Richard Wagner: differenze tra le versioni

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[[Image:Richard Wagner at Bayreuth.jpg|thumb|left|200px|Richard Wagner a Bayreuth. [[Liszt]] è al pianoforte.]]
Di Wagner si distinguono tre periodi: il primo, ancora legato alla tradizione ereditata da Bach, Mozart e Bellini, comprendente le prime opere giovanili: "Le fate", "Il divieto d'amare" e "Rienzi". Il secondo, il momento di transizione, che riguarda "L'Olandese volante", "Tannhauser" e "[[Lohengrin (opera)|Lohengrin]]". Il terzo, il periodo che coincide con l'autentico wagnerismo: la "Tetralogia" (ossia "[[L'Anelloanello del Nibelungo]]", comprendente "L'Oro del Reno, "La Valchiria", "Sigfrido" e "Il crepuscolo degli Dei"), "[[Tristano e Isotta (Wagner)|Tristano e Isotta]]", "I Maestri Cantori di Norimberga" e "[[Parsifal (opera)|Parsifal]]".
 
I soggetti di questi drammi sono tratti dall'antica mitologia nordica. L'idea centrale, tipicamente romantica, è impostata sulla nostalgia di un mondo remoto in cui trovare la felicità, felicità che si esprime attraverso il mito della redenzione e dell'eterno femminino. In questo senso, i personaggi wagneriani non si limitano ad interpretare teatralmente qualcosa; essi "sono" quella cosa, come Tristano e Isotta sono veramente Tristano e Isotta e non una finzione scenica. Wagner stesso definiva le sue opere "azioni" o "gesta della musica divenute visibili". Vi ruota intorno un oscuro apparato ideologico che nel corso degli anni è stato interpretato un po' da tutti, caricandolo di significati talvolta contraddittori e oltrepassando di gran lunga le intenzioni dell'autore stesso. Non è azzardato pensare che il 2° atto del "Parsifal" e il 3° atto del "Sigfrido" abbiano inciso sullo sviluppo della psicoanalisi, quando Parsifal e Sigfrido credono di scorgere rispettivamente in Kundry e Brunnhilde la loro madre. Ma è soprattutto nel campo della politica che Wagner dedica i suoi pensieri, cambiandone continuamente il senso a seconda della teoria che più lo influenza: Feuerbach, Marx, Schopenhauer. In "Opera d'arte dell'avvenire" - il più importante dei suoi libri teorici, scritto durante la rivoluzione che lo vide fisicamente al fianco di Bakunin - a proposito del Comunismo si legge: