Utente:Eltharion/Sandbox: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica |
mNessun oggetto della modifica |
||
Riga 10:
|testo=
<!-- {{WIP|Eltharion}} -->
[[Image:
{{quote|Cittadini repubblicani, non c'è più nessuna Vandea! È morta sotto la nostra sciabola libera, con le sue donne e i suoi bambini. L'abbiamo appena sepolta nelle paludi e nei boschi di Savenay. Secondo gli ordini che mi avete dato, ho schiacciato i bambini sotto gli zoccoli dei cavalli, e massacrato le donne che non partoriranno più briganti. Non ho un solo prigioniero da rimproverarmi. Li ho sterminati tutti... le strade sono seminate di cadaveri. Le fucilazioni continuano incessantemente a Savenay, poiché arrivano sempre dei briganti che pretendono di liberare i prigionieri.|Da una lettera del generale [[François Joseph Westermann]] inviata al [[Comitato di salute pubblica]]}}
Per '''Guerre di Vandea''' si
La "Prima Guerra di Vandea" e la "Seconda Guerra di Vandea" solitamente vengono accorpate in un unico periodo che va dal [[1793]] e il [[1796]]. L'insurrezione ebbe inizio nel marzo [[1793]] quando la [[Convenzione Nazionale]] ordinò la leva obbligatoria per 300.000 uomini da inviare al fronte, e proseguì per i successivi tre anni con brevi tregue durante le feste come il [[Natale]] e la [[Pasqua]]. Una tregua vera e propria avvenne nella primavera del 1795 con la [[Pace di La Jaunaye]], alla fine di questa, il [[24 giugno]] [[1795]] inizia la "Seconda Guerra di Vandea", che terminerà l'anno successivo quando l'esercito francese riuscì a sopprimere l'insurrezione, compiendo quello che è considerato il primo [[genocidio]] della storia moderna<ref>[http://www.assemblee-nationale.fr/12/pdf/propositions/pion3754.pdf Documento PDF contenente il documento del 21 febbraio 2007 con il quale la Repubblica Francese riconobbe il genocidio vandeano]</ref>.<br/>▼
La "Terza Guerra di Vandea" durò solo tre mesi, dal [[26 ottobre]] [[1799]] al [[17 dicembre]] [[1799]], terminando con l'armistizio di [[Pouancé]]: a causa dell'instabile situazione politica, la Francia non avrebbe potuto sostenere una nuova guerra civile, per questo motivo il nuovo governo francese preferì acconsentire alle richieste degli insorti in modo da evitare il ritorno delle monarchia, che in quel momento sembrava imminente.<br/>▼
Sorte diversa ebbe la "Quarta Guerra di Vandea", iniziò con qualche insurrezione nel marzo [[1813]] e terminò quando [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]] salì al trono, nell'aprile [[1814]]. Ma la vera quarta guerra di Vandea scoppiò dopo i cosiddetti [[Cento giorni]] il [[15 maggio]] [[1815]] e terminò il mese successivo nella fine del giugno [[1815]], quando Luigi XVIII si riprese il trono di Francia. A differenza dei precedenti conflitti, questa fu determinante per il ripristino della monarchia, tanto che il nuovo sovrano in segno di riconoscenza verso il generalissimo dell'armata vandeana [[Louis de La Rochejaquelein]], gli conferì il grado di generale dei granatieri reali (un corpo militare addetto alla protezione del re) e lo stesso fece con il suo successore [[Charles Sapinaud]], che divenne generale e [[duca]].▼
▲La
▲La
▲Sorte diversa ebbe la
==Contesto storico==
[[Immagine:Vandea Militare.jpg|thumb|right|Dipartimenti francesi coinvolti nelle Guerre di Vandea|450px]]
Lo studio storico della Guerra di [[Vandea]] è segnato da una serie di opinioni discordanti, che portarono alla nascita di una bibliografia immensa, con due correnti principali in opposizione: gli studiosi favorevoli alla rivoluzione francese e tutto ciò che ne derivò
I primi testi pubblicati su questa guerra sono le memorie di alcuni dei protagonisti o di persone vicine ad essi, per i vandeani: la signora [[Victoire de Donnissan de La
===Situazione prima della Guerra e motivazioni===
La [[Vandea]] è
Subito dopo la [[Rivoluzione Francese]], in Vandea, così come in altre regioni di Francia, cominciò a diffondersi un malcontento generale dovuto sia alla fine della monarchia, a cui molti nobili e molti francesi erano ancora molto legati, sia per alcuni provvedimenti presi dalla neonata repubblica. In politica interna, quello che scosse maggiormente i vandeani fu la [[Costituzione civile del clero]] del [[12 luglio]] [[1790]], che prevedeva la confisca dei beni ecclesiastici:
Dopo questi avvenimenti, i vandeani cominciarono a diffidare dell'Assemblea Costituente, infatti la costituzione civile del clero segnò l'inizio di una frattura tra la popolazione e il governo, il
{{Vedi anche|Guerre rivoluzionarie francesi}}
In politica estera, nell'aprile del [[1792]], la Francia dichiarò guerra all'[[Ungheria]] e alla [[Boemia]], che in quel periodo facevamo parte dell'[[Impero austriaco]], e prima della primavera del 1793
Già nell'agosto nel 1792
Oltre alla "Vandea Militare", anche in altri dipartimenti francesi
==Prima Guerra di Vandea==
[[Image:Cathelineau.jpg|thumb|right|[[Jacques Cathelineau]]]]
===Prime fasi===
Nel marzo del [[1793]], dopo che venne emanata la legge che prevedeva la leva obbligatoria per 300.000 uomini, i vandeani si trovarono di fronte alla scelta di combattere al fronte per una nazione che non li rappresentava più o di riprendere e ampliare quell'insurrezione che era cominciata qualche mese prima
{{quote|Quando il governo viola i diritti del popolo, per il popolo e per ogni parte del popolo, l’insurrezione è il più sacro di tutti i diritti e il più indispensabile di tutti i doveri.|[[wikisource:fr:Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen de 1793#Article 35|Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino]]}}
Nella prima settimana di marzo, iniziarono le rivolte in [[Bretagna]] e in altri comuni della "Vandea Militare", ogni città insorgeva spontaneamente
L'[[11 marzo]] il sindaco di [[Machecoul]], Souchu, per fermare l'insurrezione
Il [[12 marzo]], la [[Guardia nazionale francese|guardia nazionale]]
[[Image:Bonchamps_1.jpg|thumb|left|[[Charles Melchior Artus de Bonchamps]]|150px]] Nello stesso
Il giorno dopo, il marchese [[Charles Melchior Artus de Bonchamps|Bonchamps]]
In cinque giorni, gli insorti occuparono la metà meridionale del dipartimento del [[Maine-et-Loire]],
Nel dipartimento della Vandea, gli insorti
Il [[17 marzo]],
===La "Vandea Militare"===
Riga 60 ⟶ 62:
Il [[4 aprile]] tutti i capi vandeani si riunirono a [[Chemillé]] dove decisero di organizzare i loro eserciti, formando così l'[[Esercito cattolico e reale]], aumentando notevolmente il numero di uomini al loro seguito.
I capi vandeani continuarono a comandare le truppe consultandosi tra loro quando era necessario, solo dopo il maggio 1793 preferirono eleggere un generale con un poteri su tutta l'armata:
Come primo generalissimo dell'Esercito cattolico e reale, fu scelto Cathelineau, che era l'unico a non provenire da una famiglia nobile
====L'organizzazione====
[[Immagine:Louis Marie de Lescure.jpg|thumb|left|[[Louis Marie de Lescure]]]]
Tra la fine di marzo e gli inizi di aprile vengono così delineati i confini della "Vandea Militare" ("''Vendée militare''"): il dipartimento della [[Vandea]], la metà meridionale della [[Loira atlantica]] e il dipartimento del [[Maine-et-Loire]]. Il Nord-ovest del dipartimento del [[Deux-Sèvres]] verrà occupato nel maggio del 1793.
L'esercito insorto è poco centralizzato, mal equipaggiato (i tre quarti degli uomini non avevano fucili prima dell'attacco di Chalonnes
Non c'era un reclutamento vero e proprio, di solito quando una città insorgeva, la popolazione si riuniva in alcune parrocchie e da lì
«''In nome del Re, noi generali in capo e ufficiali generali dell'armata, ingiungiamo agli abitanti della parrocchia di'' [nome della città] ''di portarsi a'' [luogo del raduno] ''con le loro armi e vi porteranno del pane. A'' [luogo] ''il'' [data] ''dell'anno secondo del regno di Luigi XVII''». <br/>
Gli archivi dipartimentali riportano anche un altra versione, che, probabilmente, era la "prima versione" usata prima dell'emanazione del modulo ufficiale formulato a Chemillé: «''Nel nome santo di Dio e per il re, la parrocchia è invitata a inviare il maggior numero di uomini possibile, nel tal posto, alla tale ora. Ciascuno dovrà portare dei viveri per tot giorni''».<ref>[[Reynald Secher]], ''Il genocidio vandeano'', effedieffe, pag 125</ref><br/>
Tuttavia, nonostante sia un armata popolare, erano presenti anche soldati di professione: i disertori dell'esercito repubblicano che portano la loro esperienza; i soldati in congedo che combatterono per l'esercito del re prima della rivoluzione e ancora in grado di imbracciare un fucile; e gli ufficiali appartenenti alla nobiltà francese che addestrarono le truppe vandeane. Le file vandeane erano ben inquadrate e riuscirono a creare diversi corpi d'armata. Quando, infatti, ottennero un buon numero di fucili, crearono diverse unità di fucilieri a piedi e a cavallo che avanzavano in testa al gruppo, venne anche formata una piccolo corpo di cavalleria d'elité composta dai alcuni borghesi che si erano equipaggiati a loro spese, e crearono anche alcuni corpi di artiglieria dopo che catturavano i cannoni dei repubblicani lasciati sul campo di battaglia. Il generale [[Louis Marie Turreau|Turreau]] nelle sue memorie riporterà il suo stupore nel vedere tale organizzazione:<br/>
«''Nessun popolo conosciuto, per quanto guerriero e stratega sia, trae un così grande profitto dalle armi da fuoco, quanto il cacciatore di Le Loroux e il bracconiere del Bocage''».<ref>[[Louis Marie Turreau]], [http://books.google.it/books?id=O7cNAAAAIAAJ&printsec=frontcover&dq=M%C3%A9moire+pour+servir+%C3%A0+l%27histoire+de+la+guerre+de+Vend%C3%A9e&as_brr=1#
Dopo la riunione di Chemillé si erano organizzati in tre eserciti: l'esercito di [[Anjou]], a est del fiume [[Sèvre nantaise]] composto da 40.000 uomini; l'esercito del centro, nel cuore della Vandea, composto da 10.000 uomini; l'esercito della Marais Breton, situato tra il Sèvre nantaise e l'[[Oceano Atlantico]], composto da 15.000 uomini.
Riga 82 ⟶ 84:
L'armata "popolare" trovava un sostegno, tanto a livello logistico che militare, famosi erano ad esempio i "mulini della Vandea" la cui posizione delle pale serviva a prevenire i movimenti delle truppe repubblicane: se le pale erano a forma di [[Decusse|croce decussata]] significava "tutto tranquillo"; se le pale erano perpendicolari all'asse del mulino, significava "prepararsi a combattere"; se una pala si trovava sul lato sinistro della porta, significava "pericolo imminente"; se era sul lato destro, significava "scampato pericolo". L'esercito repubblicano dopo diverso tempo riuscì a scoprire questo "codice" e da allora qualunque mulino a vento o ad acqua venisse avvistato, doveva essere distrutto. <br>
La strategia dei combattimenti era basata prevalentemente su schermaglie che su combattimenti in campo aperto,
===Battaglie dell'Esercito cattolico e reale===
[[Immagine:Henri-de-la-rochejacquelein-1.jpg|thumb|left|[[Henri du Vergier de La Rochejaquelein]]]]
Il [[3 maggio]], i vandeani guidati da Bonchamps e La Rochejaquelein presero [[Bressuire]] e il giorno dopo anche [[Thouars]].<br/>
Nei giorni successivi l'armata vandeana cercherà di conquistare la capitale della Vandea, [[Fontenay-le-Comte]]: il [[16 maggio]] faranno un primo tentativo ma l'esercito del centro, guidato da La Rochejaquelein, Lescure, d'Elbée, Cathelineau, Stofflet e Bonchamps,
La settimana seguente, i capi dell'esercito del centro e del [[Mauges]]
{{vedi anche|Battaglia di Nantes}}
[[Immagine:Charette-1.jpg|thumb|right|[[François Athanase Charette de La Contrie]]]]
Due giorni prima, il [[10 giugno]], Charette, che
A Nantes, nonostante la divisione tra il popolo ([[montagnardi]]) e la borghesia ([[girondini]]), gli abitanti si
Nonostante la netta superiorità numerica, la battaglia
Negli stessi giorni, [[Armand Louis de Gontaut-Biron|Biron]], generale dell'esercito delle coste de [[La Rochelle]],
{{vedi anche|Battaglia di Luçon}}
In seguito alla sconfitta di Nantes, i vandeani si
{{vedi anche|Battaglia di Cholet}}
[[Immagine:BonchampsParDavidDAngers.jpg|thumb|right|
La sconfitta dei vandeani tardava ad arrivare, così la [[Convenzione Nazionale|Convenzione]] reagisce inviando truppe fresche, i Mayençais (dal nome della guarnigione di [[Mayenne]], il reggimento che
Charette
Dinanzi al fallimento del suo piano, Canclaux forma due colonne repubblicane, una che parte da [[Nantes]] e un'altra da [[Niort]], per ricongiungersi a [[Cholet]]. Occupando la città con i suoi 10.000 uomini, Kléber fa fronte a 40.000 vandeani in occasione della [[Battaglia di Cholet]], il [[17 ottobre]]. Dopo
====La "''Virée de Galerne''"====
{{vedi anche|Virée de Galerne}}
[[Immagine:Virée de Galerne.png|thumb|450px|right|Percorso dei
Dinanzi ai successi dei contro-rivoluzionari, [[Armand Louis de Gontaut-Biron|Biron]] è sollevato dal suo incarico e i generali
Il generale Alexandre Dumas, che era il comandante in capo dell'esercito dell'Ovest, arriva a Nantes in settembre; procede quindi all'ispezione delle truppe ed allo studio della situazione. L'8 ottobre, dopo avere stabilito quanti fossero adatti al combattimento (47.887 uomini di cui 29.814 validi), denuncia in un rapporto al [[Comitato di salute pubblica]] le condizioni della guerra civile e chiede di essere sollevato dal suo incarico:<br/>
Riga 122 ⟶ 124:
«''I vandeani ormai non hanno più bisogno del pretesto della religione e della sovranità per prendere le armi; erano costretti a difendere le loro case, le loro mogli che venivano violentate, e i loro bambini che venivano passati sul filo della spada'' [...] io ho voluto disciplinare l'esercito, e mettere all'ordine del giorno la giustizia e l'umanità. Gli scellerati, la cui potenza è finita con l'anarchia, lo denunciarono: mi diffamarono quando ho chiesto di fermare questo spargimento di sangue, e mi hanno accusato di essere privo di forza.''»<ref>Jean Baptiste Pierre Courcelles, [http://books.google.it/books?id=UH5TXjv6lYcC&pg=PP11&dq=Dictionnaire+historique+et+biographique+des+g%C3%A9n%C3%A9raux+fran%C3%A7ais+tome+neuvi%C3%A8me&as_brr=1#PPA502,M1 Dictionnaire historique et biographique des généraux français, tomo IX, 1832, pag 502]</ref>
[[Image:Traversée de la Loire Vendée.jpg|thumb|left|Lescure ferito, attraversa la Loira|350px]]
I vandeani
Nella strada per [[Granville]], i vandeani si diressero verso [[Laval]],
{{vedi anche|Battaglia di Entrammes}}
Senza attendere i rinforzi, Westermann ordinò di attaccare i vandeani in fuga,
====Ritorno in Vandea====
{{Vedi anche|Battaglia di Fougères}}
I repubblicani sottovalutarono il loro avversario che nonostante debole e in fuga, riesce a prendere [[Fougères]] il [[3 novembre]]; le notizie di queste vittorie spettacolari si
{{Vedi anche|Assedio di Granville}}
[[Immagine:Incendie Granville 1793.JPG|thumb|right|L'incendio di Granville|
Il [[9 novembre]] l'esercito di La Rochejaquelein, che in quei giorni aveva ricevuto 6.000 volontari si diresse verso [[Granville]], con l'intento di occuparla per poter utilizzare il suo porto e permettere lo sbarco delle navi britanniche corse in loro aiuto; ma al loro arrivo non trovarono navi inglesi, solo durante la battaglia si seppe che si trovavano ancora a [[Jersey]]. In realtà il piano originale prevedeva di attaccare [[Saint-Malo]] che però era meglio difesa di Granville per questo si preferì attaccare quest'ultima, ma senza pezzi d'assedio non riuscirono a condurre un attacco efficace, venuti a sapere dell'imminente sbarco degli inglesi si tentò di prolungare la battaglia il più possibile, ma i repubblicani incendiarono la città e costrinsero i vandeani alla ritirata.
{{vedi anche|Battaglia di Dol}}
L'esercito di La Rochejaquelein, ormai distrutto psicologicamente e con sempre meno uomini,
{{vedi anche|Assedio di Angers}}
Quindi si diressero verso [[Angers]], prendere questa città gli avrebbe permesso di attraversare più velocemente la Loira e di tornare il prima possibile in Vandea. Il [[3 novembre]] i vandeani si lanciarono all'attacco, assediando la città per due giorni, il giorno seguente
{{vedi anche|Battaglia di Le Mans}}
[[Immagine:BatailleduMans1793.jpg|thumb|left|Battaglia di Le Mans|
I vandeani in rotta da Angers, cercarono di prendere [[Le Mans]] per ottennere gli approvvigionamenti dei repubblicani per poi ritornare su [[Blois]]. Il [[10 dicembre]] entrarono nella città con 30.000-40.000 uomini e si barricarono al suo interno per riposarsi, ma sapevano che la pausa non sarebbe stata molto lunga. Il [[13 dicembre]], si presenterà un grande esercito repubblicano
I vandeani superstiti si diressero verso [[Laval]], che
{{vedi anche|Battaglia di Savenay}}
I vandeani comandati da [[Jacques Nicolas Fleuriot de La Fleuriais|Fleuriot]], [[François de Lyrot|Lyrot]] e [[Bernard de Marigny|Marigny]], comandante di artiglieria, entrarono a [[Savenay]] il [[22 dicembre]], quasi senza combattere, quindi fecero evacuare la popolazione della città e si barricarono in attesa dello scontro con l'esercito repubblicano che li aveva quasi raggiunti. La battaglia scoppiò il giorno
Negli otto giorni successivi alla battaglia verrano perquisite tutte le case della città e vennero pattugliati i boschi e i villaggi vicini, tutti i vandeani che venivano catturati vennero portati in una chiesa, in attesa di venire fucilati: oltre ai 4.000-6.000 morti sul campo, altri 4.000 vennero giustiziati.
===La repressione dell'insurrezione===
In seguito alla prima sconfitta dei vandeani nella [[Battaglia di Nantes]], nell'agosto del 1793 la Convenzione
«''Distruggete la Vandea! Valenciennes e Condé non sono più in potere dell'austriaco; l'inglese non si occuperà più di Dunkerque, Il Reno sarà liberato dai prussiani; la Spagna si vedrà frazionata, conquistata dai meridionali'' [...]. ''Distruggete la Vandea e Lione non resisterà più, Tolone insorgerà contro gli spagnoli e gli inglesi, e lo spirito di Marsiglia si ergerà alle altezze della rivoluzione repubblicana'' [...]. ''La Vandea e ancora la Vandea, ecco il tizzone politico che divora il cuore della Repubblica Francese; là bisogna colpire'' [...]. ''Bisogna devastare fino a quando possono sopportare'' [...]».<ref>Da un articolo del "[[Le Moniteur]]" del 7 ottobre 1793</ref>
Infine il [[7 novembre]] [[1793]] decretò di cambiare nome al dipartimento della Vandea, sostituendo "Vendée" con "Vengé" (in italiano "vendicato").
==== Le "Noyades" ====
[[Image:Jean-Baptiste Carrier.jpg|thumb|Il commissario [[Jean Baptiste Carrier]]|160px|left]]
Il [[14 agosto]] [[1793]], la Convenzione
[[Immagine:Noyades.jpg|thumb|right|Una [[Noyades]]|280px]]
Tra il novembre e il dicembre 1793, vennero ghigliottinate 144 persone con l'accusa di essere complici dei vandeani e vennero fucilati 2.600 vandeani (con una media di 200 fucilazioni al giorno); nonostante tutto le fucilazioni non bastavano e il pericolo di un epidemia si faceva sempre più alto, Carrier pensò, allora, di trovare un metodo più rapido per giustiziare in massa i condannati, così creo le cosiddette "''[[Noyades]]''" (in italiano "annegamenti"): i condannati venivano legati per le mani e per i piedi e fatti salire su delle barche, che si posizionavano al centro della [[Loira (fiume)|Loira]], a quel punto gli uomini della Compagnia Marat procuravano delle falle sotto la linea di galleggiamento, in questo modo la barca affondava e si portava con sè i condannati; quelli che riuscivano a galleggiare
Un testimonde del processo di Carrier, Guillaume-François Laennec (figlio di [[René Laennec]]) afferma: <br/>
«''All'inizio gli annegamenti si facevano di notte, ma il Comitato Rivoluzionario non tardò a familiarizzarsi con il crimine; diventò più crudele e da questo momento gli annegamenti si fecero in pieno giorno'' [...]. ''All'inizio gli individui venivano annegati con i loro abiti, ma in seguito il Comitato, spinto dall'avidità e dalla raffinatezza della crudeltà,
La prima "Noyades" avvenne il [[17 novembre]] [[1793]] durante la quale vennero annegati circa 90 sacerdoti ma continuarono fino al febbraio [[1794]], su decisione di [[Robespierre]]
[[Pierre Chaux]] che faceva parte del tribunale rivoluzione, al processo contro il comitato rivoluzionario di Nantes, accuserà Carrier e gli altri membri del tribunale di non aver risparmiato donne e bambini
«''Avevo impiegato molti miei amici ad allevare presso di loro parecchi di questi piccoli innocenti, e l'indomani, andando all'Entrepôt per prenderli, questi infelici non esistevano più. Erano stati tutti annegati e garantisco di averne visti il giorno prima in questo luogo più di 400 o 500. ''[...] ''Avendo ricevuto dalla Commissione Militare l'ordine di andare ad accertare la gravidanza di un numero di donne detenute all'Entrepôt''<ref>un carcere di Nantes dove erano tenuti le donne e i bambini</ref>, ''trovai una grande quantità di cadaveri sparsi tutt'attorno; vidi bimbi palpitanti immersi in buglioli colmi di escrementi umani. ''[...] ''Constato la gravidanza di trenta di queste donne; parecchie erano gravide da sette a otto mesi, Pochi giorni dopo ritorno per vedere tali donne, che il loro stato doveva salvare: queste sventurate erano state annegate ''[...]» <ref>[[Gracchus Babeuf]], ''la guerra della Vandea e il sistema di spopolamento'', effedieffe, pag 34</ref>
Non si
Oltre alle "noyades", si provarono altri sistemi per velocizzare le esecuzioni che però risultarono inefficaci e furono poco usati: [[François Joseph Westermann|Westermann]], ad esempio, propose di portare nelle carceri bottiglie di [[acquavite]]
====Le colonne infernali====
[[Immagine:Louis Marie Turreau.jpg|thumb|Il generale [[Louis Marie Turreau]] a cavallo|250px]]
Dopo la [[Battaglia di Savenay]] i capi vandeani erano quasi tutti morti, rimaneva però l'esercito di Charette che non aveva partecipato al "Virée de Galerne" e che era ancora saldo nel "Marais Breton", e poi i sopravvissuti alla battaglia, non essendo riusciti a oltrepassare la Loira, si erano rifugiati nei boschi di Savenay. Così il generale [[Louis Marie Turreau]] ideò le cosiddette "[[Colonne infernali]]", approvate dalla Convenzione in un decreto del [[17 gennaio]] [[1794]] dopo una iniziale ripensamento, che consistevano nel formare delle colonne militari con il compito di attraversare la Vandea ed eliminare ogni vandeano e di distruggere ogni villaggio:<br/>
«''Tutti i briganti che saranno trovati armi alla mano, o rei di averle prese, saranno passati a filo di baionetta. Si agirà allo stesso modo con le donne, le ragazze e i bambini'' [...]. ''Neppure le persone semplicemente sospette devono essere risparmiate. Tutti i villaggi, i borghi, le macchie e tutto quanto può essere bruciato sarà dato alle fiamme.''» <ref>[[Reynald Secher]], ''Il genocidio vandeano'', effedieffe, pag 159</ref><br/>
Il [[21 gennaio]] [[1794]] Turreau diramò quest'ordine ai suoi uomini e a tutti i generali sotto il suo comando, dando così inizio all'attuazione del suo piano.
Riga 181 ⟶ 185:
I repubblicani eseguirono gli ordini e la guerra divenne un massacrò, uccisero i vandeani senza considerare l'età o il sesso delle persone che si trovavano di fronte, a morire non furono solo i soldati dell'armata vandeana ma anche le loro donne e il loro bambini, oltre a questi tra le vittime ci furono anche alcuni che non aveva preso parte all'insurrezione ma questo sembrava non avere importanza, come testimonia l'ordine che darà [[Louis Grignon|Grignon]] alla sua colonna:<br/>
«''Compagni, entriamo nel paese insorto. Vi do l'ordine di dare alle fiamme tutto quanto sarà suscettibile di essere bruciato e di passare a filo di baionetta qualsiasi abitante incontrerete sul vostro passaggio. So che può esserci qualche patriota in questo
I soldati delle colonne, prima di uccidere le proprie vittime,
▲I soldati delle colonne, prima di uccidere le proprie vittime, compivano su di loro le peggiori atrocità dallo [[stupro]] alla [[mutilazione]], a volte per velocizzare incendiarono interi edifici nei quali riunivano i condannati e diedero fuoco anche agli ospedali per uccidere anche i malati al loro interno. Addirittura conciarono pelle umana presa dai cadaveri per creare abiti, come dirà un testimone Claude-Jean Humeau che denunciò al tribunale di [[Angers]] questo fatto il [[6 novembre]] [[1794]]: <br/>
«''Il nominato Pequel, chirurgo maggiore del 4° battaglione delle Ardenne, ne ha scorticati trentadue. Volle costringere Alexis Lemonier, pellaio a Les Ponts-de-Cé, a conciarli. Le pelli furono trasportate preso un certo Langlais, conciatore, dove un soldato le ha lavorate ''[...]»<ref>[[Reynald Secher]], ''Il genocidio vandeano'', effedieffe, pag 176</ref><br/>
Testimonierà questa pratica anche Victor Gotard-Faultrier nel suo ''Les champ des Martyrs'', che il 31 maggio 1852 si diresse ad Angers per raccogliere informazioni sullo svolgimento dei fatti e tra le varie testimonianze riporta le parole di un sacerdote un certo Robin: <br/>
Riga 192 ⟶ 195:
Nell'aprile 1794 attuarono una "colonna fluviale", che pattugliava la [[Loira (fiume)|Loira]] e alcuni affluenti in particolare quelli della riva destra. Vennero creati circa una quarantina di fortini lungo le rive del fiume, in ognuno di questi stazionava un battello che percorreva la Loira e i suoi affluenti per catturare quei vandeani che cercavano di attraversarla per tornare in Vandea. Ogni battello in media aveva un equipaggio di 30 uomini, la metà dei quali erano fucilieri di marina, e 3 "[[Petriera|petriere]]" (un pezzo di artiglieria navale di piccolo calibro). Questi erano divisi in tre divisioni: la prima va dal villaggio di La Pointe (vicino a [[Les Ponts-de-Cé]], poco sotto [[Angers]]) a [[Champtoceaux]]; la seconda dall'isola Dorelle (pochi km a sud di Champtoceaux) fino a La Preé-au-Duc (a pochi km a est di Nantes), comprendendo [[Nantes]] e tutte le altre città attraversate dall'[[Erdre]]; la terza dall'isola Cheviré (a sud di Nantes) a [[Paimbœuf]].<br/>
Oltre al semplice pattugliamento, i
«''In un primo tempo il comandante Berruyer lo invita a venirgli in aiuto per assediare Champtoceaux e La Patache. Deve sostenere due attacchi di un'ora e mezzo: il primo di fronte a Le Cellier e il secondo a La Chapelle-Bassamère. Nel corso di questi scontri, stima di aver ucciso circa 100 briganti: costoro tentavano di impossessarsi dei suoi battelli, dei quali 52 portavano ricchi carichi. Fra l'altro trasportavano le campane di Champtoceaux. A completare il convogli, si trovavano 7 o 8 prigionieri fra cui il domestico del signor Couault, possessore di un barile di polvere e di quattro sacchi di piombo. Nel corso di questa scaramuccia il battaglione ha perduto tre marinai e un fuciliere''» <ref>[[Reynald Secher]], ''Il genocidio vandeano'', effedieffe, pag 185</ref>
===Fine della repressione===
[[Immagine:
Le colonne infernali terminarono tra l'aprile e il maggio [[1794]], i soldati che le componevano, furono sostituiti da truppe regolari, che continuarono l'occupazione militare del territorio fino alla fine dell'anno, limitandosi, però, al mantenimento dell'ordine pubblico. Nonostante l'esecuzione di [[Maurice Louis Joseph Gigot d'Elbée|d'Elbée]], avvenuta il [[9 gennaio]] [[1794]]
[[Immagine:JeanNicolasStofflet.jpg|thumb|left|[[Jean Nicolas Stofflet]]]]
Nel frattempo, infatti, l'esercito del "Marais Breton"
Il [[20 marzo]] Charette si
La [[Convenzione Nazionale]] prese atto degli errori commessi e decise di cambiare strategia, visto che la popolazione stessa cominciava a lamentarsi dell'operato dei generali repubblicani in Vandea, tanto che spesso aiutava a nascondere i vandeani o adottava i bambini rimasti orfani. Così il [[17 maggio]] [[1794]] mise agli arresti diversi generali tra cui [[Louis Marie Turreau|Turreau]] e [[Louis Grignon|Grignon]], e il commissario [[Jean Baptiste Carrier|Carrier]] insieme ad altri membri del tribunale rivoluzionario di Nantes: responsabili della morte di quasi 120.000 vandeani (il 14% della popolazione su un totale di 800.000 abitanti). Infine il [[29 novembre|29]] e [[30 novembre]] [[1794]]
[[Image:Louis lazare hoche.jpg|thumb|
Il [[2 dicembre]] [[1794]] [[Lazare Carnot]] dirà:<br/>
«''Da due anni le vostre contrade sono in preda agli orrori della guerra. Quei climi fertili, che la natura sembrava aver destinato a essere la dimora della pace, sono diventati luoghi di proscrizione e carneficina. Il coraggio dei figli della patria si è rivolto contro di lei, la fiamma ha divorato le vostre abitazioni e la terra, coperta di rovine e di cipressi, rifiuta ai sopravvissuti i frutti di cui è prodiga.''» <ref>[[Reynald Secher]], ''Il genocidio vandeano'', effedieffe, pag 193</ref><br/>
Dopo questo discorso seguiranno tutta una serie di provvedimenti per porre fine alla rivolta con l'uso della diplomazia e non della
«''Considerato che il sangue francese scorre ormai da troppo tempo nei dipartimenti dell'ovest; bisogna che scorra il sangue repubblicano e si annienti una popolazione di almeno seicentomila individui: che il regno di Robespierre, di Carrier e dei loro complici è finito, che la giustizia è all'ordine del giorno.'' [...] ''che gli incendi, lo stupro, il saccheggio e le altre atrocità commesse in Vandea hanno inasprito lo spirito dei suoi abitanti indotti all'errore; che si comincia a rinascervi la fiducia e che questo sentimento, che si ispira ma non si comanda, può diffondersi solo con principi di giustizia e mitezza.'' [...]». <ref>René de Dreuzy, ''En 1794 la préparation des traités de pacification de la Vendée par les représentants du peuple'', in ''Revue du Souvenir vendéen'', giugno-luglio 1975, pag 7-10</ref>
I primi provvedimenti che vennero presi,
{{Vedi anche|Trattato di La Jaunaye}}
L'accordo di pace si raggiunse il [[17 febbraio]] [[1795]], con il [[Trattato di La Jaunaye]] firmato da [[François Charette|Charette]] e [[Charles Sapinaud|Sapinaud]] e successivamente da [[Jean Nicolas Stofflet|Stofflet]], con il quale si garantiva la libertà di culto (abolendo anche se non ufficialmente la [[Costituzione civile del clero]] e ponendo fine alla distinzione tra sacerdoti "costituzionali" e "refrattari"), si rimborsarono i vandeani che avevano subito espropri o danni alle proprie proprietà e si riorganizzavano le città con nuovi rappresentanti del popolo e venne data la possibilità ai vandeani di arruolarsi nell'esercito o nella [[Guardia Nazionale francese|guardia nazionale]] che tornava a dipendere dalle autorità locali.<br/>
Stofflet firmò successivamente, perché inizialmente non era d'accordo con questo trattato e al seguito di un piccolo esercito creato a [[Clisson]]
==Seconda Guerra di Vandea==
La pace durò pochi mesi, i repubblicani infatti non rispettarono i termini del trattato, cosa che ovviamente non fece altro che inasprire gli animi dei vandeani, che per la seconda volta vennero delusi da quella Francia che dopo aver ascoltato le loro richieste, sembrava volesse
Dopo il [[17 febbraio]] infatti scoppieranno tutta una serie di scaramucce molto spesso senza un valido motivo: il [[2 marzo]] una colonna repubblicana
«''Riprendo con dolore le armi; ma i repubblicani hanno giurato la nostra rovina e noi possiamo evitarla solo combattendo. I dispacci dei principi mi annunciano che uno di loro deve mettersi alla testa di quella grande spedizione che darà tanta forza alle nostre armate. Non è sulla nostra sponda che questi fatti si
Il [[24 giugno]] [[1795]] la Vandea insorse per la seconda volta, nel giorno in cui vennero a sapere della morte del principe [[Luigi XVII di Francia|Luigi XVII]], avvenuta l'[[8 giugno]] e tenuta nascosta proprio per evitare lo scoppiò della guerra; inoltre erano ancora alleati con gli [[inglesi]], che grazie al precedente ritiro delle truppe repubblicane dalla Vandea non ebbero difficoltà a sbarcare in [[Bretagna]].
===Lo Sbarco a Quiberon===
Dopo la scomparsa del "esercito del centro" e dell'"esercito di Anjou", rimanevano il nuovo "esercito del centro" creato da [[Charles Sapinaud|Sapinaud]], l'"esercito della Marais Breton" di Charette e Stofflet e l'esercito di chouan di [[Georges Cadoudal]] e [[Joseph de Puisaye]]. Nel frattempo i futuri regnati [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]] e [[Carlo X di Francia|Carlo X]] presero parte all'insurrezione, soprattutto perché i vandeani continuavano a considerare, quello che in quel momento era l'erede al trono di Francia, come re di Francia. Infatti alla morte del giovane [[Luigi XVII di Francia|Luigi XVII]], quello che per il resto di Francia era solo il conte di [[Provenza]], per la Vandea era il successore del re Luigi XVII
I due futuri sovrani furono determinanti per stringere l'alleanza con gli inglesi, che ottennero grazie alle amicizie che possedevano a Londra. Fu anche merito loro
{{vedi anche|Sbarco a Quiberon}}
[[Immagine:Mappa di Quiberon.gif|380px|thumb|right|Mappa della penisola di Quiberon]]
L'evento principale della seconda guerra di Vandea, fu lo [[Sbarco a Quiberon]] cioè una campagna militare che durò dal [[21 giugno]] al [[23 luglio]] [[1795]]. In questo arco di tempo si fecero sbarcare sulle coste della [[Bretagna]] gli emigrati e le truppe inglesi venute in Francia per aiutare i vandeani e i chouan, che per la prima volta non
Ma le continue liti tra i due comandanti, [[Joseph de Pusaiye]] e il conte inglese [[Louis Charles d'Hervilly]], scelto da [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]] furono probabilmente la causa della disfatta di [[Quiberon]]. Nonostante riuscirono a sbarcare senza difficoltà, persero subito del tempo prezioso nel mettersi d'accordo sulla strategia da utilizzare, cosa che gli fece perdere l'effetto sorpresa, ma soprattutto attirò l'esercito repubblicano su di loro e [[Lazare Hoche|Hoche]] non perse tempo ad organizzare le sue truppe e attaccare il loro accampamento.
Subirono quindi un primo attacco che però riuscirono a respingere, poi il [[28 giugno]]
Fino a quel momento i repubblicani non risposero con decisione all'avanzata vandeana, soprattutto perché in quel momento i vandeani erano quasi 20.000 e Hoche stazionava a [[Vannes]] con circa 2.000 uomini in attesa dei rinforzi che aveva richiesto. Questi non tardarono ad arrivare, infatti il [[4 luglio]] 13.000 repubblicani giunsero a Vannes e subito
I vandeani, bloccati all'interno della penisola, non riuscendo a respingere i repubblicani che li accerchiavano, pensarono di imbarcare [[Georges Cadoudal|Cadoudal]] e i suoi chouan per farli poi sbarcare a [[Sarzeau]], in modo da prendere alle spalle i repubblicani e attaccare da entrambi i lati, ma nonostante riuscirono a sbarcare
[[Immagine:Combat Quiberon 1795.jpg|left|thumb|I realisti che non riuscirono a scappare|370px]]
Gli attacchi continuarono ma i repubblicani riuscivano sempre a respingerli, durante uno di questi [[Louis Charles d'Hervilly|d'Hervilly]] rimase gravemente ferito e dovette tornare a [[Londra]] dove morirà qualche mese dopo per le ferite riportate, questo naturalmente avvantaggiò de Puisaye che ora era il comandante in capo e
Il [[20 luglio]] Hoche lanciò il suo attacco definitivo: gli uomini che difendevano il forte "Penthièvre" erano dei disertori repubblicani che tradirono i vandeani e consegnarono il forte a [[Lazare Hoche|Hoche]], in questo modo i vandeani presi dal panico si ritirarono mentre i repubblicani continuarono ad inseguirli, vista la situazione disperata de Pusaiye decide di ritirarsi facendo imbarcare tutti i suoi uomini sulla navi inglesi che avrebbero coperto il loro imbarco con i cannoni, ma le navi non bastarono a mettere in salvo tutti
Il giorno dopo Sombreuil chiese di negoziare la resa dei vandeani con [[Lazare Hoche|Hoche]],
===Fine della guerra===
Riga 247 ⟶ 250:
Dal luglio al dicembre [[1795]] non ci furono altri combattimenti importanti se non qualche schermaglia ormai, nonostante i futuri sovrani contribuirono inviando truppe a [[François Charette|Charette]] e [[Jean Nicolas Stofflet|Stofflet]], la seconda guerra di Vandea volgeva al termine.
Il [[22 febbraio]] [[1796]], alcuni capi vandeani si
Un mese dopo, il [[23 marzo]], il generale [[Jean-Pierre Travot|Travot]] con al seguito circa 80 uomini, trovò [[François Charette|Charette]] con una trentina di fedelissimi nei boschi di La Chabotterie (comune di [[Saint-Sulpice-le-Verdon]]), il generale vandeano, dopo essere rimasto leggermente ferito, venne arrestato e condotto a [[Nantes]] per essere giudicato. Verrà condannato a morte e fucilato il [[29 marzo]] [[1796]].
Riga 254 ⟶ 257:
==Terza Guerra di Vandea==
A causa dei metodi usati per porre fine all'insurrezione, la "Vandea Militare" sarebbe potuta insorgere nuovamente in qualunque
Il [[Colpo di stato del 18 fruttidoro, anno V|colpo di stato del 18 fruttidoro]]
Questa volta l'insurrezione si allargò anche all'intera [[Normandia]] fino addirittura all'[[Eure-et-Loir]], questo periodo ha probabilmente risentito dell'assenza di [[Napoleone]], in quel momento impegnato nella [[Campagna d'Egitto]], e il colpo di stato non fece altro che aumentare il desiderio di tornare alla monarchia, anche in quei dipartimenti orientali che, da sempre, avevano sostenuto la rivoluzione.
La guerra vera e propria scoppierà nel [[1799]] quando il futuro [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]] comincerà a mandare ai chouan armi e munizioni dalla [[Regno di Gran Bretagna|Gran Bretagna]], comincieranno quindi a combattere nel settembre del 1799 conquistando diverse città tra cui [[Nantes]], [[Le Mans]], [[Saint-Brieuc]], [[Redon]] e [[Roche-Bernard]].<br>▼
L'insurrezione finirà poi il [[12 dicembre]] [[1799]], con un trattato di pace a [[Pouancé]], Napoleone era infatti tornato dall'Egitto e con un colpo di stato tornò al potere, questa volta però comprese che gli insorti avrebbero continuato a combattere se non avessero ascoltato le loro richieste. Per questo motivo a Pouancé fece delle promesse simili a quelle del [[Trattato di La Jaunaye]], con la differenza che questa volta fece rispettare i termini stabiliti dal trattato: consentì la libertà religiosa e promise di non perseguitare i sacerdoti refrattari, inoltre sospese il servizio militare a patto di porre fine all'insurrezione e di contro avrebbe giustiziato chi non l'avesse fatto.▼
▲La guerra vera e propria scoppierà nel [[1799]], quando il futuro [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]] comincerà a mandare ai chouan armi e munizioni dalla [[Regno di Gran Bretagna|Gran Bretagna]],
La maggior parte dei capi vandeani e chouan accettarono gli accordi di Pouancé, fatta eccezione per [[Georges Cadoudal|Cadoudal]] che continuò a combattere e dopo tre battaglie contro l'esercito repubblicano (che qualche anno dopo sarebbe divenuto [[Primo Impero francese|imperiale]]), per fermarlo Napoleone gli propose di diventare generale se si sarebbe arreso, ma Cadoudal rifiutò e si rifugiò a Londra.▼
▲L'insurrezione finirà poi il [[12 dicembre]] [[1799]], con un trattato di pace stipulato a [[Pouancé]], Napoleone era infatti tornato dall'[[Egitto]] e con un colpo di stato tornò al potere, questa volta però comprese che gli insorti avrebbero continuato a combattere se non avessero ascoltato le loro richieste. Per questo motivo a Pouancé, con l'intento di allontanare il pericolo di una nuova guerra civile, fece delle promesse simili a quelle del [[Trattato di La Jaunaye]], con la differenza che questa volta fece rispettare i termini stabiliti dal trattato: consentì la libertà religiosa e promise di non perseguitare i sacerdoti refrattari, inoltre sospese il servizio militare a patto di porre fine all'insurrezione,
▲La maggior parte dei capi vandeani e chouan accettarono gli accordi di Pouancé, fatta eccezione per [[Georges Cadoudal|Cadoudal]] che continuò a combattere e dopo tre battaglie contro l'esercito repubblicano (che qualche anno dopo sarebbe divenuto [[Primo Impero francese|imperiale]]), per fermarlo Napoleone gli propose di diventare generale, se si
In seguito attuerà altri provvedimenti a vantaggio degli abitanti della "Vandea Militare": il [[28 dicembre]] [[1799]] assegnerà dei consoli della repubblica ai dipartimenti dell'Ovest; nel [[1801]] verrà stipulato il [[Concordato del 1801|Concordato]] tra la Napoleone e papa [[Pio VII]] con il quale si riconosceva il cattolicesimo come maggiore religione dello stato e si ripristinavano i diritti che gli erano stati tolti con la [[Costituzione civile del clero]]; nello stesso [[1801]] farà anche un indennizzo per il patrimonio immobiliare della [[Vandea]] e nel [[1811]] lo estenderà anche alla [[Loira atlantica]] e al [[Deux-Sèvres]].▼
▲In seguito attuerà altri provvedimenti a vantaggio degli abitanti della "Vandea Militare": il [[28 dicembre]] [[1799]] assegnerà dei consoli della repubblica ai dipartimenti dell'Ovest; nel [[1801]] verrà stipulato il [[Concordato del 1801|Concordato]] tra la Napoleone e papa [[Pio VII]] con il quale si riconosceva il cattolicesimo come maggiore religione dello stato e si ripristinavano i diritti che
==Quarta Guerra di Vandea==
Riga 269 ⟶ 274:
Nel marzo [[1813]] il fratello minore di [[Henri de La Rochejaquelein]], [[Louis de La Rochejaquelein|Louis]] aveva tentato diverse volte di dare iniziò all'insurrezione, ma dal [[1813]] al [[1814]] (anno in cui [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]] divenne re di Francia) non riuscì a dare iniziò all'insurrezione vera e propria che si era vista negli anni precedenti.
Bisognerà aspettare due anni per lo scoppio della quarta guerra di Vandea: il [[11 marzo]] [[1815]] [[Charles Marie de Beaumont d'
Il [[15 maggio]] Suzannet raccolse 5.000 uomini a [[Legé]] e altrettanti ne aveva d'
[[Napoleone]] mandò quindi il generale [[Jean-Pierre Travot|Travot]] per combattere i vandeani, il [[18 maggio]] attaccherà una colonna vandeana a [[L'Aiguillon-sur-Vie]] composta da carri di munizioni e armi, ma il combattimento si svolse in un [[Bocage]] cosa che favorì i vandeani che respinsero le truppe regolari di Travot. Il generale francese si prenderà la rivincita il [[20 maggio]], attaccando di notte [[Aizenay]] nonostante era in netta inferiorità numerica, nel combattimento morirono diversi vandeani e alcuni comandanti.
Riga 278 ⟶ 283:
Anche in questa occasione non mancheranno le liti interne ai comandanti vandeani, il [[29 maggio]] tutti gli eserciti vandeani si sarebbero dovuti incontrare a [[Soullans]] per cercare una migliore organizzazione, ma si incontreranno solo Sapinaud e Auguste de La Rochejaquelein, perché Suzannet venne fermato da una colonna imperiale, mentre altri capi vandeani, Malartie, Flavigny e Béraudière, accetteranno l'armistizio offerto da [[Joseph Fouché]] e si fermarono a [[Falleron]]. Napoleone gli chiese poi di proporre agli altri capi vandeani la resa e inviarono a Louis de La Rochejaquelein una lettera il [[31 maggio]], con la quale tentarono di scoraggiare il generale vandeano scrivendogli che sarebbero arrivate altre truppe imperiali a rinforzo e che loro non avrebbero più combattuto; anche altri capi vandeani erano favorevoli ad un accordo con il governo, ma La Rochejaquelein rifiutò ogni compromesso e in risposta il [[2 giugno]] fece sbarcare a Croix-de-Vie (oggi [[Saint-Gilles-Croix-de-Vie]]) delle navi inglesi che giungevano a portare rinforzi e rifornimenti, La Rochejaquelein venne anche informato dai comandanti inglesi che si stava avvicinando una colonna del generale Travot che era passata vicino l'esercito di Suzannet senza che questi l'attaccasse. <br/>
Arrivati a Saint-Gilles, gli imperiali fecero fucilare i vandeani che presidiavano la città per proteggere lo sbarco e caricarono le truppe di La Rochejaquelein che nel frattempo continuava a scaricare le navi, la battaglia durò per diversi giorni, il [[4 giugno]] il generale Estève giunse a rinforzo e caricando i vandeani inizialmente venne più volte respinto, ma durante la battaglia i fratelli La Rochejaquelein rimasero uccisi, questo
Ma la guerra sembrava volgere al termine ma si cercò comunque di prolungarla il più possibile, infatti venne eletto come nuovo generalissimo [[Charles Sapinaud]] e gli scontri continuarono fino alla battaglia decisiva avvenuta il [[21 giugno]], [[Pierre-Jean-Baptiste Constant de Suzannet|Suzannet]] si scontrerà con il generale [[Jean Maximilien Lamarque|Lamarque]] a [[Rocheservière]] dove morirà prima che la battaglia avesse inizio colpito da un proiettile vagante, Lamarque non ebbe poi difficoltà a disperdere gli uomini di Suzannet, prese poi [[Boulogne]] e [[Thouars]].
Il [[24 giugno]] [[1815]] firmarono l'armistizio a [[Tessoualle]], vicino [[Cholet]], il giorno successivo vennero poi a sapere della [[Battaglia di Waterloo|sconfitta
==
* [[Rivoluzione francese]]▼
* [[Primo Impero francese]]▼
* [[Restaurazione]]▼
* [[Esercito Cattolico e Reale]]▼
* [[Chouan]]▼
==Bibliografia==
* [[Reynald Secher]], ''Il genocidio vandeano'', effedieffe, Milano 1991▼
* [[Claude Petitfrère]], ''La Vendée et les Vendéens'', Gallimard, 1982.▼
* [[Roger Dupuy]], ''La République jacobine, Terreur, guerre et gouvernement révolutionnaire, 1792-1794''▼
* [[Gracchus Babeuf]], ''la guerra della Vandea e il sistema di spopolamento'', effedieffe
* [[René-Pierre Choudieu]], ''Mémoires et notes de Choudieu: représentant du peuple à l'assemblée''
* Jean Baptiste Pierre Courcelles, ''Dictionnaire historique et biographique des généraux français'', 1832
* [[
▲* [[Roger Dupuy]], ''La République jacobine, Terreur, guerre et gouvernement révolutionnaire, 1792-1794''
* [[Jean-Baptiste Kléber]], ''Mémoires politiques et militaires, Vendée, 1793-1794''
▲* [[Claude Petitfrère]], ''La Vendée et les Vendéens'', Gallimard, 1982.
* [[Joseph de Pusaiye]], ''Mémoires du comte Joseph de Puisaye'', 1803-1808
* [[
▲* [[Reynald Secher]], ''Il genocidio vandeano'', effedieffe, Milano 1991
* [[Louis Marie Turreau]], ''Mémoire pour servir à l'histoire de la guerre de Vendée'', 1824
==
▲* [[Rivoluzione francese]]
▲<references/>
▲* [[Primo Impero francese]]
▲* [[Restaurazione]]
▲* [[Esercito Cattolico e Reale]]
▲* [[Chouan]]
[[Categoria:Contro-rivoluzione]]
[[Categoria:Rivoluzione francese]]
[[br:Spont e Naoned]]
Riga 312 ⟶ 321:
[[es:Guerra de Vendée]]
[[eu:Vendeeko Gerra]]
[[fr:Guerre de Vendée]]
[[ja:ヴァンデの反乱]]
[[lb:Krich an der Vendée]]
Riga 319 ⟶ 329:
[[ru:Вандейский мятеж]]
[[sr:Побуна у Вандеји]]
}}}}
{{finestra
|logo=
|border=2px
|col1=blue
|col2=F0F8FF
|col3=
|radius=no
|titolo=[[Guerre di Vandea|<span style="color:white;">Guerre di Vandea</span>]]
|font-size=120%
|text-size=90%
|contenuto=[[Image:CuoreVandea2.svg|80px|right]][[Immagine:Blason dpt fr 85 Vendée.svg|left|120px]]
'''Dipartimenti coinvolti:''' ''[[Vandea]]'' - ''[[Maine-et-Loire]]'' - ''[[Loira atlantica]]'' - ''[[Deux-Sèvres]]'' - ''[[Bretagna]]'' - ''[[Normandia]]'' - ''[[Mayenne]]'' - ''[[Sarthe]]''<br/>
'''Schieramenti:''' ''[[Esercito cattolico e reale|Vandeani]]'', ''[[Chouan]]'', ''[[Esercito degli emigrati|Emigrati]]'', ''[[Regno di Gran Bretagna|Inglesi]]'' - ''[[Rivoluzione francese|Repubblicani]]''<br/>
'''Battaglie:''' ''[[Battaglia di Thouars|Thouars]] - [[Battaglia di Fontenay-le-Comte|Fontenay le Comte]] - [[Battaglia di Saumur|Saumur]] - [[Battaglia di Nantes|Nantes]] - [[Battaglia di Luçon|Luçon]] - [[Battaglia di Cholet|Cholet]] - [[Virée de Galerne]] - [[Battaglia di Entrammes|Entrammes]] - [[Battaglia di Fougères|Fougères]] - [[Assedio di Granville|Granville]] - [[Battaglia di Dol|Dol]] - [[Assedio di Angers|Angers]] - [[Battaglia di Le Mans|Le Mans]] - [[Battaglia di Savenay|Savenay]]''<br/>
'''Generali vandeani:''' ''[[Jacques Cathelineau]] - [[François Charette]] - [[Charles Melchior Artus de Bonchamps|Charles Bonchamps]] - [[Maurice-Louis-Joseph Gigot d'Elbée|Maurice d'Elbée]] - [[Louis Marie de Lescure]] - [[Henri du Vergier de La Rochejaquelein|Henri de La Rochejaquelein]] - [[Jean Nicolas Stofflet]] - [[Jacques Nicolas Fleuriot de La Fleuriais|Jacques de La Fleuriais]] - [[Charles Sapinaud]] - [[Louis du Vergier de La Rochejaquelein|Louis de La Rochejaquelein]] - [[Georges Cadoudal]] - [[Joseph de Puisaye]] - [[Jean Chouan]] - [[Louis Auguste Victor de Ghaisne de Bourmont|Louis de Bourmont]]''<br/>
'''Generali repubblicani:''' [[Jean Baptiste Camille Canclaux|Jean Canclaux]] - [[Armand Louis de Gontaut-Biron|Armand Biron]] - [[Alexandre Dumas (generale)|Alexandre Dumas]] - [[Jean Léchelle]] - [[Alexis Chalbos]] - [[Jean Antoine Rossignol]] - [[François-Séverin Marceau]] - [[Jean-Baptiste Kléber]] - [[Louis Marie Turreau]] - [[Lazare Hoche]] - [[Jean-Michel Beysser]] - [[Jean-Baptiste Annibal Aubert du Bayet|Jean Aubert du Bayet]] - [[François-Joseph Westermann]] - [[Nicolas Haxo]] - [[Antoine Joseph Santerre]] - [[Charles Philippe Ronsin]]''<br/>
}}
|