Costantino I: differenze tra le versioni
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===312-324===
L'anno seguente, nel [[313]], moriva [[Massimino Daia]]. Nello stesso anno i due augusti rimasti, ma probabilmente sotto la spinta soprattutto di Costantino, emanarono l'[[editto di Milano]] del [[313]], con cui veniva riconosciuta la libertà di culto per tutte le religioni, ponendo fine ufficialmente alle [[Persecuzione dei cristiani nell'impero romano|persecuzioni contro i cristiani]], l'ultima delle quali iniziata da Diocleziano tra il [[303]] e il [[304]] e conclusasi nel 311 su ordine di Galerio, prossimo a morire.
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Costantino e Licinio, che ne aveva sposato la sorella [[Costanza]], entrarono una prima volta in conflitto nel [[314]], (in seguito alla riappacificazione l'Illirico passò a Costantino) e di nuovo nel [[323]]. In seguito alla sconfitta di Licinio, che si arrese in seguito alla [[battaglia di Crisopoli]] nel [[324]] e venne successivamente ucciso, Costantino rimase l'unico augusto al potere.
Nel [[326]] Costantino fece uccidere a [[Pola]] il figlio primogenito [[Crispo]], figlio di Minervina, e inoltre Liciniano, figlio della sorella Costanza e di [[Licinio]]. Quindi venne affogata nel bagno la moglie [[Fausta]]. La leggenda vuole che Crispo sia stato eliminato in seguito ad un'accusa di Fausta di averla insidiata, e quindi anche l'imperatrice, venne giustiziata quando Costantino riconobbe l'innocenza del figlio. Probabilmente Fausta volle assicurarsi l'eliminazione dei rivali dei propri figli come successori di Costantino.
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