Fusione nucleare fredda: differenze tra le versioni

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===20 Febbraio 1994, S. Focardi e F. Piantelli, La fusione fredda Nichel-Idrogeno===
 
Il giorno 20 Febbraio 1994, in una conferenza stampa<ref>Foresta Martin Franco. "''Siena scopre l' energia pulita Fusione fredda all' italiana?''",Corriere Della Sera, Milano, 19 febbraio 1994.<BR>Sottotitolo: ''Francesco Piantelli, Roberto Habel e Sergio Focardi: "Il nostro esperimento e' perfettamente controllabile"''<BR>L'articolo inizia con questa frase:<BR>:''Si riaccende il sogno dell'energia pulita, illimitata e a buon prezzo. Da un cilindretto d'acciaio lungo appena 10 centimetri e largo 5 scaturiscono tanta energia e calore da tenere accesa per giorni e giorni una lampadina da 50 watt: a prezzi irrisori e con rendimenti che nessun'altra pila conosciuta è in grado di assicurare. E' una nuova, grande illusione o la lampada di Aladino del 2000?..''<BR>Già da come inizia l'articolo vi sono diverse inesattezze, ad esempio i ricercatori dichiarano circa 50W di energia emessa, ma i watt sono termici, non elettrici e perciò non utilizzabili per accendere una lampadina se non con una bassissima efficienza, potenza del tutto insufficiente per autosostenere la reazione di fusione.<BR>L'articolo continua:<BR>''..E se il rettore Luigi Berlinguer decide di convocare una conferenza oggi alle 12, chiamando a raccolta giornalisti da tutta Italia, deve avere un asso nella manica. Sprizzano gioia ma hanno la bocca cucita, o quasi, i tre ricercatori padri del nuovo marchingegno: sono Francesco Piantelli, Roberto Habel e Sergio Focardi..''<BR>Vi sono anche alcune descrizioni sul fenomeno:<BR>''..Dentro al cilindretto d'acciaio ci sono un gas, l'idrogeno, e una barretta di metallo, il [[nichel]]. AAd una temperatura di circa 180 gradi il nichel si carica di idrogeno e all'interno del metallo succede un fenomeno di cui parleremo meglio in conferenza stampa. Per ora posso dirle solo che ha luogo una reazione che sviluppa un'energia almeno 1.000 volte superiore a quella di una reazione chimica. Una sola piccola cella produce una potenza di 50 watt..''<BR>L'articolo chiude con questa frase del rettore del'Università di Siena [[Luigi Berlinguer]]:<BR>''..E lo stesso Berlinguer, pur raccomandando il massimo della prudenza, commenta soddisfatto: "La ricerca, anche se sostenuta da mezzi poveri, può produrre grandi risultati"..''</ref> presso l'aula magna della università di Siena, viene annunciata la messa a punto di un differente processo di produzione di energia per mezzo di Reazioni Nucleari a Bassa Energia (LENR)<ref>I due principali ricercatori, S. Focardi Univ. di Bologna) e F. Piantelli (Univ. di Siena), hanno sempre rifiutato di etichettare il loro processo con il termine ''Fusione Fredda'', in quanto ritengono che, nel processo da loro studiato, avvengano reazioni di tipo nucleare sconosciute, le quali potrebbero non avere elementi in comune con quelle che si presume essere presenti all'interno delle celle elettrolitiche deuterio-palladio ideate da Fleischmann e Pons.</ref>, profondamente differente da quello fatto da Fleischmann e Pons<ref>S. Focardi, F. Piantelli, S. Veronesi. "''Processi di caricamento del Nichel, di ferromagnetici ed altri metalli''". IV Convegno sullo stato della fusione fredda in Italia, 24-25 marzo Certosa di Pontignano - Siena (1995)</ref>.<BR>Tale processo di basa sull'uso di una barra di [[nichel]], mantenuta, per mezzo di una [[Resistenza elettrica|resistenza elettrica]], ad una temperatura di circa 200-400 °C, caricata con idrogeno attraverso un particolare processo<ref>Il processo di caricamento prevede, prima l'esecuzione di una degassatura della barretta di nichel, tramite il suo mantenimento, per un certo periodo di tempo, in un vuoto molto spinto. Dopo alcune ore di tale trattamento, viene immessa nella camera un piccola quantità di idrogeno, ad una pressione di 100-1000 [[Bar (unità di misura)| ,millesimi di Bar]]. L’avvenuto ingresso di idrogeno, all'interno del nichel, viene evidenziato dalla diminuzione della pressione dell'idrogeno causata dal suo assorbimento all'interno del nichel. Parallelamente, la barretta di nichel, viene mantenuta ad una temperatura che va dai 150 °C fino a 450 °C. Quando il nichel risulta ben caricato, si può procedere a delle rapide variazioni di pressione, che, in certi casi, possono portare allo spontaneo innesco di un intenso fenomeno di produzione di calore, che sembra avere molti punti in comune con una reazione di natura nucleare.</ref><ref>Il protocollo viene descritto in varie pubblicazioni, principalmente scritte da S. Focardi e F. Piantelli, come ad esempio:<BR>S. Focardi, V. Gabbani, V. Montalbano, F. Piantelli, S. Veronesi. "''Large excess heat production in Ni-H systems''". Il Nuovo Cimento Vol. 111 A, N.11 pp. 1233, Novembre 1998</ref>. Quando la reazione si è innescata, ovvero la barretta di [[nichel]] emette più energia di quanta sia necessaria per il riscadamento della stessa, vi può essere anche una debole emissione di ''[[Raggi gamma|radiazione gamma]]'' che potrebbe testimoniare una possibile origine nucleare di tale fenomeno<ref>A dimostrazione della probabile natura atomica del fenomeno, gli autori hanno redatto questo studio sulla emissione neutronica proveniente, in certe condizioni, dalla cella:<BR>Battaglia, L. Daddi, S. Focardi, V. Gabbani, V. Montalbano, F. Piantelli, P.G. Sona, S. Veronesi. "''Neutron emission in Ni-H Systems''". Nuovo Cimento 112A, pp. 921, 1999.<BR>E. Campari, S. Focardi, V. Gabbani, V. Montalbano, F. Piantelli, E. Sali, S. Veronesi. "''Some properties of Ni-H system, ICCF8, 8th International Conference on Cold Fusion''". Lerici (La Spezia) 21 - 26 maggio 2000. Conference Proceedings in press.</ref>.<BR>A detta degli autori, attualmente gli esperimenti stanno procedendotentando su unala strada che possadi portare ad un miglioramento della efficienza complessiva del sistema, al fine di poter realizzare un generatore di energia elettrica completamente autonomo, talein modo da poter funzionare senza l'apporto di risorse energetiche esterne<ref>S. Focardia, V. Gabbanib, V. Montalbano b, F. Piantelli e S. Veronesi. "''Evidence of electromagnetic radiation from Ni-H Systems''", Eleventh International
Conference on Condensed Matter Nuclear Science (ICCF-11). Marsillia France. 2004.
</ref>.