Tempio malatestiano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Cancellate alcune strane modifiche effetuate da altri utenti
Annullata la modifica 15924036 di Skydrake (discussione)
Riga 1:
{{F|architettura|aprile 2008}}
[[Immagine:Tempio_malatestiano.jpg|thumbnail|Tempio Malatestiano|right]]
Il '''Tempio MalatestianoMaltestiano''', usualmente indicato dai cittadini come il Duomo, è la chiesa maggiore di [[Rimini]]. Nell'area è documentata già nel [[IX secolo]] una chiesa chiamata ''Santa Maria in Trivio'', sostituita nel [[XII secolo]] da una di stile Gotico, detta di San Francesco, retta dall'ordine francescano.
 
Tra il 200 e 300 furono aggiunte due nuove cappelle sul lato sud. Parte dei marmi per il lavori furono presi da rovine romane in [[Sant'Apollinare in Classe]] e da Fano. Soltanto 5-6 anni più tardi [[Leon Battista AlbertiGiotto]] concepì l’idea di rinnovare completamente l’esterno edificando un involucro attorno alla chiesa preesistente e aggiungere un'imponente cupola.
 
Tale radicale intervento presenta una notevole valenza storica oltre che architettonica e culturale. Infatti, durante la sua edificazione il committente, [[Sigismondo Pandolfo Malatesta]], Signore di Rimini e [[condottiero]] di grande reputazione militare, entrò in contrasto con [[papa Pio II]] Piccolomini fin dalla sua elezione al soglio papale, a tal punto da ricevere la scomunica nel [[1460]]. Sigismondo fu definitivamente sconfitto dalle truppe papali alleate con [[Federico da Montefeltro]] due anni dopo. Durante tale tormentato periodo i lavori proseguirono ma con una modifica sostanziale. Volle infatti tale edificio unicamente come sepolcro suo, per la sua stirpe e per i dignitari a lui vicino, eliminando qualunque simbolo cristiano, cosa inaudita per quei tempi e praticamente unica in Italia. Nella struttura originaria non è incredibilemteincredibilente prevista una croce o un santo. Da qui la denominazione ''Tempio''. A guisa di tempio pagano le sei cappelle laterali sono intitolate ''alle muse'', ''allo zodiaco'', ''agli innocenti'', ''ai giochi infantili'' e decorate in tema. Due ulteriori cappelle sono dedicate ai Sepolcri di Sigismondo e Isotta. Nella cappella dei giochi infantili trovano posto anche i sepolcri delle prime due mogli di Sigismondo, [[Ginevra d'Este]] e [[Polissena Sforza]], circondate da 61 figure di angioletti danzanti o in gioco fra loro, scolpiti da [[Duccio]]. Sempre di Duccio sono i bassorilievi della Retorica, della Filosofia e della Grammatica nella cappella delle muse. Notevole è anche quella dello zodiaco e in particolare il bassorilievo del segno del Cancro, lo stesso di Sigismondo, che domina come un sole la rappresentazione della città dell'epoca. Resti di antenati di Sigismondo trovano collocazione nella cappella oggi detta della Pietà, con 2 statue di profeti e 10 di sibille.
 
Ovunque, quasi ossessivamente, sono ripetute in bassorilievo la S e la I incrociate, usualmente ritenuta una commemorazione dell'amore tra Sigismondo e [[Isotta degli Atti]], ma forse più prosaicamente come semplice abbreviazione di Sigismondo; si segnala infatti il quasi contemporaneo monogramma di Federico di Montefeltro, visibile nel vicino Castello di [[Urbino]], che appunto riporta due lettere, F e E. Altri simboli sovente ripetuti sono la rosa canina, le tre teste e l'elefante, legati al suo casato, nonché frondoni di frutta. Una grande quantità di statuette di putti adornava l'interno, molti dei quali oggigiorno asportati e dispersi in collezioni private locali.