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I due futuri sovrani furono determinanti per stringere l'alleanza con gli inglesi, che ottennero grazie alle amicizie che possedevano a Londra. Fu anche merito loro, la creazione dell'[[Esercito degli emigrati]], che era un esercito composto da nobili e volontari, che, come suggerisce il nome stesso, erano emigrati fuori dalla Francia per sfuggire alla repressione giacobina e che avevano composto un esercito personale con il quale tornarono in Francia per combattere al fianco dei vandeani con l'intento di restaurare la monarchia e riconquistarsi i propri territori. I due fratelli avevano anche una loro legione personale e dopo il fallimento della Seconda Guerra di Vandea, integrarono la loro e le altre legioni nell'esercito spagnolo impegnato nella [[Guerra d'indipendenza spagnola]].
{{vedi anche|Sbarco a Quiberon}}
[[Immagine:Mappa di Quiberon.gif|380px|thumb|right|Mappa della penisola di Quiberon]]
L'evento principale della seconda guerra di Vandea, fu lo [[Sbarco a Quiberon]] cioè una campagna militare che durò dal [[21 giugno]] al [[23 luglio]] [[1795]]. In questo arco di tempo si fecero sbarcare sulle coste della [[Bretagna]] gli emigrati e le truppe inglesi venute in Francia per aiutare i vandeani e i chouan che per la prima volta non riuscivano a tenere testa all'esercito repubblicano.
Ma le continue liti tra i due comandanti, [[Joseph de Pusaiye]] e il conte inglese [[Louis Charles d'Hervilly]], scelto da [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]] furono probabilmente la causa della disfatta di [[Quiberon]]. Nonostante riuscirono a sbarcare senza difficoltà, persero subito del tempo prezioso nel mettersi d'accordo sulla strategia da utilizzare, cosa che gli fece perdere l'effetto sorpresa, ma soprattutto attirò l'esercito repubblicano su di loro e [[Lazare Hoche|Hoche]] non perse tempo ad organizzare le sue truppe e attaccare il loro accampamento.
Subirono quindi un primo attacco che però riuscirono a respingere, poi il [[28 giugno]] avevano già preso [[Carnac]], [[Landévant]] e [[Locoal-Mendon]], e qualche giorno dopo avevano occupato il forte "Penthièvre" ([[3 luglio]]) che era un importante punto strategico in quanto bloccava l'accesso da Nord della penisola di Quiberon.
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Fino a quel momento i repubblicani non risposero con decisione all'avanzata vandeana, soprattutto perché in quel momento i vandeani erano quasi 20.000 e Hoche stazionava a [[Vannes]] con circa 2.000 uomini in attesa dei rinforzi che aveva richiesto. Questi non tardarono ad arrivare, infatti il [[4 luglio]] 13.000 repubblicani giunsero a Vannes e subito si presere tutti i territori conquistati dai vandeani, ad eccezione di [[Carnac]].
I vandeani, bloccati all'interno della penisola, non riuscendo a respingere i repubblicani che li accerchiavano, pensarono di imbarcare [[
Gli attacchi continuarono ma i repubblicani riuscivano sempre a respingerli, durante uno di questi [[Louis Charles d'Hervilly|d'Hervilly]] rimase gravemente ferito e dovette tornare a [[Londra]] dove morirà qualche mese dopo per le ferite riportate, questo naturalmente avvantaggiò de Puisaye che ora era il comandante in capo e ora poteva decidere come muovere le truppe senza doversi scontrare con d'Hervilly.
Il [[20 luglio]] Hoche lanciò il suo attacco definitivo: gli uomini che difendevano il forte "Penthièvre" erano dei disertori repubblicani che tradirono i vandeani e consegnarono il forte a Hoche, in questo modo i vandeani presi dal panico si ritirarono mentre i repubblicani continuarono ad inseguirli, vista la situazione disperata de Pusaiye decide di ritirarsi facendo imbarcare tutti i suoi uomini sulla navi inglesi che avrebbero coperto il loro imbarco con i cannoni, ma le navi non bastarono a mettere in salvo tutti, sulla costa rimasero il generale [[Charles de Sombreuil]] e circa 6.500 uomini.
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