Tempio malatestiano: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Tempio_malatestiano.jpg|thumbnail|Tempio Malatestiano|right]]
Il '''Tempio
Tra il 200 e 300 furono aggiunte due nuove cappelle sul lato sud. Parte dei marmi per il lavori furono presi da rovine romane in [[Sant'Apollinare in Classe]] e da Fano. Soltanto 5-6 anni più tardi [[
Tale radicale intervento presenta una notevole valenza storica oltre che architettonica e culturale. Infatti, durante la sua edificazione il committente, [[Sigismondo Pandolfo Malatesta]], Signore di Rimini e [[condottiero]] di grande reputazione militare, entrò in contrasto con [[papa Pio II]] Piccolomini fin dalla sua elezione al soglio papale, a tal punto da ricevere la scomunica nel [[1460]]. Sigismondo fu definitivamente sconfitto dalle truppe papali alleate con [[Federico da Montefeltro]] due anni dopo. Durante tale tormentato periodo i lavori proseguirono ma con una modifica sostanziale. Volle infatti tale edificio unicamente come sepolcro suo, per la sua stirpe e per i dignitari a lui vicino, eliminando qualunque simbolo cristiano, cosa inaudita per quei tempi e praticamente unica in Italia. Nella struttura originaria non è
Ovunque, quasi ossessivamente, sono ripetute in bassorilievo la S e la I incrociate, usualmente ritenuta una commemorazione dell'amore tra Sigismondo e [[Isotta degli Atti]], ma forse più prosaicamente come semplice abbreviazione di Sigismondo; si segnala infatti il quasi contemporaneo monogramma di Federico di Montefeltro, visibile nel vicino Castello di [[Urbino]], che appunto riporta due lettere, F e E. Altri simboli sovente ripetuti sono la rosa canina, le tre teste e l'elefante, legati al suo casato, nonché frondoni di frutta. Una grande quantità di statuette di putti adornava l'interno, molti dei quali oggigiorno asportati e dispersi in collezioni private locali.
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