Antonio Meucci: differenze tra le versioni

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Purtroppo, con il passare del tempo, la fabbrica di candele fallisce e Meucci si trova improvvisamente in difficoltà finanziarie, ma nel frattempo continua a sviluppare la sua invenzione. Costretto a vivere con l'aiuto degli amici, non ha abbastanza soldi per brevettare il ''teletrofono'' (come lo aveva chiamato); riesce nel [[1871]] ad ottenere solo un brevetto temporaneo che va rinnovato di anno in anno al prezzo di 10 dollari (riuscirà a rinnovarlo solo fino al [[1873]]). Prova a proporre la sua invenzione ad una compagnia telegrafica di New York, ma le potenzialità del telefono non vengono intuite. Il 7 marzo [[1876]] [[Alexander Graham Bell]] brevetta il "suo" telefono: Meucci gli intenterà causa, ma, ormai in bancarotta, ha persino problemi a comprarsi da mangiare. Nel [[1887]] la causa si conclude con la vittoria di Bell, sulla base del fatto che secondo il giudice, Meucci avrebbe inventato il telefono meccanico e Bell quello elettrico, che era oggetto del brevetto.
L'[[11 giugno]] [[2002]] il [[Congresso degli Stati Uniti]] riconosce il lavoro di Meucci nell'invenzione del telefono.
[[Immagine:nestore1.jpg|thumb|Il francobollo con il disegno di Nestore Corradi stampato dalle Poste Italiane per onorare Meucci, inventore del telefono.|300px|rigth]]
 
== Brevetti ==
[[Immagine:Palazzo delle poste, firenze targa meucci.JPG|thumb|200px|Targa a ricordo di Meucci, [[Palazzo_delle_Poste_(Firenze)|Palazzo delle Poste Centrali]] ([[Firenze]])]]