The Times They Are a-Changin': differenze tra le versioni

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|Data = [[:categoria:Album del 1964|1964]]
|Etichetta = [[Columbia Records]]
|Produttore = [[Tom Wilson]]
|Durata = 45 [[minuto|min]]: 30 [[secondo|sec]]
|Genere Musicale = [[Folk]]
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'''''The Times They-Are A-Changin'''''' è il titolo del terzo [[Album discografico|album]] ufficiale della discografia di [[Bob Dylan]].
 
FuÈ stato pubblicato nel [[1964]] (lo stesso anno di uscita di ''[[Another Side of Bob Dylan]]''), dopo lil 'album'[[long delplaying]]'' di debutto che porta il nome del compositore e musicista di [[Duluth]] (''[[Bob Dylan (album)|Bob Dylan]]'', distribuito nel [[1962]]) e dopo ''[[The Freewheelin' Bob Dylan]]'', dell'anno successivo.
 
L'album riporta nelle note di copertina una versione ridotta del [[poema]] ''[[11 Outlined Epitaphs]]''.
 
== Il disco ==
Registrato a [[New York City]], venne prodotto da [[Tom Wilson]]. Dylan - autore, come accadrà dal suo secondo album in poi, di testi e musiche - si accompagna con [[chitarra]] ed [[armonica a bocca]].
 
Registrato a [[New York City]], venne prodotto da [[Tom Wilson]]. Dylan - autore, come accadrà dal suo secondo album in poi, di testi e musiche - si accompagna con [[chitarra]] ed [[armonica]].
 
Questo album, interamente acustico, è considerato da molti cultori della produzione dylaniana un vero e proprio manifesto della canzone politica e di ''protesta''; nei dieci brani che lo compongono, Dylan si scaglia contro la società e, in modo profetico e cadenza quasi ''[[bibbia|biblica]]'', sembra ammonire duramente: fate attenzione, poiché ''i tempi stanno cambiando'' e i figli di oggi sono pronti a rivoltarsi contro i loro stessi padri per ribaltare - appunto in maniera biblica - concetti e filosofie, aspettative e pregiudizi.
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Le sonorità di questo disco sono impostate su un [[blues]] secco ed essenziale, scandito dalle ''pennate'' marcate sulla [[chitarra]] e dal suono che dà anima alla [[musica folk]] dell'armonica a bocca.
 
Le ''canzoni politiche'' qui proposte, a detta dei cultori della poetica dylaniana, non indicano in effetti alcuna nuova strada (Dylan ha sempre sostenuto di non essere il portavoce di nessuno eccetto che di sé stesso, e che ''non c'è bisogno del meteorologo'' per sapere ''da che parte tira il vento''), suscitando però nuovi dubbi e inedite domande (e la.

La ''traccia'' che chiude l'album - intitolata ''Restless Farewell'', (''Inquieto addio'') - è in questo senso esemplare, specie nel passaggio in cui afferma: ''
{{quote|Ogni pensiero s'aggroviglia / nella mia mente / potrei diventare pazzo / se non potessi scioglierlo / ma non deve restare nudo / sotto occhi che non capiscono / è per me e per i miei amici / che le mie canzoni sono cantate / ma il tempo non è molto / se è dal tempo che dipendi [...]|da ''Restless Farewell''<supref>1La citazione dal brano ''Restless Farewell'' è tratta da ''Bob Dylan - blues, ballate e canzoni'', a cura e con le traduzioni di Stefano Rizzo, introduzione di [[Fernanda Pivano]], pubblicato da [[Newton Compton]] nella collana ''Paperbacks poeti'', [[1972]].</supref>)}}
 
Un altro brano che indica una profonda inquietudine da parte dell'autore - pronto ad interrogarsi, piuttosto che a darsi delle risposte che, abitualmente, [[Blowin' in the wind|soffiano nel vento]], sulle ingiustizie della società - è ''The Lonesome Death of Hattie Carroll'', in cui narra dell'uccisione di una ''sguattera di cucina'' (la ''Hattie Carroll'' del titolo, appunto) da parte di un tale William Zanzinger, ventiquattrenne possidente terriero, che sarà assolto da una giuria compiacente (è da ricordare che Dylan ha ammesso nella sua autobiografia ''[[Chronicles - Volume 1]]'' di essersi ispirato per le sue prime composizioni a fatti di cronaca realmente accaduti).
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== Tracce ==
 
# ''The Times They-Are A-Changin'''
# ''Ballad of Hollis Brown''
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# ''Restless Farewell''
 
== NotaNote ==
{{references}}
*<sup>1</sup> - La citazione dal brano ''Restless Farewell'' è tratta da ''Bob Dylan - blues, ballate e canzoni'', a cura e con le traduzioni di [[Stefano Rizzo]], introduzione di [[Fernanda Pivano]], pubblicato da [[Newton Compton Italiana]] nella collana paperbacks poeti, [[1972]].
 
== Collegamenti esterni ==