Wikipedia:Bar/Discussioni/Copyviol: adottare le policy di en.wiki: differenze tra le versioni
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:::::Come prima cosa direi che in generale siamo molto attenti e piuttosto bravi sulle violazioni di copyright, abbiamo un sistema semiautomatizzato, il RevertBot, che ci dà una grossa mano. Qualche copyvio sfugge, è capitato che qualcuno scrivesse a OTRS lamentandosi che avevamo violato il loro copyright, praticamente sempre si accontentano delle scuse e della rimozione del testo copiato. Secondo me, al momento, il rischio maggiore per it.wiki non sono le violazioni di copyright (<avvocati non leggete on>chi mette testi su internet mette in conto che questi vengano scopiazzati a destra e a manca<avvocati non leggete off>), ma i contenuti scorretti e potenzialmente diffamatori (qualcuno va sui giornali, altri li vediamo solo su OTRS). In un mondo perfetto, la cosa da fare sarebbe mantenere il livello di attenzione al copyvio, e aggiungere risorse per controllare i contenuti. Essendo le risorse limitate, per aggiungere qualcosa da una parte bisogna togliere dall'altra: io vedo quindi l'allinearci a en.wiki un tagliare un processo che è lungo, tedioso, e in ogni caso non privo di rischi (c'è una probabilità non nulla di attribuire il copyvio a qualcun altro, e non c'è speranza di garantire una wiki 100% copyvio free) per concentrarci su un problema più reale. Ricordo a tutti che su en.wiki, quando il titolare del copyvio lo richiede esplicitamente, le crono vengono pulite. [[Utente:Cruccone|Cruccone]] ([[Discussioni utente:Cruccone|msg]]) 10:18, 9 apr 2008 (CEST)
::::::(''fuori cronologia, per non divagare da un argomento forse non percepito nella sua gravità'')
::::::Il giorno che non si accontentassero delle scuse, nel paese in cui c'è gente condannata per aver messo un link che configura concorso nel reato, noteresti che l'intervento su un illecito in corso (il copyviol è illecito di natura istantanea con effetti permanenti) eseguito dall'admin, cioè dal co-gestore dello strumento usato - sia pure impropriamente - per commetterlo, è fonte di responsabilità legali civili e penali derivanti dalla continuazione dell'illecito (giuridicamente di questo strumento l'admin è custode per delega WMF, e potrebbe essere più propriamente ravvisabile un rapporto di [http://it.wikisource.org/wiki/Codice_Civile_-_Libro_Quarto/Titolo_III#.C2.A7_1_Delle_obbligazioni_del_mandatario mandato gratuito]; quando interviene sull'illecito in corso, la sua azione consapevole ha un significato giuridico esattamente come la sua omissione consapevolmente non diligente di interrompere la continuazione). È vero che per la 633/1941 (art 156ss) è sancito il principio generale che sia posto in capo al titolare del diritto agire per l'interruzione dell'illecito, ma è anche vero che sinora l'unica pronuncia europea che sancisca che il sito non risponde degli illeciti compiuti dall'utente, è del tribunale di [[Grenoble]] ([http://www.foruminternet.org/specialistes/veille-juridique/jurisprudence/IMG/pdf/ti-gre20070201.pdf caso E-Bay], si noti però che è un appello), che come sappiamo non è in Italia. Dunque sino ad analoga pronuncia di una corte italiana, il dubbio che si debba temere una responsabilità aquiliana (la voce attualmente non è da linkare) sui generis è fortissimo.
::::::Una lettura interessante per gli admin è [http://www.altalex.com/index.php?idstr=30&idnot=5686 questo studio], in cui a fini di comprensibilità si può considerare per analogia che WMF sia il provider e che l'admin sia la longa manus, il mandatario del provider. Particolarmente di rilievo, oltre al curatissimo approfondimento, è il brano in cui si parla di Google e del suo servizio "cache", col quale ''consente di reperire web pages (illecite) non più esistenti nei relativi siti'': in questo caso ''il provider rende ancora in vita ed attuali dati illeciti non più altrimenti esistenti, e diviene così l’unico responsabile causale del contenuto del sito richiamato''. Oppure non va perso il passo in cui si assume che la responsabilità si configuri ''in ragione della natura dell’attività svolta che si caratterizza per essere pericolosa. In quest’ottica va letto il ricorso all’art. 2050 c.c., volto a qualificare l’attività di gestione di un server in termini di attività ''pericolosa'', con la conseguenza che il fatto illecito commesso da un utente fa derivare anche la responsabilità del gestore salvo che egli non provi «di aver adottato tutte le misure idonee per evitare il danno»: rientrerebbe, nel novero di tali misure cautelative, un obbligo di monitoraggio dei contenuti dei messaggi inviati sul proprio server.''. Infatti, verso la fine di quella lunga pagina, si legge che i provider si sono dati un ''modello di diligenza (obbligo di comunicare le generalità dell’utente che ha compiuto l’illecito, obbligo di attivarsi per rimuovere l’illecito) che fonda una posizione di garanzia del provider per tutto quanto accade successivamente alla scoperta del fatto da parte del provider. Rispetto a tale posizione di garanzia risulta configurabile la responsabilità dell’host provider per la violazione dell’obbligo di rimozione del dato illecito.''
::::::Dunque: giurisprudenza controversa ma abbastanza tendente al riconoscimento di responsabilità, prospettive incerte sul penale, ma molto cupe per il civile (=soldi), alto rischio che eventuali sperimentazioni possano avere costi sproporzionati e che un giorno un'omessa ripulitura faccia giurisprudenza. Rebus sic stantibus.
::::::Ogni admin italiano perciò si regoli come crede, (oltre a chi ha immesso il copyviol) è lui che vanno a cercare. Però, siccome sarebbe triste vedere un amico nei pasticci anche se se l'è cercata da solo, se il problema sono le cronologie lunghe e decronizzare non è un metodo di moda, a me va benissimo se le revisioni l'admin le toglie tutte quante non selettivamente e lasciamo che a chiedere interventi sulla cronologia sia qualche utente affezionato al proprio edit o al proprio editcount e non il titolare di diritti violati. Non è bello che in Italia sia così, ma in Italia è così. [[David Bowie|This is not America]]. In ogni caso, meglio essere sempre simpatici e disponibili, su OTRS, aiuta anche quello. [[Utente:Dsu|Dsu]] ([[User talk:Dsu|msg]])
:::::::Invito Bramfab a rettificare quanto scritto sopra. È vero che nessuno ha scritto le paroline "fair use" prima di Trixt, ma è evidente che Mizardellorsa (nell'intervento immediatamente precedente) a quello faceva riferimento, come ha già fatto innumerevoli volte in passato. Credo sia inutile citare gli specifici passaggi in cui lo fa: sono assolutamente convinto che Bramfab sia perfettamente in grado di individuarli da soli. Anche il discorso sulla "scorrettezza" è assurdo: mi pare che Trixt si domandi solo se è corretto "prendere decisioni come queste sulla base di proposte, interrogazioni parlamentari o tiri di vento e non solamente sulla base di norme già approvate".
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