Concilio Vaticano II: differenze tra le versioni

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==Un Concilio "Ecumenico"==
Fu un vero e proprio Concilio "ecumenico",: raccolse cardinalecardinali, patriarchie e vescovi cattolici da tutto il mondo. Fu la prima vera occasione per conoscere realtà ecclesiali fino a quel momento tenute ai margini della Chiesa. LaInfatti nel corso dell'ultimo secolo la Chiesa cattolica da eurocentrica, si era andata nelcaratterizzando corsosempre dell'ultimopiù secolocome una Chiesa universale, soprattutto grazie alle attività missionariamissionarie avviate durante il pontificato di Pio XI, caratterizzando sempre più come una Chiesa univerale.
 
La diversità non era più rappresentaterappresentata dalle sole Chiese cattoliche di rito orientale, ma anche dalle Chiese latino-americane ed africane, che chiedevano maggiore considerazione per la loro "diversità". Non solo,: al Concilio parteciparono, per la prima volta, in qualità di osservatori, anche esponenti delle Chiese cristiane "non in comunione" con la Chiesa di Roma.
 
Il Concilio fu fin dal suo inizio avversato dalla componente "tradizionalista" della Chiesa, che non comprendeva la necessità di un nuovo Concilio appenaa meno di 100 anni dopo ildal Vaticano I: inoltre alcuni vescovi facevano notare la sua essenziale inutilità, dopo la proclamazione del [[dogma]] dell'infallibilità del papa.
 
Il concilio si caratterizzò subito per una marcata natura "pastorale",. nonNon si proclamarono nuovi dogmi, ma si volle "aprire la Chiesa alla lettura dei segni dei tempi".
 
La morte di [[papa Giovanni XIII ]] spinse, vista la ritrosia di alcuni vescovi "tradizionalisti" di continuare nelle discussioni, a ritenere opportuno di sospenderne i lavori. Il nuovo papa [[Paolo VI]], invece, fece propria la volontà del precedente di "aprire le finestre per far entrare aria nuova nella Chiesa".