Concilio Vaticano II: differenze tra le versioni
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==Le encicliche e i decreti==
Tra tutte le encicliche la più innovativa fu certamente la '''Lumen Gentium'''. Questa enciclica ripensò la struttura gerarchica della Chiesa. Se al vertce di questa rimanevano il papa ed i vescovi, si ripensava decisamente il ruolo dei laici. Si ribadì la struttura tripartita della Chiesa, che ricalcava tre caratteristiche cristologiche: il sacerdozio, la profezia, la regalità. Il sacerdozio fu visto proprio dei presbiteri, la profezia dei religiosi, la regalità dei laici. Ciò nonostante ogni componente della Chiesa doveva vivere, in quanto battezzato, tutte e tre le dimensioni cristologiche. Si parlò, infatti, di "sacerdozio universale della Chiesa". Visto il venir meno del potere temporale della Chiesa, si riconobbe una preminenza del laicato cattolico nel vivere la dimensione regale, ciò il rapporto con il mondo. I laici erano, così, visti come i cristiani che assumevano una specifica funzione, "ricondurre il mondo a Cristo", testimoniare la propria fede nelle realtà temporali, e non più solo come il popolo di Dio guidato dai pastori. Importante in questo campo fu il decreto '''Apostolicam
Con la '''Gaudim et spes''', i padri conciliari posero l'attenzione della Chiesa sulla necessità di aprire un
La '''
I decreti '''Unitatis Redintegratio''' e '''
==Le reazioni==
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