mente l'immagine d'altri tempi del venditore di medicamenti, che ha da tempo lasciato il villaggio nel momento in cui le persone che hanno comprato i suoi unguenti realizzano che non producono gli effetti pubblicizzati. In dialetto Triestino Ciarlatano viene anche detto Macovaz.
 
[[Categoria:Pseudoscienza]]