Monade: differenze tra le versioni

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Le monadi sono, perciò, semplici sostanze puntiformi, se per sostanza intendiamo un centro di forza. Esse non possono avere inizio o fine se non tramite creazione o [[annichilazione]]. Hanno un'attività interna, ma non possono essere fisicamente influenzate da elementi esterni. In questo senso sono indipendenti. Inoltre, ogni monade è unica; ovvero, non ci sono due monadi uguali tra loro. Allo stesso tempo le monadi devono avere altre caratteristiche; "altrimenti", affermava Leibniz (Monadologia, n. 8), "non sarebbero anche delle entità". Ci deve, dunque, essere in ogni monade il potere di rappresentazione, attraverso il quale essa riflette ogni altra monade in maniera tale che un occhio possa, guardando in una monade, osservarvi l'universo intero lì rispecchiato.
 
Questo potere di rappresentazione è diverso in ogni monade. Nelle sostanze di grado più basso esso è inconscio, mentre in quelle di grado più alto esso è completamente consapevole. Possiamo, infatti, distinguere in ogni monade una zona di rappresentazione oscura ed una zona di rappresentazione chiara. Nella monade del granello di polvere, per esempio, la zona di rappresentazione chiara è molto limitata, non manifestando la monade altra attività che quella dell'attrazione e della repulsione. Nella monade dell'anima umana, invece, la regione di rappresentazione chiara è al suo massimo, essendo questo genere di monade, la "monade regina", caratterizzata dal potere di pensiero intellettuale. Tra questi due estremi, tutte le monadi, minerali, vegetali, ed animali, si differenziano dalla monade di genere inferiore per il possesso di una più grande area di rappresentazione chiara. Pertanto, in ogni monade è presente un elemento materiale (la regione di rappresentazione oscura) ed un elemento immateriale (l'area di rappresentazione chiara).
 
Dai tempi di Leibniz il termine monade viene usato dai vari filosofi per designare centri di forza indivisibili, ma, come regola generale, queste unità non possiedono il potere di rappresentazione o percezione, che sono la caratteristica distintiva della monade di Leibniz. Comunque, si deve fare eccezione nel caso di [[Charles Renouvier|Renouvier]] che, nel suo ''"Nouvelle monadologie"'', insegnava che la monade non solo possiede attività interna ma anche il potere di percezione.