Fragneto Monforte: differenze tra le versioni
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Antiche feste tradizionali, alcune usanze ed il nome stesso del piccolo centro testimoniano le influenze e le contaminazioni verificatesi nel tempo con il passaggio di queste popolazioni.
Infatti il nome “Fragneto” si deve alla {{citazione necessaria| FARA di GNITO, ossia la “famiglia o gruppo” di Gnito, guerriero che nel 571 d.C., dopo la conquista di Benevento da parte dei Longobardi, si era stabilito in questo luogo e ne fece “un villaggio fortificato da mura e torri”}}. Il suffisso Monforte deriva da uno dei suoi primi suffeudatari, Bartolomeo da Monteforte.
Tra l’891 e 894 d.C., in seguito alla cacciata dei Bizantini da Benevento, degli sparuti gruppi si stabilirono a Fragneto; si trattava di abili mercanti ed esperti artigiani che resero fiorente ed importante il piccolo borgo.<br> Tra questi vi erano i devoti di Santo Nicolao, il Vescovo di Myra, che ne introdussero il culto a Fragneto insieme all’usanza che i ricchi donassero masse alimentari ad un “Magister” che le ridistribuisse ai più poveri e bisognosi.<br>Sono passati XI secoli da allora e le usanze tradizionali della Festa di San Nicola, basate sulla raccolta e distribuzione delle offerte, sono ancora oggi gelosamente custodite dal “Mastro di Festa ” e dalla viva e sentita osservanza dell’intera comunità.
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Nel XVI secolo, in seguito alle distribuzioni di terre a nobili famiglie, il feudo di Fragnito venne concesso nel 1528 al luogotenente vicereale Don Ferrante Montalto; il feudo rimase a questa famiglia, col titolo di ducato, fino all’abolizione della feudalità.
Oggi il Castello ducale testimonia un passato glorioso e travagliato. Il visitatore, passeggiando tra il cortile interno, il muro di cinta e la facciata con le torri merlate, rivive, seppur per breve tempo, l’atmosfera e la suggestione del medioevo.
==Geografia==
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