Trachite: differenze tra le versioni

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'''Bacino estrattivo di Zovon di Vò (PD) ''' con n° 6 cave attive, da dove si estrae la trachite "ZOVONITE CALDA variegata e la ZOVONITE GRIGIA antiacida".
'''Bacino estrattivo di Montemerlo (PD) ''' con n° 2 cave attive, da dove si estrae la trachite "Grigia di Montemerlo".
 
 
'''NOTIZIE GEOLOGICHE.''' I Colli euganei sono una serie di rilievi di origine prevalentemente vulcanica di cui quelli trachitici si sono formati nell'oligocene inferiore, cioè circa 35 milioni di anni fa e la modalità di formazione rende conto, sia della morfologia dei rilievi che della struttura della "trachite".
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'''ESTRAZIONE E LAVORAZIONE'''. L'estrazione mediante volate ridotte di mine di rilevaggio, dopo un attento esame della giacitura della roccia allo scopo di produrre i minori danni ai blocchi, vengono eseguiti mediamente una decina di fori sub-orrizzontali con una profondità di circa una decina di metri, solitamente alla base delle colonne di "trachite". Una volta eseguita la volata, la roccia viene spostata dal fronte cava con l'impiego di grosse macchine operatrici, per poter effettuare il primo lavoro di sezionatura dei grossi blocchi, sotto l'attenta direzione di operai altamente specializzati. Quindi i blocchi vengono squadrati per poterli avviare alla segaggione ed ottenere le lastre. Ottenute le lastre, vengono refilate con frese diamantate, bocciardate con bocciardatrici automatiche, lucidate e levigate con lucidatrici ed infine le finiture manuali ancora oggi insostituibili da macchine. Le lastre generalmente, vengono prodotte in vari spessori commerciali mediamente da cm 2 a cm 10, scelti secondo l'impiego per cui sono destinate: dalle pavimentazioni di Piazze e restauri dei centri storici veneti, ai rivestimenti interni ed esterni di scale, davanzali, caminetti, e i vari materiali necessari per l'edilizia di pregio.
'''ESTRAZIONE E LAVORAZIONE'''. L'estrazione
'''Pavimentazioni di "Salizzoni o Macigni"'''. E' la caratteristica pavimentazione di Venezia, eseguita con sistemi tradizionali, utilizzando masselli di pietra di forma rettangolare, dello spessore medio di circa 8-15 cm e delle dimensioni di cm 70x35, o con larghezze fisse di cm. 30-35-40 con lunghezze a correre, il piano inferiore a spacco di cava con la cosiddetta "culatta". La rifilatura perimetrale avviene ancora oggi a mano con uno speciale scalpello detto "giandino", e il piano di calpestio è lavorato alla bocciarda.
 
== La Trachite dei Colli Euganei ==