Giuseppe Albano: differenze tra le versioni
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A seguito di quest’evento venne scatenata un'imponente caccia all'uomo con l’invio di mezzi blindati e carri armati che trasformarono il Quarticciolo in una zona di guerra. ''Giuseppe Albano'' dopo essere riuscito in un primo momento a sfuggire, venne riconosciuto ed ucciso il [[16 gennaio]] [[1945]] nell'androne di un palazzo di via Fornovo 12 dopo un conflitto a fuoco con i [[carabinieri]].
===La controinchiesta===
Una controinchiesta condotta da Franco Napoli, tornato a Roma nel 1945, dimostrò che ''G.Albano'' fu assassinato con un colpo d’arma da fuoco alla nuca da una ex-spia dei tedeschi di un’associazione politica di pseudo-sinistra [[Unione_Proletaria|(Unione Proletaria)]]<ref>[http://www.cedost.it/testi/unione%20proletaria.htm unione proletaria]</ref> , nella quale lo stesso
Sulla scorta di numerosi documenti e testimonianze, secondo l'ipotesi avanzata da [[Silverio Corvisieri]] sull'assassinio di Giuseppe Albano, la situazione del momento era di tipo golpista ante -litteram nel 1945. Nel libro "IL RE, TOGLIATTI E IL GOBBO. 1944: la prima trama eversiva" Corvisieri ritiene che la morte del gobbo del [[Quarticciolo]] non sia avvenuta per mano dei carabinieri ma fu un'esecuzione compiuta da una scheggia impazzita della Resistenza. Sempre seguendo questa tesi, suffragata anche dalla rapidita' con cui fu "chiuso" li caso, il "Gobbo" sarebbe stato ucciso da sicari di [[Umberto Salvarezza]], leader di [[Unione Proletaria]], gruppo su cui pesavano forti sospetti di formazione provocatrice. La strategia, diretta da [[Umberto II]](sempre secondo l'analisi di Corvisieri), avrebbe dovuto portare ad un governo presieduto da [[Pietro Badoglio]]: la strategia fallì ma ebbe comunque l'effetto di bloccare epurazioni ed indagini sui collaborazionisti.
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