I promessi sposi (miniserie televisiva 1989): differenze tra le versioni
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Per quanto riguarda, invece, l’antagonista [[don Rodrigo]], si è d’accordo sul dire che di costui viene data un’immagine completamente sbagliata, in quanto è evidenziato un vero e proprio amore nei confronti di Lucia, in realtà pressoché assente nel romanzo, quasi a giustificare il comportamento tracotante e prepotente dell’uomo, che, spinto dal sentimento, è disposto a muovere mari e monti.
Anche se dalla maggior parte dei recensori, l’[[Azzeccagarbugli]] di [[Dario Fo]] viene elogiato moltissimo (di lui viene apprezzato il gioco di occhi col quale fa trapelare l’astuzia e l’ironia del proprio personaggio), c’è anche chi è fermamente convinto che la trasposizione filmica non sia stata in grado di fornire tutte le sfaccettature e l’ambiguità tipiche del testo, riducendo, con superficiale disinvoltura, l’avvocato manzoniano ad una sorta di caricatura mafiosa.
Troviamo, infine, il buon [[Padre Cristoforo]] (alias [[Franco Nero]]), la cui abilità viene assai stimata, ma, probabilmente, il suo passato d’attore mal s’addice a un frate convertito.
Un “personaggio”, però, che al pubblico è sembrato, in un certo senso, inesistente, è lo stesso autore del romanzo, il [[Manzoni]]. Molti si chiedono come sia stato possibile omettere (fatta eccezione per la scena iniziale e quella finale) anche piccoli cenni della sua “presenza”; come se non bastasse, il regista, nella preoccupazione di rimanere il più possibile fedele al testo, non si è curato di metterci del suo, dare un tocco di originalità, d’interpretazione personale, rendendo il tutto freddo, come dicono alcuni.
Molto apprezzate sono le ricostruzioni degli ambienti, precise, dettagliate, anche fin troppo, tanto che in molti vedono questa spettacolarizzazione dell’opera quasi come un voler sbandierare i cospicui finanziamenti stanziati dai produttori per la loro realizzazione.
Ma ciò su cui TUTTI concordano, è il fatto che lo sceneggiato sia stato creato, tenendo in considerazione come principali fruitori del prodotto, gli stati stranieri (in particolar modo gli [[Stati Uniti]]); la reale finalità dell’opera è stata quella di esportare all’estero un “pezzo” di [[letteratura italiana]], per farlo conoscere al resto del mondo. E’ anche per questo che il regista Nocita ha insistito su temi come l’amore, le battaglie, gli omicidi: far restare il pubblico incollato al piccolo schermo, senza annoiarlo, anzi, stuzzicandolo e coinvolgendolo.
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