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|titolo=Guerra di Vandea
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|testo=[[Image:Cuore-Vandea.jpg|right|thumb|Il simbolo dell'armata vandeana]]▼
{{WIP|Eltharion}}
{{quote|Cittadini repubblicani, non c'è più nessuna Vandea! È morta sotto la nostra sciabola libera, con le sue donne e i suoi bambini. L'abbiamo appena sepolta nelle paludi e nei boschi di Savenay. Secondo gli ordini che mi avete dato, ho schiacciato i bambini sotto gli zoccoli dei cavalli, e massacrato le donne che non partoriranno più briganti. Non ho un solo prigioniero da rimproverarmi. Li ho sterminati tutti...le strade sono seminate di cadaveri. Le fucilazioni continuano incessantemente a Savenay, poiché arrivano sempre dei briganti che pretendono di liberare i prigionieri.|Da una lettera del generale [[François Joseph Westermann]] inviata al [[Comitato di salute pubblica]]}}
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La "Prima Guerra di Vandea" e la "Seconda Guerra di Vandea" solitamente vengono accorpate in un unico periodo che va dal [[1793]] e il [[1796]]. L'insurrezione ebbe inizio nel marzo [[1793]] quando la [[Convenzione Nazionale]] ordinò la leva obbligatoria per 300.000 uomini da inviare al fronte, e proseguì per i successivi tre anni con brevi tregue durante le feste come il [[Natale]] e la [[Pasqua]]. Una tregua vera e propria avvenne nella primavera del 1795 con la [[Pace di La Jaunaye]], alla fine di questa, il [[24 giugno]] [[1795]] inizia la "Seconda Guerra di Vandea", che terminerà l'anno successivo quando l'esercito francese riuscì a sopprimere l'insurrezione, compiendo quello che è considerato il primo [[genocidio]] della storia moderna<ref>[http://www.assemblee-nationale.fr/12/pdf/propositions/pion3754.pdf Documento PDF contenente il documento del 21 febbraio 2007 con il quale la Repubblica Francese riconobbe il genocidio vandeano]</ref>.<br/>
La "Terza Guerra di Vandea" durò solo tre mesi, dal [[26 ottobre]] [[1799]] al [[17 dicembre]] [[1799]], terminando con l'armistizio di [[Pouancé]]: a causa dell'instabile situazione politica, la Francia non avrebbe potuto sostenere una nuova guerra civile, per questo motivo il nuovo governo francese preferì acconsentire alle richieste degli insorti in modo da evitare il ritorno delle monarchia, che in quel momento sembrava imminente.<br/>
Sorte diversa ebbe la "Quarta Guerra di Vandea", iniziò con qualche insurrezione nel marzo [[1813]] e terminò quando [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]] salì al trono, nell'aprile [[1814]]. Ma la vera quarta guerra di Vandea scoppiò dopo i cosiddetti [[Cento giorni]] il [[15 maggio]] [[1815]] e terminò il mese successivo nella fine del giugno [[1815]], quando Luigi XVIII si riprese il trono di Francia. A differenza dei precedenti conflitti, questa fu determinante per il ripristino della monarchia, tanto che il nuovo sovrano in segno di riconoscenza verso il generalissimo dell'armata vandeana [[Louis de La Rochejaquelein]], gli conferì il grado di generale dei granatieri reali (un corpo militare addetto alla protezione del re) e lo stesso fece con il suo successore [[Charles Sapinaud]], che divenne generale e [[duca]]
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In seguito attuerà altri provvedimenti a vantaggio degli abitanti della "Vandea Militare": il [[28 dicembre]] [[1799]] assegnerà dei consoli della repubblica ai dipartimenti dell'Ovest; nel [[1801]] verrà stipulato il [[Concordato del 1801|Concordato]] tra la Napoleone e papa [[Pio VII]] con il quale si riconosceva il cattolicesimo come maggiore religione dello stato e si ripristinavano i diritti che gli erano stati tolti con la [[Costituzione civile del clero]]; nello stesso [[1801]] farà anche un indennizzo per il patrimonio immobiliare della [[Vandea]] e nel [[1811]] lo estenderà anche alla [[Loira atlantica]] e al [[Deux-Sèvres]].
==Quarta Guerra di Vandea==
[[Immagine:LouisDeLaRochejacquelein.jpg|thumb|[[Louis de La Rochejaquelein]]]]
Nel marzo [[1813]] il fratello minore di [[Henri de La Rochejaquelein]], [[Louis de La Rochejaquelein|Louis]] aveva tentato diverse volte di dare iniziò all'insurrezione, ma dal [[1813]] al [[1814]] (anno in cui [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]] divenne re di Francia) non riuscì a dare iniziò all'insurrezione vera e propria che si era vista negli anni precedenti.
Bisognerà aspettare due anni per lo scoppio della quarta guerra di Vandea: il [[11 marzo]] [[1815]] [[Charles d'Autichamps]] e di [[Pierre-Jean-Baptiste Constant de Suzannet|Suzannet]], a seguito ad una riunione insieme ad altri capi vandeani tenuta nei pressi di [[Nantes]] ordinano l'insurrezione della "Vandea Militare" per il [[15 marzo]].
Il [[15 maggio]] Suzannet raccolse 5.000 uomini a [[Legé]] e altrettanti ne aveva d'Autichamps a [[Jallais]], [[Charles Sapinaud|Sapinaud]] ne raccolse 4.000 a [[Herbiers]], [[Auguste de La Rochejaquelein]] (fratello di Henri e Louis) ne aveva 2.000 a [[Aubiers]]. Nel frattempo Louis de La Rochejaquelein e alcuni fedelissimi scortarono [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]] prima a [[Gand]], in [[Belgio]] e poi direttamente in [[Regno di Gran Bretagna|Gran Bretagna]], ritornato in Francia il [[16 maggio]] sbarcherà a Saint-Gilles-sur-Vie (oggi [[Saint-Gilles-Croix-de-Vie]]) mettendo in fuga i 200 uomini che la presidiavano e portando con sé molte armi e munizioni che distribuirà agli insorti.
[[Napoleone]] mandò quindi il generale [[Jean-Pierre Travot|Travot]] per combattere i vandeani, il [[18 maggio]] attaccherà una colonna vandeana a [[L'Aiguillon-sur-Vie]] composta da carri di munizioni e armi, ma il combattimento si svolse in un [[Bocage]] cosa che favorì i vandeani che respinsero le truppe regolari di Travot. Il generale francese si prenderà la rivincita il [[20 maggio]], attaccando di notte [[Aizenay]] nonostante era in netta inferiorità numerica, nel combattimento morirono diversi vandeani e alcuni comandanti.
Il [[19 maggio]] tutti i capi vandeani si riunirono a [[Palluau]] e dopo quasi vent'anni elessero un nuovo generalissimo dell'[[Esercito cattolico e reale]], la scelta ricadde su Louis de La Rochejaquelein, in quanto iniziatore di questa nuova insurrezione.
Anche in questa occasione non mancheranno le liti interne ai comandanti vandeani, il [[29 maggio]] tutti gli eserciti vandeani si sarebbero dovuti incontrare a [[Soullans]] per cercare una migliore organizzazione, ma si incontreranno solo Sapinaud e Auguste de La Rochejaquelein, perché Suzannet venne fermato da una colonna imperiale, mentre altri capi vandeani, Malartie, Flavigny e Béraudière, accetteranno l'armistizio offerto da [[Joseph Fouché]] e si fermarono a [[Falleron]]. Napoleone gli chiese poi di proporre agli altri capi vandeani la resa e inviarono a Louis de La Rochejaquelein una lettera il [[31 maggio]], con la quale tentarono di scoraggiare il generale vandeano scrivendogli che sarebbero arrivate altre truppe imperiali a rinforzo e che loro non avrebbero più combattuto; anche altri capi vandeani erano favorevoli ad un accordo con il governo, ma La Rochejaquelein rifiutò ogni compromesso e in risposta il [[2 giugno]] fece sbarcare a Croix-de-Vie (oggi [[[[Saint-Gilles-Croix-de-Vie]]) delle navi inglesi che giungevano a portare rinforzi e rifornimenti, La Rochejaquelein venne anche informato dai comandanti inglesi che si stava avvicinando una colonna del generale Travot che era passata vicino l'esercito di Suzannet senza che questi l'attaccasse. <br/>
Arrivati a Saint-Gilles, gli imperiali fecero fucilare i vandeani che presidiavano la città per proteggere lo sbarco e caricarono le truppe di La Rochejaquelein che nel frattempo continuava a scaricare le navi, la battaglia durò per diversi giorni, il [[4 giugno]] il generale Estève giunse a rinforzo e caricando i vandeani inizialmente venne più volte respinto, ma durante la battaglia i fratelli La Rochejaquelein rimasero uccisi, questo creò il panico tra i vandeani che abbandonarono la battaglia.
==Note==
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