Diurnalità: differenze tra le versioni
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Nel [[etologia|comportamento animale]] la '''diurnalità''' indica un [[animale]] attivo durante il [[giorno]] e che si riposa durante la [[notte]]. Gli animali che non sono diurni possono essere notturni (attivi di notte) o crepuscolari (attivi soprattutto durante il [[crepuscolo]], ad esempio all'alba e al tramonto)<ref>Gullan, P.J. and P.S. Cranston, 1994. The Insects: An Outline of Entomology. Chapman and Hall London. pg. 115.</ref>. Molte specie animali sono diurne, tra cui molti [[mammiferi]], [[insetti]] ed [[uccelli]]. L'attività diurna viene spesso controllata internamente dal [[ritmo circadiano]] (ritmo endogeno) dell'animale. In alcuni animali, specialmente negli insetti, l'attività viene controllata dai fattori esterni dell'ambiente (ritmi esogeni)<ref>Gullan and Cranston.</ref>.
Alcuni animali prettamente notturni o crepuscolari sono stati addomesticati e si sono trasformati in animali diurni per far coincidere il loro ciclo con quello delle abitudini [[Homo sapiens sapiens|umane]]. Ne sono un esempio i [[cane|cani]] ed i [[gatto|gatti]], che sono derivati dal [[lupo]] e dal [[gatto selvatico]]. Comunque, quando nascono allo stato brado, questi animali possono mantenere il comportamento originario della propria specie.
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